Bitcoin, milioni di dollari in fumo per una password smarrita

Alessandro Isidoro Re
Alessandro Isidoro Re
Alessandro Isidoro Re. Classe 1990, "Umanista 4.0", è autore e redattore per Triwù, società di comunicazione scientifica, dove si occupa di tecnologia e filosofia. Scrive online su riviste tra cui Linkiesta, Il Tascabile, L’indiscreto e Quaderni d’Altri tempi. È Presidente fondatore dell’associazione CON.CRE.TO., impegnata nell’organizzazione di eventi culturali e interdisciplinari nella città di Milano.
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Vi avevamo parlato delle amenità della Blockchain, definita la macchina della fiducia. Come ogni tecnologia, però, ha anche le sue lacune. Dei buchi, insomma. E proprio di buco si tratta in questo caso: perché 150 milioni di Dollari sono andati letteralmente in fumo dopo la morte improvvisa del fondatore di una grande Exchange (ossia le piattaforme di scambio) di criptovalute. Un evento esiziale che ha lasciato a bocca aperta soprattutto gli investitori – ormai impossibilitati a recuperare i loro investimenti. Leggi anche: “Sono io l’autore della Gioconda”: c’è chi lo ha dimostrato grazie alla Blockchain

Quando la perdita di una password può creare un buco di milioni di dollari

Dopo la morte del trentenne Gerald Cotten, infatti, avvenuta a fine 2018, qualsiasi operazione finanziaria sulla sua piattaforma QuadrigaCX diventa, semplicemente, impossibile. Semplice perché Cotten era, di fatto, l’unica persona al mondo a conoscere la password di accesso alla sua piattaforma. Fa quasi sorridere che un imprevisto tanto naturale possa creare un buco da centinaia di milioni di dollari – e ci deve far riflettere sulla fragilità delle nuove tecnologie, in questo caso, Blockchain e criptovalute. Unendosi acriticamente al mantra del progresso senza macchia si finisce a sporcarsi il vestito. E in un secondo succede il patatrac. Meglio allora procedere con cautela, e riflettere di volta in volta su che cosa fare per creare davvero del progresso. Finché la morte di un singolo essere umano sarà un ostacolo per il futuro, ogni hype è destinato a sgonfiarsi. Giustamente. Tocca rimboccarsi le maniche e risolvere i tanti piccoli problemi che fanno grande e “disruptive” una rivoluzione tecnologica. Leggi anche: Blockchain, avete capito che è la Macchina della Fiducia?   di Alessandro Isidoro Re

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