Il Gestore dei Servizi Energetici, GSE, ha pubblicato la mappa interattiva delle cabine primarie per le Comunità Energetiche, CER, uno strumento di fondamentale importanza per l’individuazione e la localizzazione delle zone in cui è possibile creare dei poli di produzione e distribuzione di energia pulita, proveniente dalle risorse rinnovabili.
Cabine primarie, il ruolo primario nella gestione dell’energia
Le cabine primarie, o cabine di alta tensione, sono strutture che giocano un ruolo fondamentale per la gestione dell’energia elettrica.
In linea generale si tratta del nodo principale in cui l’energia elettrica ad alta tensione proveniente dai cavi di trasporto viene convertita in energia a media o bassa tensione, indispensabile per la distribuzione e l’utilizzo da parte dei cittadini. Le cabine primarie sono dunque il primo punto di accesso dell’energia elettrica nella rete di distribuzione di città, centri abitati etc.
Nel caso delle CER giocano un ruolo fondamentale poiché rappresentano il punto di connessione tra i produttori di energia pulita e i consumatori afferenti.
Le cabine primarie permettono infatti di raccogliere la corrente elettrica prodotta da impianti fotovoltaici o eolici e di gestirne lo smistamento, con l’ottimizzazione dei tempi e la riduzione di sprechi.
Questo grazie alla possibilità di combinare e variare la fornitura di energia elettrica, sopperendo ai cali di tensione nel momento di produzione minima da parte degli impianti green con quella proveniente dalla rete nazionale dei servizi.
La mappa interattiva delle cabine primarie
Sono ben 2107 le cabine primarie presenti in Italia, secondo la mappa interattiva pubblicata dal Gestore dei Servizi Energetici, in ottemperanza al Tiad, Testo Integrato sull’Autoconsumo Diffuso approvato lo scorso 27 dicembre 2022 dall’ARERA, documento che disciplina il settore dell’autoconsumo diffuso, individuale e collettivo, come per esempio nel caso delle Comunità Energetiche.
Ogni due anni sarà aggiornata per permettere a quante più parti interessate di poter pianificare la creazione mirata di comunità energetiche laddove ce ne sia la possibilità.
Secondo Vinicio Mosè Vigilante, amministratore delegato del GSE, “la diffusione delle CER consentirà a cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione di partecipare in prima persona alla decarbonizzazione dei consumi, sfruttando la condivisione dell’energia”.
Leggi anche: Comunità energetiche rinnovabili: le novità di inizio anno
Quali informazioni fornisce la mappa interattiva delle cabine primarie?
Grazie ai dati cartografici provenienti dai 25 distributori possessori di cabine primarie in Italia, lo strumento interattivo messo a disposizione dal GSE consente di individuare le aree servite da ciascuna di esse.
È quindi possibile ottenere informazioni quali il codice univoco dell’area, i confini comunali, i distributori di riferimento, le aree convenzionali, i punti di connessione e la lista dei singoli comuni interessati dalla cabina primaria di interesse, basta inserire le coordinate geografiche desiderate o un indirizzo specifico.
La mappa interattiva consente anche di misurare tramite un apposito strumento la distanza tra due o più punti, in modo da poter avere una panoramica quanto più precisa dei punti di accesso dell’alta tensione sul territorio.
La diffusione delle comunità energetiche come tassello fondamentale per la decarbonizzazione
Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente, ha salutato la messa online della mappa interattiva delle cabine primarie come un importante passo avanti lungo la via della transizione energetica: “Le comunità energetiche sono il tassello fondamentale per la crescita della cultura energetica nazionale”.
La mappa interattiva delle cabine primarie rappresenta un primo grande passo in avanti, in attesa che venga pubblicato e reso operativo il cosiddetto Decreto CER, che potrebbe dare il via a oltre 20.000 nuove comunità di energia rinnovabile, sfruttando anche i ben 2,2 miliardi di incentivi previsti dal PNRR che dovranno essere amministrati secondo criteri e modalità contenute nel testo di legge.
Leggi anche: Transizione ecologica: cos’è e come vengono impiegati i fondi del Pnrr
