BrainGPT: come funziona il casco che legge il pensiero grazie all’AI

Tramite un modello di intelligenza artificiale è possibile leggere il pensiero. Questa scoperta potrebbe rimodulare la comunicazione dei soggetti impossibilitati a parlare a causa di malattie o lesioni cerebrali.

Melissa Matiddi
Melissa Matiddi
Esperta in comunicazione e digital marketing, studia lo yoga e le discipline orientali. Ama creare, leggere e viaggiare. Silenziosa ma rumorosa, è sempre pronta a varcare nuovi orizzonti.
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BrainGPT, il casco che legge il pensiero è finalmente possibile! Chi l’avrebbe mai detto che la tecnologia immaginata e progettata nei fumetti degli X-men sarebbe stata possibile 23 anni dopo l’uscita del primo film?

Nella serie cinematografica, Cerebro, il sistema sviluppato dal professor Charles Xavier e Erik Lehnsherr permette infatti di localizzare e identificare le forme di vita sulla Terra grazie alla lettura del pensiero.

Anni fa, una metodologia simile sarebbe stata impossibile da immaginare, figuriamoci da attuare, oggi però è reale. Si tratta di un modello di intelligenza artificiale che traduce le onde cerebrali visualizzate da un casco, in parole scritte.

BrainGPT: cos’è il nuovo dispositivo che sfrutta l’AI

L’University of Technology di Sidney, ha utilizzato un modello di intelligenza artificiale, nominato studio BrainGPT, che permette di leggere le parole, tramite un casco, pensate da un utente.

La ricerca di questa nuova tecnologia consentirà di aiutare tutti quei soggetti affetti da malattie, come ictus e paralisi, o lesioni dell’encefalo che presentano disabilità comunicativa.

Questo strumento legge infatti nel pensiero e traduce poi le parole sottoforma di testo scritto. L’innovazione di questa scoperta risiede nel fatto, che per la prima volta, il casco che utilizza l’AI sia portatile, ma soprattutto non invasivo.

Tale novità rappresenta un vantaggio per chi non riesce più a comunicare con il movimento degli occhi o con i gesti.

BrainGPT: come funziona il modello dell’AI

Il dispositivo che legge il pensiero con il casco è stato presentato al congresso annuale NeurIPS con lo scopo di dimostrare come il nuovo studio sull’intelligenza artificiale rappresenti una svolta in grado di aprire la strada a nuove forme di comunicazione.

Le tecnologie degli ultimi tempi richiedevano infatti dei procedimenti chirurgici molto invasivi. BrainGPT invece utilizza un casco EEG collegato direttamente ad un computer.

Il 30 novembre scorso, un team di ricercatori giapponesi, ha dichiarato che per la prima volta in assoluto il sistema dell’AI è stato in grado di ricostruire le immagini dell’attività cerebrale umana con una certezza maggiore del 75%, basandosi unicamente sui pensieri delle persone coinvolte.

I risultati della ricerca, pubblicata all’interno della rivista Neural Networks, hanno mostrato la capacità del sistema di distinguere le immagini originali da quelle ricostruite e un conseguente miglioramento rispetto alle metodologie precedenti.

BrainGPT può davvero aiutare le persone con problemi nel linguaggio?

Il livello di accuratezza di questo dispositivo si aggira, secondo la scala Bleu, BiLingual Evaluation Understudy, intorno al 40% rispetto al testo tradotto automaticamente. Il team di ricercatori è già al lavoro per portare al 90% lo stadio di precisione.

Ma questa metodologia può davvero aiutare i soggetti che non sono in grado di esprimersi né con il movimento degli occhi né con i gesti a dialogare?

Sicuramente l’approccio innovativo e per nulla invasivo, non è previsto l’impianto di chip nel cervello, promette di aiutare le persone con grave disabilità comunicativa grazie alla lettura delle onde cerebrali.

L’EEG, ettroencefalografia, misura l’attività elettrica del cervello attraverso degli elettrodi posizionati sulla superficie del cuoio capelluto.

Il software DeWave, utilizzato dal dispositivo, analizza i segnali prodotti dal cervello, ai quali corrispondono determinate parole o frasi che sono state solo pensante dal soggetto.

Questo rappresenta una scoperta pioneristica nel campo dell’evoluzione comunicativa del genere umano.

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Esperta in comunicazione e digital marketing, studia lo yoga e le discipline orientali. Ama creare, leggere e viaggiare. Silenziosa ma rumorosa, è sempre pronta a varcare nuovi orizzonti.
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