Condomini autosufficienti: “Liberi dalle spese di luce e gas”

Un tassello fondamentale per rendere prima grandi edifici e poi intere comunità energeticamente indipendenti.

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Tenere bassi i costi dell’energia elettrica e per il riscaldamento è possibile anche in tempi di crisi: con i condomini autosufficienti si apre la strada alle comunità energetiche diffuse.

I condomini italiani sono ancora poco efficienti

In Italia, sono oltre 22 milioni le persone che abitano all’interno di più di 1.200.000 condomini e complessi residenziali costituiti da grandi edifici, responsabili al 40% dei consumi energetici nazionali. Ancora troppi sono gli sprechi e le inefficienze, tanto che solo un edificio su 4 risulta energeticamente compatibile con l’ambiente.

Azzerare le emissioni di CO2 e ridurre al minimo il prelievo di energia proveniente da fonti non rinnovabili dalla rete dei servizi è una prerogativa ormai necessaria per lo sviluppo del sistema cittadino.

Senza considerare, poi, che la qualità della vita in condomini autosufficienti migliora non solo per fattori di riduzione dell’inquinamento, ma anche per via dell’abbassamento delle spese in bolletta per luce e gas.

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Condomini autosufficienti: le caratteristiche principali

Sebbene le normative in vigore stabiliscano ormai per legge che le nuove abitazioni devono rispettare parametri di ecosostenibilità elevati, più complicata è la situazione per le strutture già in essere, che andranno via via ammodernate e migliorate dal punto di vista energetico.

I condomini autosufficienti sono caratterizzati da:

  • un ottimo isolamento termico, per minimizzare le dispersioni di calore e ottimizzare il riscaldamento o il raffrescamento degli ambienti, rendendoli più veloci ed efficaci. Con i bonus attualmente a disposizione per i condomini, si possono ricevere forti sconti e agevolazioni per isolare l’involucro esterno, a beneficio di tutto il complesso condominiale;
  • un sistema di riscaldamento centralizzato a biomassa e con pompe di calore, in sostituzione alle vecchie caldaie a gas;
  • un uso oculato di energie rinnovabili, come i pannelli fotovoltaici per la produzione di corrente elettrica e pannelli solari termici per il riscaldamento dell’acqua sanitaria.

Dal nord al sud Italia, gli esempi virtuosi

Nel 2021, a Pinerolo, è stato inaugurato il “primo condominio autosufficiente in Italia”, capace di supplire al 90% le richieste di energia elettrica e termica dei suoi abitanti.

L’edificio degli anni Sessanta è stato sottoposto a un lavoro di riqualificazione sostanziale, che lo ha dotato di una facciata ventilata e di un complesso impianto solare, termico e di accumulo per fornire tutta l’energia necessaria ai condomini. Solo in caso di condizioni climatiche avverse – troppo caldo o troppo freddo – la struttura preleva energia dalla rete dei servizi. Tutto il resto è autoprodotto e autoconsumato in loco.

Ogni inquilino può tenere sotto controllo i propri consumi grazie a un sistema di management digitale, gestendo in autonomia i termoconvettori del proprio appartamento.

Ma anche a Modica, il complesso residenziale delle Vele Bianche rientra tra i condomini autosufficienti: qui le spese energetiche di ognuno dei 25 appartamenti non superno i 400 euro annui, grazie all’autoproduzione di energia e alla centrale termica dell’edificio che alimenta gli impianti radianti.

Leggi anche: A Scandiano la prima Comunità di Autoconsumo Collettivo taglia le spese del 60%

Dai condomini autosufficienti alla comunità energetica diffusa

E se questi sono solo alcuni esempi di condomini autosufficienti virtuosi, la diffusione della riqualificazione energetica, si spera, porterà a una democratizzazione dell’energia, verso vere e proprie comunità energetiche diffuse.

L’eccedenza prodotta da ogni condominio, infatti, non solo potrà essere usata per fornire energia all’illuminazione pubblica delle strade e degli spazi comuni al di fuori dell’edificio, ma anche a costituire una smart-grid che possa raggiungere anche i palazzi e gli edifici che non possono, per ragioni strutturali o di vincoli ambientali, installare impianti di generazione elettrica e termica.

Si potrà quindi scambiare l’energia tra diversi edifici, per il benessere di tutti e dell’intera comunità.

Leggi anche: Edifici nZEB, cosa sono e quali caratteristiche devono avere

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