Arriva l’ora di meditazione nelle scuole: i ragazzi hanno diritto alla felicità

Marianna Chiuchiolo
Marianna Chiuchiolo
Giornalista con studi in Mediazione Linguistica, una formazione da teatrante e una generale tendenza a perdersi nei vicoli di una fervida immaginazione. Ama in egual misura la scienza e la poesia e si spende da tempo per la crociata della Mental Health Awareness come missione di vita.
spot_img

Seduti a gambe incrociate con gli occhi chiusi e la schiena dritta, è così che gli studenti di 370 scuole inglesi passeranno parte della giornata scolastica per i prossimi due anni. No, non stiamo parlando di punizioni vecchio stile ma di tutt’altro: il governo britannico ha deciso di implementare la pratica della mindfulness come disciplina obbligatoria in alcuni istituti scolastici. Un esperimento ambizioso per il governo, ad oggi il più importante in questo campo. Accanto a materie come matematica, scienze e letteratura, i ragazzi seguiranno un programma di pratica meditativa con la guida di terapisti ed esperti. La tecnica mindfulness, nata negli anni ’70 in America, è uno stile di meditazione incentrato sul respiro e sulla consapevolezza del momento presente che unisce gli insegnamenti buddisti alle moderne pratiche di terapia cognitiva. I suoi benefici sulla salute fisica e mentale sono ormai sempre più noti e riconosciuti: oltre al miglioramento delle condizioni psichiche, motivo principale per il quale è stata sviluppata, ci sono effetti positivi sul sistema immunitario, sull’invecchiamento cellulare e persino su alcuni stati infiammatori. Leggi anche: Psicologia: cosa significa nell’era digitale

Via i disagi nei ragazzi con la tecnica mindfulness

L‘idea di guidare i bambini in un percorso del genere è nata a seguito delle preoccupanti statistiche pubblicate dal Servizio Sanitario Nazionale, secondo le quali nel 2017 un ragazzo su otto in Inghilterra soffriva di problemi mentali, particolarmente ansia e depressione, con una preoccupante percentuale dell’11,2% solo nella fascia di età compresa tra i 5 e i 15 anni. In una fase dello sviluppo così delicata come quella delle scuole elementari e medie, e in una società dove problemi come il bullismo e il cyberbullismo sono sempre più sentiti, educare i bambini al benessere e alla felicità in maniera consapevole e naturale sembra essere una scelta sensata e lungimirante. Sul sito del Mindfulness in Schools Project si legge:

Se non mettiamo al primo posto la salute mentale dei ragazzi, i problemi che ci troviamo davanti adesso nelle aule, nelle università e via dicendo, non potranno che peggiorare. Il nostro scopo è raggiungere un milione di ragazzi entro i prossimi cinque anni.

Un programma che insegna ai ragazzi a prendersi cura della propria mente

La mindfulness si dimostra particolarmente utile per aumentare la resilienza e tenere sotto controllo gli stati di ansia e depressione, inoltre ne è stata sviluppata una sottotecnica appositamente per i disturbi comportamentali degli adolescenti. Leggi anche: Offendere sui social è reato? Secondo la Procura di Roma sarebbe solo uno sfogo Il programma, realizzato in collaborazione con Anna Freud National Centre for Children and Families e con la University College London, verrà applicato fino al 2021 e si porrà tra i vari obiettivi quello di monitorare quali approcci funzionano meglio per la salute mentale dei giovani in un mondo che li espone a stress sempre maggiore, e di introdurre i ragazzi al concetto di salute mentale in maniera graduale ed efficace.   di Marianna Chiuchiolo

spot_img

Correlati

Logopedia e disturbi del linguaggio: quando è necessario intervenire

Sempre più spesso si sente parlare di logopedia, ma risulta ancora difficile comprendere di...

Bonus psicologo, come funzionano le graduatorie e quando saranno disponibili?

Bonus psicologo, da oggi 18 marzo fino al 31 maggio 2024 sarà possibile richiederlo...

Ansia e angoscia, facciamo chiarezza sui 2 volti della sofferenza psicologica

La differenza tra ansia e angoscia non è così facile da intuire di primo...
Marianna Chiuchiolo
Marianna Chiuchiolo
Giornalista con studi in Mediazione Linguistica, una formazione da teatrante e una generale tendenza a perdersi nei vicoli di una fervida immaginazione. Ama in egual misura la scienza e la poesia e si spende da tempo per la crociata della Mental Health Awareness come missione di vita.
spot_img