AstraZeneca, ancora dubbi sul vaccino inglese: nuovi casi di trombosi sospette

Continuano i casi di trombosi sospette che potrebbero essere collegate alla somministrazione del vaccino, l'Olanda blocca le iniezioni sotto i 60 anni, venerdì il rapporto dell'Ema.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
spot_img

AstraZeneca, l’Olanda da oggi ha deciso di sospendere le inoculazioni del vaccino inglese. I casi di trombosi restano sempre rarissimi tra i vaccinati con AstraZeneca, ma continuano a verificarsi.

Secondo l’Ema, l’agenzia europea del farmaco, stando all’ultimo rapporto del 31 marzo, sono stati individuati 62 casi sospetti nel mondo, 44 solo nell’area europea, con 14 morti, su 9,2 milioni di iniezioni.

Nel rapporto precedente, quello del 18 marzo i casi di trombosi individuati erano 25.

AstraZeneca, casi di trombosi segnalati anche in Gran Bretagna

AstraZeneca, casi di trombosi segnalati anche in Gran Bretagna

Lo scorso venerdì la Gran Bretagna, ha comunicato di aver registrato 30 casi sospetti di trombosi, tra questi si segnalano 7 decessi. Pochissimi casi, ancora da verificare, 30 casi su 18,1 milioni di iniezioni con AstraZeneca (31 milioni le vaccinazioni totali nel paese, incluso Pfizer). Per l’Ema gli eventi sospetti si calcolano intorno a uno ogni 100mila vaccinati al di sotto dei 60 anni. Una nuova riunione dell’Ema, divisa in sedute giornaliere, è prevista per oggi e si concluderà venerdì.

Londra aveva difeso l’efficacia del vaccino fin dai primi casi di effetti collaterali trombolitici. Il baluardo di difesa a favore del proprio vaccino da parte degli inglesi era stato fino a oggi proprio la totale assenza di effetti collaterali postumi all’inoculazione del vaccino.

Il quadro europeo su AstraZeneca: le reazione dei Paesi dell’Unione

Il quadro europeo di AstraZeneca, come hanno reagito i paesi dell'Unione?

C’è da scommettere che i 30 casi inglesi abbiano riacceso un campanello d’allarme, che comunque non era rientrato del tutto dopo le ultime settimane.

L’Olanda da oggi ha deciso ieri di sospendere le somministrazioni al di sotto dei 60 anni, dopo 5 casi di trombosi in altrettante donne tra i 25 e i 65 anni, con un decesso, su 400mila iniezioni. Sullo stesso raggio d’azione si era già avviata la Germania dal 31 marzo, i casi sospetti nel paese erano aumentati da 7 a 31 nel giro di 12 giorni, segnalando 9 decessi.

La Francia non aveva mai ripreso, nemmeno dopo il via libera dell’Ema del 18 marzo, per tutti i soggetti al di sotto dei 55 anni. Nel paese d’oltralpe si sono registrati fino al 31 marzo esattamente 12 casi sospetti con 4 decessi su 1,9 milioni di dosi inoculate.

Le rarissime reazioni avverse d’altra parte continuano a non presentarsi con gli altri vaccini usati al momento, soprattutto Pfizer e Moderna. Emer Cooke, la direttrice dell’Ema, lo ha spiegato in una conferenza stampa del 31 marzo:

I casi sospetti di AstraZeneca sono stati 4,8 per milione, con Pfizer-BioNTech 0,2 per milione e nessuno con Moderna (che però è stato somministrato assai meno in Europa).

L’Ema nel suo rapporto del 31 marzo aveva stabilito reazione collaterali una ogni 100mila vaccinati al di sotto dei 60 anni. I decessi variano fra i paesi, ma possono essere stimati in circa uno ogni 700mila.

I dati restano a favore della somministrazione del vaccino, gli eventi trombolitici rappresentano casi estremamente rari, sono concentrati fra le donne al di sotto dei 60 anni e avvengono fra i 4 e i 16 giorni dopo la somministrazione. Il rapporto fra rischi e benefici resta evidentissimo: il vaccino salva innumerevoli vite evitando il coronavirus.

Leggi anche: L’Ema dà il via libera al vaccino Astrazeneca: “È sicuro ed efficace”

AstraZeneca: la situazione in Italia, facciamo il quadro.

AstraZeneca: la situazione in Italia, facciamo il quadro.

