Come trovare lavoro nel 2019? Ecco le 6 figure più richieste

Valentina Cuppone
Valentina Cuppone
Valentina Cuppone, classe 1982. Caporedattore de Il Digitale. Formazione umanistica, una laurea in Lettere Moderne e una specializzazione in Comunicazione della cultura e dello spettacolo all’Università di Catania. Curiosa e appassionata di ogni cosa d’arte, si nutre di libri, mostre e spettacoli. Affascinata dal mondo della comunicazione web, il suo nuovo orizzonte di ricerca è l''innovazione.
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Da un’indagine di InfoJobs, piattaforma di reclutamento online leader in Italia, e Hara Risorse Umane emergono quelli che saranno i trend in materia di lavoro nel 2019. La tendenza più marcata sarà scommettere sulla formazione delle proprie risorse. Per un mondo che diventa sempre più digitale e si trasforma velocemente puntando sulla tecnologia, il capitale umano diventa un’opportunità fondamentale.

In un mondo guidato sempre più dal digitale, dai big data e dall’intelligenza artificiale, sembra paradossale, ma la differenza la fa sempre più il capitale umano, le persone e le loro competenze. Ecco che le aziende danno sempre più valore alle soft skill. A maggior ragione in uno scenario più cauto, con la previsione di inserimenti mirati di personale, investire su una formazione esperienziale e migliorare il saper fare, il saper essere e il saper far fare delle persone interne può generare un vantaggio competitivo.

Così si è espresso Antonio Messina, presidente di Hara Risorse Umane. Sviluppare le soft skills, le competenze trasversali, come la flessibilità, la capacità di innovazione e di lavorare in team, diventerà il vero e proprio asso nella manica, avvantaggiando chi è in cerca di occupazione. Con un occhio alla società, ai problemi che la riguardano, alle urgenze che sempre più si delineano e che già da qualche anno si vanno definendo, è possibile fare qualche previsione rispetto a quei settori che richiederanno forze da impiegare. Cerchiamo di capire come muoverci se siamo alla ricerca di lavoro o se dobbiamo decidere a quale corso universitario iscriverci. Leggi anche: Intelligenza emotiva, la skill che ti garantirà il successo Leggi anche: Lavoro è ricerca della felicità: quello che ho imparato sul nomadismo digitale

I settori su cui puntare se stiamo cercando lavoro

Da Excelsior, il report di Unioncamere e Anpal, salta fuori che, nel quinquennio 2019-2023, il mercato del lavoro italiano richiederà tra i 2,5 e i 3,2 milioni di nuovi lavoratori. Una necessità dovuta al naturale turnover occupazionale e alla capacità dei settori di espandersi e contrarsi a seconda delle necessità del mercato. Gli àmbiti trainanti saranno quelli generati dalla rivoluzione digitale e quello legati all’ecosostenibilità. I servizi alle persone si assestano al terzo posto e non c’è da stupirsi, dato che viviamo in un paese che sta assistendo all’invecchiamento della popolazione e dove l’emergenza immigrazione è sempre più un fatto urgente. Seguono il settore educazione e cultura, meccanica e robotica, mobilità e logistica, ed infine il campo dell’energia. Leggi anche: I robot ci ruberanno il lavoro?

Le professioni del futuro… immediato

Merito dell’incontenibile innovazione tecnologia e digitale se nuovi lavori si affacciano in questa nostra società 4.0.

  1. Data Analyst: capacità di analisi, competenze di programmazione e doti comunicative. Cosa fa un analista dei famosi big data? Indaga l’origine della miriade di input accumulati dagli utenti attraverso il network cercando di individuare eventuali falsificazioni. La sua funzione fondamentale è quella di ricavare valore da tutte quelle informazioni raccolte grazie al web, utili alle imprese per intercettare e fidelizzare i propri utenti.
  2. Data Scientist: richiestissima figura in svariati campi, dall’e-commerce alla finanza, dalla sanità alla pubblica amministrazione. Trasforma i dati grezzi in informazioni utili agli obiettivi aziendali. Ha competenze statistiche, conoscenza di tecniche e metodi di machine learning e dei linguaggi di programmazione.
  3. Data protection officer: si occupa di protegge i dati personali. Secondo il nuovo Regolamento Europeo sulla privacy, questa figura è diventata obbligatoria da maggio scorso per tutti i paesi dell’UE. Necessarie le competenze giuridiche, informatiche e la capacità di analisi.
  4. Cyber Security Expert: è lo specialista della sicurezza informatica, si occupa di attività di difesa da attacchi virtuali. Una figura la cui importanza negli ultimi anni non ha fatto altro che crescere. Il miglior biglietto da visita è una laurea in informatica o in ingegneria informatica.
  5. Business Intelligence Analyst: è una figura multiforme, dotata di un background di studi scientifici, con capacità di problem solving e ottime doti relazionali. Qual è il suo compito? Raccogliere e sintetizzare informazioni per migliorare il business dei propri clienti proponendo soluzioni tecniche per organizzarle e gestirle.
  6. Social Media Marketing Manager: è colui che cura la presenza di un’azienda sui social network. Parole d’ordine creatività, strategia e competenza. Le qualità richieste sono estremamente ampie e variano dalla capacità di interpretare il target degli utenti a cui è destinata la campagna social, alla padronanza del linguaggio, alla conoscenza degli strumenti e di tecniche di marketing.

Big Data, social media, cyber security. Termini che stanno diventando di uso comune perché rappresentano il mondo in cui viviamo. Non stupisce che, tra il 2019 e il 2023, le figure ricercate in questo settore saranno tra le 210 e le 267 mila unità. Risorse che tangibili che operano alla trasformazione digitale e informatica. Leggi anche: Project manager professione del futuro: nei prossimi 10 anni ne serviranno 22 milioni

Ma c’è anche l’ambiente

Dopo i troppi danni, finalmente ci stiamo muovendo verso la tutela del nostro pianeta. Sempre secondo Unioncamere, la filiera dell’ecosostenibilità, nel quinquennio previsto, creerà tra 480 a 600 mila nuove opportunità di lavoro. Saranno richiesti esperti in gestione dell’energia, una figura multidisciplinare e capace di gestire l’uso dell’energia in modo efficiente, sia in ambito civile sia nel settore industriale. Chiamato a interpretare i cambiamenti che stanno avvenendo nel nostro ecosistema, avrà competenze in materie ambientali, economiche-finanziarie, di gestione aziendale e di comunicazione. Si cercheranno esperti in economia circolare e in marketing ambientale, figure capaci e competenti che lavorino per la salvaguardia dell’ecosistema, per far fronte a una delle emergenze più pressante e scottante dei nostri tempi. Leggi anche: Green economy: l’emergenza ambientale porterà oltre 3 milioni di posti di lavoro

Siamo pronti per questo nuovo anno?

Ogni inizio porta con sé nuove sfide. Nuovi scenari che si aprono, vecchi settori che evolvono. Noi abbiamo la possibilità di aggiornarci, studiare, affinare le nostre competenze. Cercare inediti modi per sfruttare le nostre qualità, correndo al progresso che sembra a volte inarrestabile. Certo con difficoltà da superare, magari accompagnati da un briciolo di fortuna che non guasta mai. Le occasioni non mancano, anche se a volte bisognerebbe essere capaci di inventarle. Cercare di leggere i tempi che viviamo e forse l’approccio necessario per trovare la nostra giusta collocazione. Leggi anche: “Io posso”! I limiti sono solo un fatto mentale  

di Valentina Cuppone

 

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