Artemis 1: l’uomo sta per tornare sulla Luna. Il razzo più grande mai costruito decollerà oggi pomeriggio intorno alle 14:33 italiane verso il grande satellite.
Sarà la prima missione senza equipaggio del Kennedy Space Center di Cape Canaveral, Florida. Il ritorno degli astronauti sul satellite è stato programmato per il 2025. Le procedure per la chiusura della capsula Orion, integrata allo Space Launch System sono iniziate nel corso della mattinata.
Sarà possibile seguire la diretta streaming sulla Nasa Tv, sull’Esa Web, oppure sui canali ufficiali dell’Agenzia Spaziale Europea.
Quale missione avrà Artemis 1
Il progetto Artemis 1 non punta soltanto a far tornare l’uomo sulla Luna, ma si prefigge l’obiettivo di portare a termine degli scopi ben più complessi, come ad esempio, la permanenza dell’uomo sul satellite per costruire una stazione spaziale.
L’esperienza e le competenze acquisite, durante questo programma, porteranno alla conquista del grande pianeta rosso: Marte.
Artemis 1 aprirà la strada al razzo Sls e alla capsula Orion che orbiteranno intorno alla Luna con una manovra di ancoraggio prevista per il 10 ottobre sulla costa dell’Oceano Pacifico.
Alcuni manichini simuleranno il posto dei membri dell’equipaggio per testare vibrazioni, livelli di radiazioni e accelerazioni. É un volo di prova che riporterà l’uomo, tra qualche anno, su altri pianeti.
La Vicepresidente, Kamala Harris, sarà presente durante il lancio. La Nasa ha già fatto sapere che se il decollo dovesse avere successo, sarà inviato un equipaggio nell’orbita lunare, Artemis 2, nel 2024 e potrebbe comprendere anche una donna.
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Il percorso di Artemis 1
Il nome del progetto, Artemis 1, è stato scelto per richiamare quello che portò l’uomo sulla Luna per la prima volta, difatti, nella mitologia greca, Artemide era la sorella gemella di Apollo, divinità legata al satellite terrestre.
Il razzo della Nasa spingerà il suo Interim Cryogenic Propulsion Stage (ICPS) intorno al pianeta terra per alcune ore. Dopo il decollo, l’ICPS aumenterà Orion per avere più slancio per il suo ultimo impulso sulla Luna, avviando in seguito il suo motore con una spinta che durerà meno di 18 minuti e che cambierà la velocità di Orion di 2802 m/s.
L’ICPS rilascerà i payload secondari Artemis, piccoli satelliti che proveranno in volo delle nuove tecnologie, tra cui Argoomon, un cubesat che scatterà delle foto durante il viaggio di 10 giorni.
Il Modulo di Servizio Europeo sfrutterà quanto possibile la luce dei suoi 4 pannelli solari per convertirli in elettricità. Durante il sesto giorno di volo, Orion arriverà vicino alla Luna.
L’orbita porterà Orion ad una distanza di 70.000 km dalla superficie lunare.
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