Il rischio di una seconda Chernobyl: cosa fare in caso di incidente nucleare

Dopo la presa nella notte da parte delle truppe russe della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande in Ucraina, il rischio di conseguenze disastrose è dietro l'angolo. Cosa fare in caso di incidente nucleare?

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Cosa fare in caso di incidente nucleare? Dopo la presa nella notte da parte delle truppe russe della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande in Ucraina, il rischio di conseguenze disastrose è dietro l’angolo. Certo, si tratta ancora di uno scenario non esattamente prossimo alla realtà, ma l’imprevedibilità delle scelte di Putin è ai massimi livelli. Basti pensare che numerosi analisti internazionali erano pronti a scommettere che l’autocrate russo non avrebbe mai invaso l’Ucraina.

A seguito di quanto avvenuto nella notte, il Premier britannico Boris Johnson ha richiesto oggi una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza Onu, a cui hanno aderito pure Usa, Francia, Norvegia, Irlanda e Albania. L’alto rappresentante della politica estera Ue, Joseph Borrell, aveva invece sottolineato come la Russia stesse usando armi “severamente vietate dalla Convenzione di Ginevra”, mettendo a rischio l’intera Europa con conseguenze potenzialmente “catastrofiche”.

Nessuna fuga radioattiva a Zaporizhzhia

Cosa fare in caso di incidente nucleare: le raccomandazioni della Protezione Civile
La centrale nucleare di Chernobyl

Cosa fare in caso di incidente nucleare? L’ipotesi è divenuta tristemente realistica nel momento in cui Mosca ha sganciato nella notte diversi razzi che hanno colpito la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande in Europa, nei pressi della città di Energodar, nella parte sud-est dell’Ucraina. L’attacco ha provocato un incendio nella centrale e c’è chi già tremava al pensiero di una seconda Chernobyl.

Le notizie che arrivano da Energodar, però, sono, per così dire, tranquillizzanti: a quanto pare non c’è stata nessuna fuga radioattiva e, per motivi di sicurezza, dei sei reattori presenti è in funzione soltanto uno. Un vero e proprio sospiro di sollievo: esperti ucraini hanno dichiarato che un incidente simile a quello di Chernobyl alla centrale di Zaporizhzhia avrebbe conseguenze dieci volte peggiori rispetto a quanto accadde nel 1986. Una vera e propria tragedia umana.

Cosa fare in caso di incidente nucleare: le raccomandazioni della Protezione Civile

La prudenza, specie considerando gli avvenimenti dell’ultima settimana, non è mai troppa. In Italia, alcune località hanno delle vere e proprie linee guida che spiegano come comportarsi in caso di disastro nucleare. Ecco le raccomandazioni della Protezione Civile di Marsala su cosa fare in caso di incidente nucleare:

  • Restare in ambienti chiusi;
  • Chiudere le porte e le finestre;
  • Spegnere gli impianti di aria condizionata e tutti i sistemi di presa d’aria esterna;
  • Spostarsi se possibile in ambienti seminterrati o interrati;
  • In caso di una evacuazione, chiudere porte e finestre prima di lasciare la propria abitazione;
  • Se si è in macchina, tenere chiusi i finestrini e non accendere gli impianti di aerazione;
  • Se si può evitare, non usare la macchina: si rischierebbe un’esposizione maggiore alle radiazioni e si intralcerebbe il transito dei mezzi di soccorso;
  • Portare gli animali domestici all’interno dell’edificio;
  • Rimanere aggiornati via radio, tv, internet o social network;
  • Ridurre l’uso del cellulare al fine di garantire linee telefoniche libere;
  • Usare l’acqua del rubinetto solo se non espressamente sconsigliato dalle autorità per la salute pubblica;
  • Cambiarsi d’abito prima di entrare nel luogo dove si è trovato riparo e riporre abiti e calzature in sacchi di plastica sigillati e lontani dai luoghi frequentati;
  • Fare una doccia con acqua calda e sapone liquido;
  • Ripararsi in caso di pioggia e lasciare fuori l’abitazione l’ombrello, l’impermeabile e gli indumenti bagnati.
  • Per quanto riguarda il cibo, consumare quelli che sono confezionati oppure sigillati mentre, in caso di rischio di contaminazione dell’acqua potabile, il consiglio è quello di bere quella in bottiglia.

Leggi anche: Attaccata nella notte la centrale nucleare di Zaporizhzhia: “Se c’è un’esplosione è la fine dell’Europa”

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Asia Buconi
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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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