Cassa integrazione per il caldo, con temperature oltre i 35 gradi: a chi spetta e come farne richiesta

Il caldo può comportare rischi seri per alcune categorie di lavoratori. Per l'Inps, se la temperatura supera i 35 gradi, è possibile richiedere l'integrazione salariale ordinaria e sospendere l'attività lavorativa.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Cassa integrazione per il caldo. Le alte temperature delle ultime settimane ci stanno mettendo a dura prova, soprattutto chi è costretto a lavorare in luoghi all’aperto, non proteggibili dal sole e senza possibilità di usufruire dell’aria condizionata. Forse non molti però sono a conoscenza che l’Inps prevede, dal 2017, in caso di temperature eccezionalmente elevate, o anche solo percepite, la possibilità di dare titolo alla cassa integrazione. Può essere richiesto nell’edilizia e nei lavori di rifacimento stradale.

Cassa integrazione: chi la può richiedere

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L’Inps riconosce la cassa integrazione ordinaria nei casi in cui in un’azienda il responsabile della sicurezza dispone la sospensione delle lavorazioni, in quanto si ritiene che queste possano mettere in pericolo la salute e la sicurezza dei lavoratori. Le norme dell’Inps vengono ricordate dal decalogo dell’Inail sul lavoro, in caso di giornate da bollino rosso, con alte temperature. Si legge:

Possono rilevare anche le cosiddette temperature percepite, ricavabili anch’esse dai bollettini meteo, quando le stesse siano superiori alla temperatura reale.

Al ricorrere delle fattispecie sopra evidenziate, pertanto, possono costituire evento che dà titolo al trattamento di integrazione salariale temperature percepite superiori a 35° seppur la temperatura reale è inferiore al predetto valore.

L’istituto di previdenza e quello per l’assicurazione contro gli infortuni hanno spiegato che nella domanda di Cigo, per la richiesta di tale beneficio, e nella relazione tecnica che deve essere allegata alla stessa, l’azienda deve indicare le giornate di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa e specificare il tipo di lavorazione in atto nelle giornate medesime, mentre non è tenuta ad attestare la temperatura e a produrre i bollettini meteo.

Solitamente a farne richiesta sono aziende per le quali i dipendenti si occupano di lavorazioni all’aperto come rifacimento del manto stradale, facciate e tetti di costruzione. Oppure per tutte le lavorazioni che richiedono indumenti di protezione, che avvengono in luoghi non proteggibili dal sole o comportino l’utilizzo di materiali e lavorazioni che non sopportano il forte calore.

Proprio una settimana fa la stampa ha riportato la notizia di un uomo di 44 anni morto mentre stava tracciando la segnaletica stradale, al sole con 40 gradi, all’interno della piazzola ecologica di Lodi. Si tratta di lavori potenzialmente pericolosi, se svolti in condizioni meteorologiche avverse, e per i quali devono essere prese le opportune precauzioni.

Cassa integrazione per il caldo, Landini: “È necessario rimodulare turni e orari”

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, intervistato sull’argomento ha dichiarato, come riportato da Ansa.it:

L’ondata di calore che sta interessando il nostro Paese aumenta pericolosamente i rischi sulla salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori e, purtroppo, ha già provocato due morti in questi ultimi giorni. Tutto questo è inaccettabile. Abbiamo chiesto ai nostri delegati nei luoghi di lavoro di richiedere alle aziende incontri urgenti per negoziare le necessarie modifiche temporanee all’organizzazione del lavoro, rimodulando turni e orari, fino ad arrivare quando necessario all’astensione dalle attività.

Insieme a Cisl e Uil abbiamo anche richiesto al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, che, in raccordo con l’Inail, vengano date urgenti indicazioni alle imprese di valutare, insieme alle rappresentanze sindacali, modifiche temporanee all’organizzazione del lavoro, senza escludere il possibile ricorso alla Cigo per eventi climatici straordinari. Infine, riteniamo che sia necessario avviare su questo tema una grande campagna informativa utilizzando ogni mezzo di comunicazione.

Leggi anche: Cos’è Hot Storm, la tempesta di calore in arrivo con notti tropicali e picchi di 48 gradi

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