Nelle ultimi giorni c’è stato un aumento di casi di coronavirus nel mondo. Tra i dieci Paesi più colpiti cinque sono europei. Secondo i dati dell’Oms aggiornati al 16 novembre, al terzo posto per numero di contagiati c’è l’Italia, con quasi 34.000 casi totali, mentre la nazione che ha fatto registrare un maggior numero giornaliero sono gli Stati Uniti, seguiti dal Brasile. Tra gli Stati europei troviamo Francia, Regno Unito, Polonia e Germania.
Coronavirus nel mondo, una panoramica degli ultimi giorni
I dati presi in considerazione sono quelli dell’Oms, aggiornati al 16 novembre. Gli Stati Uniti si trovano al primo posto per numero giornaliero dei casi registrati (155.001). Da inizio pandemia negli Stati Uniti si registrano 11.202.980 casi e 247.202 vittime, secondo il database della Johns Hopkins University, aggiornato al 17 novembre. Al secondo posto c’è il Brasile con 38.307 casi. Da inizio pandemia in Brasile si contano 5.876.464 casi e 166.014 decessi. In una recente intervista il presidente Bolsonaro cerca di sdrammatizzare a suo modo sulla situazione dicendo:
Smettiamo di essere Paese di femminucce e affrontiamo di petto la pandemia, tutti dobbiamo morire.
Coronavirus nel mondo: l’Italia al terzo posto
Al terzo posto troviamo l’Italia, primo tra i paesi europei, con 33.977 casi. L’Italia dal principio di questa emergenza sanitaria conta 1.205.881 casi e 45.733 morti. Al quarto posto c’è l’India con 30.548 casi al giorno. In India in totale ci sono stati 8.874.290 contagi e 130.519 morti. Segue poi la Francia con 27.123 casi giornalieri. In Francia da inizio pandemia i numeri sono simili a quelli dell’Italia: 2.041.293 casi e 45.122 decessi. Dopo circa un mese di coprifuoco in Francia pare che il picco è stato superato. A dirlo è il ministro della Salute, Olivier Veran, il quale ritiene di aver ripreso il controllo della situazione. I dati confermano quanto detto e si stanno riallineando a quelli di un mese fa.
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Coronavirus nel mondo, la situazione europea
Nel Regno Unito si registrano 24.962 casi in 24 ore. Qui la situazione vede in totale 1.394.299 casi e 52.240 morti. Il premier britannico attualmente si trova in auto isolamento dopo un contatto con una persona risultata positiva. Il governo inglese ha stabilito un piano per somministrare gratuitamente vitamina D alle persone considerate più vulnerabili. Secondo alcuni studi infatti bassi livelli di vitamina D sono associati a un rischio maggiore di morte per Coronavirus mentre altri ritengono che livelli sufficienti possono ridurre la possibilità di contrarre il virus e di sviluppare danni ai tessuti, causati dalle polmoniti. Tra i soggetti considerati vulnerabili ci sono anche quelli di etnia nera perché tanto più alti sono i livelli di melanina nella pelle, più bassi sono i livelli di vitamina D creati. La situazione poi peggiora nei luoghi con meno luce solare.
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Coronavirus mondo: ultima la Germania
A seguire in Russia troviamo 22.778 casi. Il numero totale in Russia da inizio pandemia vede 1.932.711 casi e 33.184 morti. In Polonia ci sono 21.854 casi. Il paese conta in totale: 733.788 contagi e 10.491 vittime. Gli ultimi due posti, rispettivamente nono e decimo, se lo aggiudicano l’Iran e la Germania. In Iran si è riscontrato un aumento giornaliero di 12.543 casi su un totale di 775.121 casi e 41.979 decessi. All’ultimo posto di questa classifica troviamo la Germania con un aumento di 10.824 casi su 817.526 totali e 12.833 morti da inizio pandemia. La lungimiranza della Germania è grande. La cancelliera Angela Merkel chiederà ai Lander ulteriori restrizioni, dopo il leggero lockdown partito il 2 novembre, perché ritiene che il contagio stia rallentando troppo lentamente.
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