Palermo, insegnante di 46 anni muore per trombosi dopo 11 giorni dal vaccino AstraZeneca

Nuove ombre su AstraZeneca a seguito della morte di Cinzia Pennino, 46enne palermitana deceduta per trombosi dopo 11 giorni dalla somministrazione del siero.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Torna a far discutere il vaccino AstraZeneca, a seguito della morte di Cinzia Pennino, 46enne palermitana insegnante del Don Bosco, deceduta nella notte tra sabato e domenica scorsi, dopo ben 11 giorni dalla somministrazione del siero anti-Covid.

La donna è arrivata al Policlinico con la diagnosi di “trombosi profonda estesa” e, poichè nell’anamnesi compariva la vaccinazione AstraZeneca, è scattata immediatamente la segnalazione all’Aifa e alla Procura.

L’Ema, da parte sua, si è già pronunciata sui presunti eventi trombotici legati al vaccino anglo-svedese: Emer Cooke, direttore esecutivo dell’Ema, si era così espressa dieci giorni fa nel dare il responso sul siero AstraZeneca:

Il comitato ha concluso che il vaccino non può essere associato con l’incremento di eventi trombotici.

Durante la revisione abbiamo visto un piccolo numero di casi di malattie rare e abbiamo fatto un esame approfondito.

Dopo giorni di analisi di risultati di laboratorio, possiamo escludere che possano esserci delle relazioni tra questi casi e il vaccino.

Tuttavia, il caso della professoressa Pennino torna a gettare perplessità sul vaccino.

Leggi anche: L’Ema dà il via libera al vaccino Astrazeneca: “È sicuro ed efficace”

Trombosi dopo il vaccino AstraZeneca: il caso di Cinzia Pennino

Trombosi dopo il vaccino AstraZeneca: il caso di Cinzia Pennino

La morte di Cinzia Pennino ha generato molto allarme, in quanto, come prevedibile, il decesso è stato immediamente collegato alla somministrazione del vaccino. La nota del Policlinico Paolo Giaccone di Palermo descrive gli ultimi giorni di vita della donna.

Da quanto si legge, la Pennino è arrivata al Policlinico il 24 marzo, dopo il trasferimento dall’Ospedale Buccheri La Ferla. Le sue condizioni erano molto critiche: la diagnosi era quella di una trombosi profonda estesa e una storia anamnestica nella quale era presente anche la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Veniva così trasferita nella Terapia intensiva in disfunzione multiorgano, ma, nonostante i trattamenti avanzati e le cure prestate dai sanitari, la donna non è riuscita a sopravvivere.

Come stabilito dal decreto del 19 marzo dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, per i casi “astrattamente sospetti” come quello della Pennino occorre seguire un iter preciso, da affidare alla task force. Così, l’aggiunto Ennio Petrigni ed il sostituto Giorgia Spiri hanno aperto un fascicolo “modello 45”, aspettando le verifiche della task force, nella consapevolezza che in nessuno dei pochi casi di decessi sospetti è emersa una correlazione tra somministrazione del siero e decesso.

Come già chiarito dall’Ema, in Europa i casi sospetti sono circa una trentina a fronte di quasi 30 milioni di dosi AstraZeneca somministrate. Senza dimenticare che non c’è alcuna evidenza scientifica di un nesso causale tra vaccinazione e morte, ma, al massimo, un nesso temporale.

Cinzia Pennino, morta di trombosi dopo vaccino AstraZeneca, Costa: “Non si può parlare di correlazione”

Cinzia Pennino, morta di trombosi dopo vaccino AstraZeneca, Costa: "Non si può parlare di correlazione"

Sul caso della professoressa 46enne si è espresso Renato Costa, commissario per l’emergenza Covid a Palermo, che, come riportato dal Giornale di Sicilia, ha detto:

La correlazione tra morte della donna e il vaccino non è per niente scontata.

L’autorità giudiziaria farà i necessari accertamenti, ma al momento non si può parlare di alcuna correlazione.

Ad esprimere cordoglio per la morte della professoressa Cinzia Pennino, oltre alle numerose persone che la stimavano e la conoscevano in città, si è aggiunto anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che ha affermato:

La scomparsa della professoressa Cinzia Pennino, cooperatrice salesiana, è un grande dolore per Palermo.

La città la ricorda per il suo intenso impegno nel sociale, in difesa dei più fragili. Mi stringo alla sofferenza dei familiari e di tutta la comunità salesiana della città.

Non è mancato l’omaggio della Fondazione Don Bosco, che ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un video di Cinzia che balla sorridente con dei bambini in Senegal, impegnata in una delle tante missioni di volontariato che hanno caratterizzato la sua vita. Ad accompagnare il video queste parole:

Era una caterpillar Cinzia Pennino. Era solare, sempre con la battuta pronta, impossibile non volerle bene.

Non si fermava mai, non si stancava mai di diffondere gioia e amore in qualsiasi posto andava.

Ci piace pensare che adesso continuerà a far felici tutti i bambini che sono in cielo accanto a Lei e che con loro continuerà a cantare “Alelecicagomba”.

Ciao Cinzia

Leggi anche: Ue-Astrazeneca, stretta sulle esportazioni: “Di 120 milioni di dosi, consegnate meno di 30”

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