Al momento non si può prescindere da nulla, più in la magari l’Europa cambierà strategia, per adesso i benefici di AstraZeneca ci sono e sono evidenti, il vaccino inglese ha un 60% di efficacia nel prevenire l’infezione e 100% di efficacia nel prevenire ricoveri e decessi, sono palesi i benefici avuti tra le categorie degli anziani, fascia in cui come ormai è ben risaputo si concentrano i decessi del Covid. Ma raramente gli under 60 perdono la vita per il Covid. E proprio in questa fascia d’età si sono concentrati i casi della particolare forma di trombosi osservata fra i vaccinati (con le donne più numerose degli uomini).

Nel weekend di Pasqua la campagna vaccinale ha subito un arresto che non era previsto. Sabato le somministrazioni sono state 211.650 (erano 235.256 il sabato precedente), domenica meno di 100mila. E ieri, lunedì di Pasquetta circa 150. Nei tre giorni di festa, da sabato a lunedì, in totale, (anche se i dati sono ancora parziali) sono state somministrate circa 500 mila dosi.

Una delle ragioni di questo calo, sembra essere la sfiducia verso il vaccino AstraZeneca. Secondo gli ultimi dati a disposizione, a ieri erano state somministrate il 96% delle dosi di Pfizer, ma solo il 54% di AstraZeneca.

A oggi in Italia sono state consegnate 14.136.480 e ne sono state somministrate 11.252.066, ma solo 3.481.428 sono le persone vaccinate totalmente con entrambe le dosi, per circa 2110 punti di somministrazioni territoriali. Questi invece i dati distribuzione vaccini per fornitore: Pfizer/BioNTech (8.709.480), Moderna (1.328.200), AstraZeneca (4.098.800).

In un dichiarazione rilasciata a Il Messaggero, il responsabile della strategia sui vaccini dell’ Ema, Marco Cavaleri ha dichiarato:

Secondo me ormai possiamo dirlo, è chiaro che c’è un’associazione con il vaccino. Cosa causi questa reazione, però, ancora non lo sappiamo.

I casi sono estremamente rari e il rapporto rischi-benefici è sempre a favore dei vaccini.

Ma ora è sempre più difficile affermare che non vi sia un rapporto di causa ed effetto fra la vaccinazione con AstraZeneca e casi molto rari di coaguli di sangue insoliti associati a un basso numero di piastrine.

In questa fase, il percorso di valutazione dell’autorità è ben lontano dall’essere concluso e nel corso della settimana verranno fornite definizioni preliminari, ma difficilmente arriveremo a indicare dei limiti di età come hanno fatto alcuni Paesi. 

Bisogna andare a vedere per singole fasce di età, per esempio le giovani donne, spesso protagoniste dei casi di trombosi, patiscono meno l’effetto del Covid, dovremo valutare dunque il rapporto rischi-benefici per loro.

Perché i rari casi riguardano soprattutto le donne sotto i 50 anni, anche se ci sono stati casi anche tra i 50 e i 60 e ci sono anche uomini, circa il 20 per cento. Età media attorno ai 45-47 anni.

Molti si aspettano che l’ Ema risolva la questione per tutti, ma non è così semplice, sicuramente le informazioni del prodotto verranno aggiornate, affermando che gli eventi avversi sono legati al vaccino. Sarà dichiarato in modo chiaro.

L’Italia al momento non ha intenzione di limitare il vaccino. Ma il quadro potrebbe cambiare nei prossimi giorni.

Nel nostro paese sono vari i casi sotto esame. Il musicista di Biella è morto per un problema di cuore sicuramente non collegato al vaccino. In dubbio restano invece due vittime siciliane (il poliziotto e l’ufficiale di marina), che si trovano sotto la lente della procura di Siracusa, oltre a un decesso a Napoli. Così come la morte di Cinzia Pennino, insegnante palermitana di 46 anni deceduta per trombosi 11 giorni dopo la somministrazione di AstraZeneca. Ma il nesso con il vaccino per il momento non è stato confermato.

Leggi anche: Ue-Astrazeneca, stretta sulle esportazioni: “Di 120 milioni di dosi, consegnate meno di 30”

spot_img

Correlati

Perché il primo maggio è la data ufficiale della festa dei lavoratori? Ecco l’origine

Il primo maggio è il giorno in cui si celebra la Festa dei lavoratori,...

Concerto del primo maggio, scaletta, i cantanti sul palco e a che ora va in onda

Manca poco al Concerto del Primo Maggio che quest'anno non avrà luogo nella solita...

Vittorio Sgarbi: “Mi candido alle Europee con FdI. Ne ho parlato con Meloni”

Vittorio Sgarbi ha confermato a "Repubblica": si candida nella lista di Fratelli d'Italia alle...
Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
spot_img