L’azalea è una pianta decorativa ricca di fascino, uno spettacolo per la vista

L'azalea è una pianta ornamentale originaria dell'Estremo Oriente e del Nord America. Simboleggia femminilità e temperanza e nello specifico l'amore materno.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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L’azalea appartiene al genere dei rhododendron (che a suo volta appartiene alla famiglia delle ericacee), di cui fanno parte anche i rododendri. Grazie alle splendide fioriture di diverse tonalità di colore è considerata una pianta molto amata.

Le azalee sono degli arbusti bassi o sempreverdi oppure a foglia caduca semisempreverdi, che raggiungono i 40-90 cm di altezza, mentre i rododentri sono grandi arbusti sempreverdi. 

Le due tipologie di azalee hanno una diversa collocazione. Le sempreverdi temendo più il freddo sono piante di appartamento mentre le semisempreverdi si coltivano in giardino. 

Dove posizionare l’azalea

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Le azalee si pongono, nelle zone con clima mite, in luoghi soleggiato. Nelle estati particolarmente calde andrebbero posizionate in un luogo ombreggiato o semi ombreggiato. Si tratta di piante che in generale non amano la diretta esposizione ai raggi del sole e danno il meglio della loro fioritura a temperature comprese tra 8 e 16 gradi.

Esistono varietà capaci di resistere a una maggiore insolazione ma anche queste vanno collocate a mezz’ombra, altrimenti non saranno in grado di produrre una fioritura duratura.

Si può porre le azalee in una zona fresca, ad esempio all’ombra di conifere, il cui terreno ricco di sostanze organiche, ben drenato, privo di ristagni e dal ph tendenzialmente acido, è ideale per far crescere queste piante. 

Le varietà da giardino non temono il freddo e resistono anche alle temperature più rigide, anche se quando è possibile sarebbe opportuno accostarle a un muro orientato a Sud. La tipologia in vaso è maggiormente sensibile e va posizionata in un luogo fresco, luminoso ma non a diretto contatto con i raggi del sole e lontano dagli spifferi di aria fredda o che possono provocare shock termici.

Azalea, come curarla e quanto innaffiarla?  

Per la cura dell’azalea non possiamo dimenticare l’annaffiatura. Da marzo ad ottobre andrebbe annaffiata con regolarità, facendo attenzione a non inzuppare il terreno. Mentre nei mesi invernali bisogna annaffiare con parsimonia, a meno che non ci si trovi in un periodo di siccità. 

Nelle giornate particolarmente calde o secce si può porre la pianta in un sottovaso pieno di acqua e ghiaia, vaporizzare più volte le foglie quando la pianta non è in fiore, evitando invece di spruzzare acqua sui fiori quando lo è. In fioritura nel sottovaso andrebbero innaffiate ogni 4-5 giorni. Inoltre sarebbe opportuno utilizzare acqua demineralizzata o anche acqua piovana, priva di calcare. 

Bisogna poi far attenzione che le radici delle azalee non siano costantemente bagnate per evitare che marciscano o non crescano. Meglio quindi irrigare abbondantemente una volta e aspettare che il substrato, cioè il terreno situato al di sotto sia asciutto, che distribuire acqua senza un metodo e in modo costante. 

Per le azalee in vaso bisogna far attenzione ai mesi invernali. Per evitare gelature sarebbe meglio riporle in casa, in un luogo non eccessivamente caldo o colpito in modo diretto dalla luce del sole.

Le azalee sono piante molto longeve. Essendo molto resistenti al freddo possono durare molti anni e vivere in media più di 100 anni. Sono utilizzate anche per la produzione di bonsai.

Che tipo di pianta è il rododendro?

Il rododendro somiglia molto all’azalea e molto spesso vengono concepite come un’unica pianta. Esperti di botanica però assicurano che il rododendro è più grande ed ha 10 stami mentre l’azalea è più piccola, con solo 5 stami. 

Il nome deriva dal greco rhodon che significa rosa e dendron invece sta per albero; ne consegue il significato di albero di rose. 

Sono delle piante che crescono spontaneamente vicino ai corsi d’acqua nelle zone boscose e umide di alta montagna. Le specie selvatiche sono circa un migliaio e possono avere una vasta gamma di colorazioni. 

Qual è il significato dell’azalea

L’azalea è una pianta originaria dell’Estremo Oriente e del Nord America. Si ritiene che sia stata introdotta nel nostro Paese nel XIX secolo. 

Nei paesi orientali l’azalea è associata alla figura della propria madre, racchiudendo in sè il significato di femminilità e temperanza. Quest’ultima è una dote che ciascuna madre può tramandare ai propri figli. 

