Blackout a Chernobyl: “Rischio perdite radioattive”. Cosa sta succedendo davvero?

Stando a quanto riportato da Kiev, la centrale nucleare di Chernobyl è "completamente ferma” a causa dell'attacco russo. Ma c'è davvero il rischio di rilascio di sostanze radioattive?

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Blackout Chernobyl. L’allarme è partito ieri dall’Aiea (l’Agenzia internazionale per l’energia atomica): le truppe di Mosca hanno bloccato la centrale di Chernobyl, teatro di violenti scontri durante i primi giorni del conflitto. La struttura, protagonista nel 1986 dell’incidente nucleare più grave di sempre, stando a quanto riportato da Kiev, è “completamente ferma”.

Questo perché l’esercito di Putin avrebbe scollegato l’impianto nucleare dalla rete. Una situazione piuttosto rischiosa, che potrebbe portare al rilascio di alcune sostanze radioattive nell’aria.

L’allarme di Kiev: “Rischio rilascio di sostanze radioattive”

Blackout Chernobyl: l’annuncio dello stop della connessione elettrica a Chernobyl è stato dato dall’operatore ucraino Ukrenergo, che ha denunciato come diverse città, tra cui Slavutich, si trovino al momento senza alimentazione. Le conseguenze di tutto questo potrebbero essere gravissime.

E il perché lo ha spiegato sempre l’operatore nucleare ucraino, che ha sottolineato come lo stop all’energia impedirebbe “potenzialmente il raffreddamento del combustibile nucleare esaurito, il che potrebbe portare al rilascio di sostanze radioattive”. In breve, il guasto ha messo fuori funzione gli impianti di raffreddamento delle vasche che contengono almeno 2.000 tonnellate di combustibile esaurito e che servono proprio per evitare il rilascio di sostanze tossiche.

Blackout Chernobyl: arrivano le rassicurazioni dell’Aiea

Blackout Chernobyl: arrivano le rassicurazioni dell'Aiea

Blackout Chernobyl, il Cremlino ha smentito immediatamente la minaccia radioattiva: tutto sarebbe al momento sotto controllo, ma è difficile accertare se questa sia la realtà delle cose. Le rassicurazioni più attendibili sono arrivate nel pomeriggio sempre dall’Aiea, secondo cui non ci sarebbe alcun rischio di radiazioni, né pericoli per la salute.

Nello specifico, l’Aiea, le cui centraline di monitoraggio sono fuori uso per via del lockdown, ha confermato che non sono presenti radiazioni nell’aria. In un tweet pubblicato sulla pagina dell’Agenzia si legge: “Il carico termico della piscina di stoccaggio del combustibile esaurito e il volume dell’acqua di raffreddamento presso la centrale nucleare Chernobyl sono sufficienti per un’efficace rimozione del calore senza necessità di alimentazione elettrica”.

Leggi anche: Il rischio di una seconda Chernobyl: cosa fare in caso di incidente nucleare

 

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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