Superbonus 90%: a cosa serve il quoziente familiare e come si calcola

Per accedere al Superbonus 90% è stato introdotto questo nuovo parametro: ecco di cosa si tratta e come si calcola.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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La revisione del Superbonus edilizio ha introdotto un nuovo parametro di accesso alla detrazione fiscale, oggi portata al 90%, chiamato quoziente familiare.

Questo si aggiunge agli altri due prerequisiti per usufruire dell’agevolazione sulle spese edilizie, ossia che l’abitazione per cui siano sostenute le spese sia proprietà del soggetto richiedente e che questi la usi come abitazione principale.

Che cos’è il quoziente familiare?

Erroneamente confuso con l’ISEE, il quoziente fiscale è un indicatore che si calcola sul reddito netto dei componenti di una famiglia.

Nell’ambito della fiscalità e delle imposte, è di fatto un coefficiente che dipende dal numero di persone comprese in un nucleo familiare e dalla somma dei redditi netti percepiti da ciascuno di essi.

In altre parole, è una sorta di tassazione per quote in base ai guadagni complessivi della famiglia. A differenza dell’ISEE, dunque, questo indicatore non tiene conto del patrimonio complessivo posseduto dal nucleo in questione ma soltanto i redditi effettivamente percepiti.

Leggi anche: Superbonus 90%: a chi spetta e cosa cambia

Come calcolare il quoziente familiare?

Per il calcolo del coefficiente è necessario sommare insieme i redditi riferiti all’anno precedente del contribuente che vuole accedere al Superbonus, dell’eventuale coniuge o equivalente, dei figli a carico sia minorenni che maggiorenni (non coniugati e non conviventi senza prole) e dagli eventuali altri familiari che presentano la dichiarazione dei redditi, pagando le tasse secondo le aliquote Irpef vigenti.

Si divide poi l’intero per il numero di componenti del nucleo così individuato, con una correzione secondo una scala di equivalenza. Ne consegue che più il gruppo familiare è numeroso, minore è la pressione fiscale di cui è gravato, e più facilmente potrà accedere al Superbonus.

Nello specifico, si dovrà dividere la somma totale per:

  • 1: per contribuente singolo (richiedente)
  • +1: per il coniuge convivente
  • +0,5: per un familiare a carico
  • +1: per due familiari a carico
  • +2: per tre o più familiari a carico

Leggi anche: Bonus mobili, 8000 euro per il 2023 e 2024: come funziona e chi può ottenerlo

Esempi pratici di calcolo del quoziente familiare

quoziente familiare

Per fare qualche esempio, prendiamo in considerazione il proprietario di un’abitazione che vive da solo e non ha figli a carico: in questo caso il suo quoziente familiare è uguale a uno (unico contribuente) e per usufruire del Superbonus 90% non dovrà eccedere la soglia dei 15.000 euro netti annuali di reddito.

Un genitore single con un figlio a carico avrà invece coefficiente 1,5, con due figli 2, mentre si aggiungerà un ulteriore punto per ogni figlio dopo il secondo fino a un massimo di quattro.

Una coppia con due figli a carico, con un reddito complessivo pari 30.000 euro – al netto delle deduzioni forfettarie previste – dovrà applicare al calcolo del quoziente familiare un coefficiente pari a 3 (contribuente 1 + coniuge 1 + 0,5 per ciascun figlio).

Nonostante il calcolo sia abbastanza semplice una volta conosciuta la scala di equivalenza, esiste un pratico strumento online per effettuare il calcolo del quoziente familiare in pochi passaggi.

Cosa succede se si supera il tetto dei 15.000 euro?

Come abbiamo visto, il risultato del calcolo del quoziente familiare dovrà risultare minore a 15.000 euro per poter richiedere il Superbonus 90%.

Tuttavia, se si dovesse eccedere tale soglia, si può ancora accedere ai Bonus Casa che permettono, a seconda dei casi, delle detrazioni al 50%, per il bonus ristrutturazioni, al 65%, per la sostituzione di un impianto di climatizzazione a gas con uno elettrico o ibrido, o alla combinazione tra i due qualora si decidesse, ad esempio, di installare un impianto fotovoltaico con una pompa di calore.

Leggi anche: Bonus 2023 per famiglie: quali sono e come funzionano

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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