Questa pianta simboleggia quindi l’amore più puro che esiste, quello materno. Può rappresentare il regalo ideale da fare ad una donna e in particolare verso colei che si accinge a diventare madre.  

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La fioritura delle azalee

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Non è possibile dare un’indicazione precisa sul periodo di fioritura delle azalee perché esistono diverse varietà. In generale possono fiorire da marzo ad ottobre avanzato, anche a seconda della temperatura del luogo in cui si vive. 

Le azalee producono dei fiori collocati all’apice dei rami, sotto forma di piccole campane e di colore rosso, bianco o rosato. 

Esistono anche numerose forme ibride, che danno vita a nuove colorazioni. Sul mercato negli ultimi anni si trovano azalee di colore lilla o tendenti all’azzurro. 

Dove si tiene l’azalea d’inverno?

Le azalee prediligono dei climi temperati. Fortunatamente da noi gli inverni non sono molto freddi, comprese le città del nord Italia, fatta eccezione per le zone di montagna, i rilievi e le vallate alpine. 

Per proteggerle dalle temperature più fredde si possono tenere all’interno di serre oppure porle al riparo dai venti forti accostandole ad un muro. 

Le azalee sempreverdi inoltre hanno bisogno di irrigazione anche in inverno perché questa tipologia mantiene un minimo di attività vegetativa anche nei mesi più freddi.  

azalea_innaffiatura

Concimazione e potatura dell’azalea e del rododendro

Per una crescita sana è necessaria una concimazione regolare con prodotti specifici, che si può effettuare da febbraio a metà luglio

Gli esemplari collocati nei vasi necessitano di potature periodiche, per stimolare la crescita, mantenere la forma ed evitare che diventino molto grandi. Vanno tagliati prevalentemente i rami esterni. Si interverrà dopo la fioritura, senza attendere troppo tempo per evitare di danneggiare i rami che dovranno portare fiori l’anno successivo.  

La potatura del rododendro è lieve e va effettuata in primavera, salvo alcune eccezioni. Se la pianta appare spoglia si può effettuare anche a gennaio mentre se la crescita risulta eccessiva e disorganizzata si può fare a giugno. Vanno tagliati i rami che sono diventati troppo lunghi con un taglio netto e obliquo. 

Quando e come deve essere realizzato il rinvaso?

Il rinvaso è un procedimento indispensabile per garantirne la crescita di una pianta come l’azalea.

Può essere effettuanto nel periodo successivo alla fioritura, quando si nota che i fiori iniziano a cadere e le radici hanno occupato tutto lo spazio a disposizione. Di solito vengono utilizzati vasi più grandi di almeno 2, 3 cm. 

Il terriccio da utilizzare deve essere specifico per piante acidofile, quali sono le azalee, ossia deve avere un pH acido inferiore a 6.5, a cui si possono aggiungere aghi di pino. 

Si può inoltre porre sul fondo uno base drenante, utilizzando l’argilla espansa solo nel caso in cui non ci si trovi di fronte ad azalee acquistate nei vivai, dove le piante vengono spinte a raggiungere il loro massimo potenziale. 

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Quali sono le malattie delle azalee e del rododendro?

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Le azalee sono soggette a varie malattie e per questo motivo è bene conoscerle e saperle curare. Funghi e parassiti, come la cocciniglia, la ruggine e gli aleurodi, colpiscono sia l’azalea che il rododendro

Le piante malate manifestano sintomi quali marciume delle radici, perdita o ingiallimento delle foglie, boccioli secchi e formazione di galle, ossia malformazioni escrescenti dette anche cecidi. 

Il marciume solitamente è dovuto dalla Phytophthora cinnamomi, un parassita acquoso presente nel suolo che produce nelle piante un’infezione.

Le galle sono dovute alla presenza di funghi mentre il seccume di boccioli e foglie dipende spesso dall’eccessiva umidità e da ristagni d’acqua. 

Cosa fare e come intervenire in questi casi? 

Se gli attacchi dei parassiti sono di lieve entità si possono eliminare le parti danneggiate con delle cesoie mentre se i danni sono più estesi si consiglia di bruciare le piante colpite e disinfettare la buca con dei fungicidi, ossia prodotti a base di Fosetil Alluminio e Ossicloruro di Rame.

Per controllare il terreno è utile effettuare il rinvaso annuale e cambiare il terreno. 

Inoltre durante le annaffiature bisogna far attenzione ed evitare di bagnare i boccioli e le foglie e dopo la fioritura è bene porre le azalee in luoghi riparati e in ombra. 

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