“Sul piano vaccini occorre fare presto e meglio”: la proposta di oltre 65 aziende italiane al Governo Draghi

Una rete di 120mila operatori pronti a partire per accelerare e potenziare, attraverso il supporto di call e contact center, la campagna vaccinale più importante della storia moderna. È questa la proposta di Assocontact.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Sul piano vaccinale, a che punto siamo in Italia? È trascorso ormai un anno da quando la pandemia da coronavirus ha interessato il nostro Paese e il mondo intero.

La buona notizia è che lo sforzo collettivo della comunità scientifica ci ha restituito in tempi record vaccini efficaci, in grado di contrastarne la diffusione. La cattiva notizia, invece, è che la circolazione delle varianti del virus, da Nord a Sud del globo, rischia di mettere in serio pericolo gli sforzi fatti finora.

Occorre fare presto e fare meglio per potenziare la campagna vaccinale più importante della storia moderna sostiene Lelio Borgherese, presidente di Assocontact.

È necessario concentrare le forze e costruire una rete informativa capillare sul territorio, “attivare un sistema integrato di comunicazione istituzionale” in grado di sostenere sia il lavoro delle strutture sanitarie, sia la comprensione e adesione del cittadino. Spiega Borgherese:

Serve ascoltare e spiegare. Abbiamo 120 operatori in rete già pronti.

I numeri della campagna vaccinale in Italia

piano vaccinale a che punto siamo

In Italia disponiamo di 293 centri vaccinali sparsi in 20 regioni. Secondo i calcoli di Assocontact, per raggiungere una copertura vaccinale pari al 70% della popolazione italiana, andrebbero vaccinate circa 110.000 persone al giorno. Il che significa che ciascun centro dovrebbe fare una media di 375 vaccinazioni al giorno.

Attualmente lo scenario nel Paese è ben lontano dal rispettare gli obiettivi del piano vaccinale. L’Italia registra picchi di 80.000 vaccini al giorno, con una media quotidiana di 50.000 somministrazioni, meno della metà rispetto alla tabella di marcia.

Inoltre, file improponibili e polemiche hanno caratterizzato le prime settimane della campagna vaccinale, rendendo necessario il ripensamento della sua organizzazione. Occorre pianificare e prenotare con rigore le vaccinazioni, spiega il presidente di Assocontact che ha detto:

È tempo di accelerare ed il coinvolgimento dei call e contact center può essere una carta importante, non solo per i processi (in parte già attivi) di prenotazione delle vaccinazioni, quanto per attivare un sistema integrato di comunicazione istituzionale basato sulla “personalizzazione di massa”.

Occorre cioè una relazione accurata e tempestiva in grado di dare informazioni circostanziate e personalizzate per facilitare la comprensione, l’adesione, la prenotazione e la gestione della propria vaccinazione, peculiari proprio della rete dei call e contact center.

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Assocontact sul piano vaccinale: “Serve ascoltare e spiegare”

piano vaccinale la proposta di assocontact

Il piano vaccinale dunque in Italia procede ancora troppo lentamente.

Per far fronte alla necessità di avvicinarsi quanto più possibile all’obiettivo proprio Assocontact, associazione che raccoglie oltre 65 aziende italiane nel settore della comunicazione, offre il proprio sostegno e competenza all’esecutivo guidato da Mario Draghi, nella convinzione che per raggiungere una comunità disomogenea come quella italiana una buona campagna di comunicazione è strumento essenziale.

“Siamo tutti disorientati e abbiamo bisogno di informazioni, rassicurazioni e chiarezza – spiega Borgherese- Noi ci siamo e mettiamo da subito il nostro know how a disposizione delle istituzioni”.

Oltre 120mila operatori pronti a partire per accelerare il piano vaccinale

Call e contact center possono diventare cabina di regia per il coordinamento delle chiamate in collegamento con le Asl e le autorità sanitarie. E gli operatori addetti possono inoltre garantire assistenza informativa e psicologica, azioni di persuasione e di contatto con il cittadino.

Le aziende che operano in questo settore, infatti, possono offrire le proprie infrastrutture, le tecnologie e il know how delle proprie persone che costituiscono un sistema già in essere su tutto il territorio nazionale, immediatamente pronto all’uso e perfettamente in grado di rappresentare uno strumento di primo contatto per il cittadino.

Sono oltre 120mila gli operatori già pronti a partire per “implementare rapidamente ogni soluzione utile a vaccinare gli italiani” riferisce Lelio Borgherese.

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La soluzione c’è, bisogna solo intervenire

Anche tra gli obiettivi dell’attuale piano vaccinale comunicati dal Governo si fa riferimento a un “sistema informativo per gestire in modo efficace, integrato, sicuro e trasparente la campagna di vaccinazione”.

Una possibile soluzione per accelerare i tempi della campagna vaccinale italiana, dunque, è stata individuata. Ora bisogna agire.

Per questo conclude Borgherese:

L’augurio è quello che si possa aprire velocemente un canale diretto di comunicazione con il Governo Draghi, affinché questa rete di operatori professionali rientri presto nei piani di intervento e sostegno alla cittadinanza, che l’esecutivo metterà in atto per contrastare – in maniera sempre più efficace e speriamo definitiva – la pandemia da Covid-19.

Leggi anche: Sarà nuovo lockdown totale in Italia? La risposta di esperti e politici

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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