Coronavirus, la stretta del governo sulle misure di sicurezza. Ecco cosa cambia

Ieri, dopo il vertice tra governo e Regioni, si sono delineate alcune nuove regole in vigore da oggi e valide fino al 7 settembre.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Anche in Italia la curva dei contagi negli ultimi giorni è tornata a salire in modo preoccupante e vede un abbassamento significativo dell’età degli infetti. Sempre più giovani vengono colpiti dal virus e di nuovo è polemica sulla movida incontrollata. Per scongiurare il rischio di un nuovo lockdown, proprio ieri il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha ritenuto necessario un confronto con le Regioni, vertice che ha delineato in modo più chiaro le nuove regole in vigore da oggi e valide fino al 7 settembre. Tra le decisioni più significative, quella di rendere obbligatorio il tampone nelle 72 ore antecedenti al rientro in Italia da Croazia, Grecia, Malta e Spagna. La lista dei Paesi viene aggiornata sulla base del numero dei contagi e non si esclude che possa allungarsi nei prossimi giorni.

Nuovo DPCM 7 agosto 2020

Il 7 agosto 2020 è stato approvato il nuovo DPCM. Con il nuovo decreto si prevede la possibilità di disporre specifiche limitazioni in aree del territorio nazionale. O ancora, specifiche limitazioni in relazione alla provenienza da specifici Stati e territori esteri.

Inoltre, è prevista l’autonomia delle singole regioni nell’imporre a chi proviene da alcuni Stati o territori esteri il rispetto di particolari obblighi.

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Cosa prevedono le nuove regole per chi torna da Croazia, Grecia, Malta e Spagna

Sulla base del nuovo DPCM 7 agosto 2020, nel vertice tenutosi ieri tra governo e Regioni è stata stabilita una limitazione per chi torna da Croazia, Grecia, Malta e Spagna. L’ordinanza ha previsto che:

Le persone che intendono fare ingresso nel territorio nazionale e che nei quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato in Croazia, Grecia, Repubblica di Malta o Spagna devono presentare un’attestazione di essersi sottoposti, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo.

In alternativa, hanno l’obbligo di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, poro o luogo di confine, ove possibile, o entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento.

Le persone che hanno soggiornato o transitato in questi quattro Paesi devono anche comunicare il loro ingresso nel territorio italiano al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria competente.

Cosa prevedono le nuove regole sulle misure di sicurezza

L’intenzione del governo è quella di aspettare almeno fino a Ferragosto per monitorare l’andamento dei contagi, la condizione dei nuovi malati e la tenuta delle strutture. Ma se i numeri continueranno a salire, come sta accadendo, nuove regole e divieti saranno stabiliti. In primis, tornerà l’obbligo di indossare la mascherina ovunque nei luoghi pubblici, come già disposto in alcune regioni, dove le misure di sicurezza sono già diventate più stringenti.

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Nuove regole in Puglia

In Puglia è già obbligatorio l’uso di mascherina anche all’aperto, ove non sia possibile rispettare il distanziamento sociale. Obbligo anche in discoteca. Si legge nell’ordinanza:

Con decorrenza dal 13 agosto, è fatto obbligo sull’intero territorio regionale di usare protezioni delle vie respiratorie (mascherine) in tutti i luoghi all’aperto in cui, a causa di particolari situazioni, anche collegate al maggiore afflusso di persone e turisti, non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza di almeno un metro, afferendo il prescritto obbligo all’esclusiva responsabilità personale dei medesimi soggetti obbligati.

In Toscana è stata imposta la distanza di due metri per chi sta sulla pista da ballo, il conteggio degli ingressi obbligatorio così come la registrazione di ogni accesso e il registro delle presenze per almeno 14 giorni.

La Sardegna, invece, mantiene tutto aperto. Ma se i contagi dovessero continuare a salire, il governo potrebbe firmare un’ordinanza per disporre la chiusura dei locali.

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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