Tornano i Beatles con la voce di John Lennon: “La nuova canzone creata con l’intelligenza artificiale”

Paul McCartney dei Beatles lo ha annunciato a BBC Radio 4: "Torneremo con un nuovo singolo in cui canterà anche John Lennon grazie all’AI".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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“Paul is quitting The Beatles”, aveva scritto in prima pagina il “Daily Mirror” il 10 aprile 1970. McCartney avrebbe lasciato il gruppo e solo poco tempo prima, il 30 gennaio 1969, i Beatles hanno fatto il loro ultimo e storico concerto sul letto della Apple Records. Il loro stile ha rivoluzionato un’epoca, e molti fan erano addolorati per la notizia. Sconvolti e afflitti anche successivamente dalla morte di John Lennon.

Ma le canzoni dei Beatles sono rimaste e rimangono tutt’oggi negli annali della storia, e non solo della musica. Fino ad arrivare al 2023, perché i Fab Four torneranno con un nuovo singolo, e ci sarà anche la voce di Lennon. A spiegarlo è stato lo stesso Paul McCartney in un’intervista alla BBC Radio 4:

Siamo riusciti a estrarre la voce di John Lennon da una vecchia demo.

Abbiamo terminato di registrare e rifinire la canzone, la pubblicheremo quest’anno.

La nuova canzone dei Beatles con John Lennon: sarà “Now and Then”?

Paul McCartney non ha rivelato troppi dettagli sulla nuova uscita, ma il nuovo brano, secondo l’emittente televisiva inglese, e anche secondo i fan, potrebbe essere “Now and Then”, scritto dallo stesso Lennon nel 1978 e rimasto, però, incompiuto. McCartney avrebbe ricevuto la demo originale da Yoko Ono nel 1994, su cassetta con la scritta “Per Paul”, cantata da suo marito mentre suona il piano nella sua casa di New York, che era stata pensata per la serie The Beatles Anthology.

“Spazzatura”. George Harrison l’aveva subito bocciata in quanto la qualità dell’audio era molto scarsa, dovuta a problemi tecnici delle registrazioni casalinghe di Lennon, per un rumore di fondo, simile a un fastidioso ronzio, e infatti la sua voce era molto flebile e si sentiva appena.

Il bassista dei Beatles, nonché polistrumentista e cantautore, ad un’altra rivista musicale, “Q”, aveva spiegato perché non avevano portato effettivamente a termine la canzone, anche se aveva ripetutamente espresso il desiderio di realizzarla:

Non aveva un titolo molto buono, doveva essere rielaborata, ma aveva una bellissima strofa e John la cantava.

Ma a George non piaceva. Essendo i Beatles una democrazia, non l’abbiamo fatto.

Beatles: “L’abbiamo finita, ce l’abbiamo fatta”

Nel 1995 E nel 1996 i Fab Four hanno pubblicato un primo materiale inedito dopo oltre 25 anni, “Free As a Bird” e “Real Love”, sempre brani su cassetta di John e “ripuliti” dal loro produttore Jeff Lynne. Ma per “Now and Then” non c’è stato niente da fare, anche perché, come ha spiegato Jeff Lynne:

Il brano aveva un ritornello, ma mancavano quasi tutte le strofe.

Abbiamo fatto la base musicale, un lavoro approssimativo che non abbiamo davvero finito.

Nonostante la canzone non sia diventata una hit, è rimasta su nastro fino a poco tempo fa e tra poco, per la gioia dei fan, si ascolterà non solo una canzone con la voce “originale” di John Lennon, isolata da tutti gli strumenti musicali, ma un vero e proprio album inedito, firmato The Beatles, che uscirà entro la fine di quest’anno:

Siamo riusciti a estrarre la voce di John da altre parti della cassetta e l’abbiamo resa “pura” e realistica tramite l’intelligenza artificiale, separandola dalle parti musicate.

Ce l’abbiamo fatta.

Beatles con Lennon: come è nata l’idea di utilizzare l’AI?

Come riportato da “The Guardian”, l’idea di “ripulire” la demo con l’intelligenza artificiale è nata grazie al documentario The Beatles: Get Back di Peter Jackson, in cui il compositore e tecnico del suono, Emile De La Rey, tramite alcuni programmi, ha dato il comando ai computer di riconoscere le voci dei Beatles e a separarle dai rumori di sottofondo e dagli strumenti. Lo stesso procedimento ha consentito a Paul McCartney di “duettare” con l’ologramma di Lennon nel suo recente tour.

Del resto, come dicevano gli stessi Beatles in “Hey Jude”, “Take a sad song and make it better”.

Leggi anche: Mina pubblica un video inedito su Youtube: “Oggi Sono Io”, prove registrazione ufficiale in studio

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Ilaria De Santis
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Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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