Ascoltare e sentire, qual è la differenza?

Guendalina Troiani
Guendalina Troiani
Formatrice delle competenze interpersonali. Insegna la meditazione attraverso la PNL e l'Intelligenza emotiva. Aiuta le aziende ad aumentare la produttività e il rendimento del lavoro con la formazione, il coaching e la consulenza. Autrice del libro "Come ridurre lo stress con la tua mente".
spot_img

Ti è mai capitato di distrarti e non capire bene quello che un amico o un collega di lavoro volevano dirti? Pensiamo che ascoltare sia facile come parlare, ma in realtà l’ascolto è una grandissima abilità. Vorresti imparare ad ascoltare attivamente per rendere la tua comunicazione più efficace? In questo articolo parlerò di alcune strategie utili per migliorare le relazioni. Nella maggior parte dei casi, le incomprensioni nascono a causa della poca attenzione durante l’ascolto. Pensaci, quando una persona ti parla sei sufficientemente attento o ti è difficile aspettare il tuo turno per rispondere? Oppure, quante volte ti è capitato di perdere il filo del discorso della persona che ti sta parlando? A volte rimanere sempre concentrati durante le conversazioni può essere difficile. Vediamo cosa succede alla mente quando si assenta. Le distrazioni possono essere causate da pensieri automatici che si ripetono involontariamente nella nostra mente. Invece di ascoltare la persona con cui stiamo parlando, sentiamo le sue parole mentre ascoltiamo la voce incosciente che parla dentro di noi. Quando l’attenzione non è focalizzata completamente nel momento presente, i risultati delle nostre conversazioni sono limitati. L’ascolto attivo è alla base per instaurare relazioni di fiducia. Leggi anche: Cos’è la resilienza, la capacità di ricominciare

Dove va la mente quando ci si distrae?

Quando ti distrai a cosa stai dando più importanza? Potresti essere influenzato da preoccupazioni, da problemi che stai affrontando o da eventi passati non ancora risolti. Le ragioni per cui non riusciamo ad avere il controllo sulla nostra attenzione possono essere infinite. Quando una persona interloquisce con noi ci viene spesso spontaneo intervenire per dire la nostra. Avere difficoltà ad ascoltare attivamente può essere frequente proprio perché siamo maggiormente concentrati su quello che vogliamo dire. Spesso, è il nostro ego che ci limita nell’ascoltare attivamente. L’ego considera molto importante il nostro passato e futuro: quando interagisce con il momento presente, lo percepisce differente, riuscendo a influenzare l’esperienza dell’ascolto. Quando siamo distratti durante una conversazione significa che non siamo in connessione con noi stessi, ma con qualcosa che non esiste nel momento presente. Può essere un ricordo, un desiderio o un evento passato.

Come migliorare la nostra attenzione durante le conversazioni

Ascoltare e sentire non sono sinonimi ed è molto importante capire la differenza. Puoi sentire senza ascoltare ma mai ascoltare senza sentire. Sentire significa percepire dei suoni senza aver ricevuto le informazioni complete che il nostro interlocutore voleva comunicarci. Ascoltare attivamente, invece, è una tecnica della comunicazione grazie alla quale una persona non si limita a sentire, ma capisce, comprende, analizza il messaggio, riflette e a volte dà una risposta in base alla sua interpretazione di esso. L’interpretazione può cambiare completamente la percezione che riceviamo del messaggio. Il nostro cervello, infatti, è sempre influenzato dalle associazioni che emergono a livello incosciente. Quando interpretiamo secondo la nostra percezione personale, limitiamo la visione neutrale perché entrano in gioco le emozioni e le sensazioni che proviamo in quel momento. In questo modo, è facile giudicare e reagire in base all’etichetta che abbiamo associato. Bisogna provare a non giudicare secondo la nostra interpretazione, ma semplicemente ascoltare lasciando fuori i nostri pensieri e giudizi. Leggi anche: Pensi di essere un esperto? Abbiamo brutte notizie per te

Come funziona il processo della comunicazione

Una persona inizia una conversazione e il ricettore riceve la trasmissione del messaggio attraverso un canale che può essere presenziale, scritto, sui social media, in TV e così via. Il codice è ciò che dà senso al messaggio, mentre il messaggio è l’informazione che si vuole trasmettere. La comunicazione è un processo d’interazione dove si inviano e si ricevono messaggi attraverso il linguaggio verbale e non verbale. Quando siamo in un canale presenziale, ascoltiamo e osserviamo anche il linguaggio del corpo del nostro interlocutore, che è un aspetto importante nella comunicazione. Quando siamo noi a trasmettere il messaggio, sarebbe utile domandarci cosa stiamo dicendo e come. Quando, invece, siamo i recettori possiamo chiederci come stiamo ascoltando e cosa percepiamo. L’esito di una comunicazione dipende anche da questo. Se vogliamo migliorare le nostre relazioni dovremmo partire dalle conversazioni che abbiamo durante la giornata e domandarci: “Gli altri mi ascoltano come vorrei essere ascoltato? Presto la massima importanza alla persona che mi sta parlando?” Una buona strategia per creare delle relazioni positive è proprio dare la massima importanza e attenzione alle persone che parlano con noi. Se vogliamo essere ascoltati, impariamo ad ascoltare. Se vogliamo attrarre maggiormente l’attenzione dalle persone che ci ascoltano ─ o ci sentono ─ proviamo a trasmettere il messaggio in maniera diversa.

Che tipo di ascoltatore sei?

Dopo aver letto questo articolo prova a fare subito un esercizio sull’ascolto. Quando sei in una conversazione con una persona prova a non interromperla, aspetta il tuo turno per rispondere. Osserva se la stai giudicando dentro di te. Prova anche a capire se la persona con cui parlerai è concentrata ad ascoltare quello che dici tu. Imparare ad ascoltare attivamente è un processo interiore che può aiutarti a gestire più positivamente le tue emozioni. Ricorda, il momento più importante è semplicemente adesso. Leggi anche: Quelli della Generazione Z? Hanno la stoffa per innovare e fare impresa   di Guendalina Troiani  

spot_img

Correlati

Logopedia e disturbi del linguaggio: quando è necessario intervenire

Sempre più spesso si sente parlare di logopedia, ma risulta ancora difficile comprendere di...

Bonus psicologo, come funzionano le graduatorie e quando saranno disponibili?

Bonus psicologo, da oggi 18 marzo fino al 31 maggio 2024 sarà possibile richiederlo...

Ansia e angoscia, facciamo chiarezza sui 2 volti della sofferenza psicologica

La differenza tra ansia e angoscia non è così facile da intuire di primo...
Guendalina Troiani
Guendalina Troiani
Formatrice delle competenze interpersonali. Insegna la meditazione attraverso la PNL e l'Intelligenza emotiva. Aiuta le aziende ad aumentare la produttività e il rendimento del lavoro con la formazione, il coaching e la consulenza. Autrice del libro "Come ridurre lo stress con la tua mente".
spot_img