La Francia non vuole far dirigere Venezi perché “neofascista” e “meloniana”. Giusto o sbagliato?

Venezi, consigliera di Meloni, avrebbe dovuto dirigere l'Orchestra filarmonica di Nizza durante il tradizionale balletto di Natale e il Concerto di Capodanno.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Sta facendo molto discutere la polemica che si è sollevata in Francia – e ora inevitabilmente pure in Italia – su Beatrice Venezi, la direttrice d’orchestra benvoluta dalla Premier Meloni (tanto da essere la consigliera per la musica del Ministero della Cultura) e che è diventata nota al grande pubblico per la volontà di volersi far chiamare a tutti i costi al maschile, un po’ come la leader di FdI.

Venezi avrebbe dovuto dirigere l’Orchestra filarmonica di Nizza durante il tradizionale balletto di Natale e il Concerto di Capodanno. Ma dodici associazioni si sono messe di traverso e hanno chiesto all’Opera della città e al sindaco di annullare il suo spettacolo attraverso una petizione, definendola “neofascista”.

Le associazioni francesi contro Beatrice Venezi: “Niente assegni in bianco al neofascismo italiano”

In breve, le dodici associazioni, riunitesi nel collettivo “Touscitoyens06”, hanno espresso la loro “opposizione” per la partecipazione di “una direttrice d’orchestra neofascista”. Dopodiché, hanno chiesto “di annullare l’evento” al sindaco di Nizza Christian Estrosi, che è parte della maggioranza del presidente Macron, e al generale dell’opera Bertrand Rossi.

All’interno della petizione contro Beatrice Venezi si legge: “Il Comune di Nizza non deve, sotto la copertura di un evento artistico e sfruttando l’Opera di Nizza, dare un assegno in bianco al neofascismo italiano. Ricordiamo le posizioni politiche e intellettuali assunte da Beatrice Venezi che si è impegnata con Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, come consigliere musicale”.

Poi, le associazioni continuano: “Molto presente sui media italiani, Venezi ha partecipato alla convention del partito di estrema destra Fratelli d’Italia nel maggio 2022 e ci tiene a dare la massima visibilità possibile all’ideologia che difende, sfruttando per questo la sua notorietà di direttrice d’orchestra. In un contesto di banalizzazione dell’estrema destra e del fascismo, l’invito rivolto alla signora Venezi a Nizza costituisce un gesto politico che contestiamo e denunciamo con forza”.

La replica di FdI e di Beatrice Venezi: “Miserabili”

Non è mancata la reazione dall’Italia. Qui il ministro della Cultura Sangiuliano e, in generale, tutti i membri di FdI hanno condannato la petizione e hanno difeso la direttrice d’orchestra.

Dopodiché, è stata lei stessa a replicare attraverso i social con un sondaggio su Instagram, lanciato dall’account ‘Dì la tua” (che quotidianamente esorta i followers a schierarsi su diversi temi di attualità).

Attraverso esso, Venezi ha invitato gli utenti a scegliere tra due alternative sulla polemica: “Giusto così” o “Che teste di cazzo”? Poi, la risposta secca della consigliera: Il talento non si inchinerà mai di fronte a dei miserabili”.

Beatrice Venezi, direttore Opera Nizza: “Bisogna separare arte e politica”

Sull’invito a Beatrice Venezi si è espresso pure il direttore dell’Opera di Nizza Bertrand Rossi, che ha affermato:

La musica ha il potere di superare gli schieramenti e di riunire gli individui attorno a un’esperienza comune. Bisogna separare l’arte dalla politica. Venezi è una direttrice d’orchestra di talento, di fama internazionale.

Come istituzione culturale, il nostro ruolo è favorire la libera espressione artistica e creare un’atmosfera in cui tutti possano sentirsi a proprio agio e rispettati, indipendentemente dalle proprie affiliazioni politiche.

Leggi anche: È scontro tra Fascina e i figli di Berlusconi: “Sfrattata da Arcore e ridotta l’eredità”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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