Nel periodo più buio della malattia era divenuto simbolo di forza e di speranza. E oggi – che il Covid sembra essere quasi del tutto superato – dobbiamo dire addio a Ivo Landi, il 96enne di Prato che era stato immortalato mano nella mano con la moglie Livia Arrighini, oggi 91 anni, mentre insieme si facevano forza per superare il virus.
Era dicembre 2020 quando l’infermiere immortalò quel momento poi divenuto simbolo. La foto divenne presto virale in tutta Italia. E portò anche bene, visto che moglie e marito erano poi riusciti a superare insieme il virus e a tornare a casa per la convalescenza.
Addio a Ivo Landi, immortalato mano nella mano con la moglie durante il Covid: “Non andrai mai via”
A diffondere la notizia della morte di Ivo Landi – avvenuta nella mattinata di ieri, 2 novembre – sono stati i figli, che sui loro profili Facebook hanno scritto: “Ora c’è solo il vuoto, già mi manchi e ci mancherai, rimarrai nei nostri cuori e non andrai mai via. Babbo spero che lassù tu possa avere la serenità che meriti. Fai buon viaggio, grazie per tutto quello che sei stato”.
Il messaggio dei figli Marco e Andrea Landi per omaggiare il padre continua: “Hai sempre saputo, ma non hai mai detto niente. Hai sofferto nel tuo silenzio senza mai chiedere niente, ma sicuro che qualcosa non andava più bene, combattendo con tutte le tue forze, ed ora c’è solo il vuoto, già mi manchi e ci mancherai. Rimarrai nei nostri cuori e non andrai mai via, Babbo. Spero che lassù tu possa avere la serenità che meriti. Ciao Babbo, fai buon viaggio. Grazie per tutto quello che sei stato”.
Addio a Ivo Landi: quando nel 2020 lui e la moglie Livia combattevano contro il Covid
A dicembre 2020, quando Ivo Landi e la moglie Livia Arrighini erano stati immortalati mano nella mano mentre combattevano il Covid durante un dei momenti più critici della pandemia, erano stati sempre i figli della coppia a spiegare cosa stesse succedendo.
Nello specifico, interrogato da Tgcom24, il figlio Andrea aveva detto in quell’occasione: “L’atteggiamento è davvero molto positivo. Il babbo specialmente non vuole sentire di essere impossibilitato a fare qualcosa, anzi è preoccupato perché ancora non siamo andati a prendere l’olio nuovo e il vino. Sono convinto che la voglia di vivere è la sua arma vincente”.
E a rimarcare la forte tempra, l’ottimismo e l’immensa forza d’animo che ha sempre contraddistinto Ivo Landi nella sua esistenza e anche nel periodo della pandemia, il figlio raccontava: “Il babbo sprona in continuazione la mamma a non abbattersi e lo ha sempre fatto nella loro vita insieme. Anche oggi sentivo che le sussurrava: ‘Sono qui, non ci sono problemi’”
Poi, finalmente, la guarigione per entrambi e il rientro a casa per la convalescenza. Una volta negativizzati, Ivo e Livia avevano potuto lasciare in ambulanza il centro “La Melagrana” di Narnali, dove erano ricoverati durante il virus. A testimoniare l’affetto e l’amore che li circondava, al momento delle dimissioni dalla struttura, era stato il caloroso saluto del personale, che li aveva amorevolmente assistiti per tutto il periodo del loro ricovero.
Quello del Covid non era certo il primo ostacolo che Ivo Landi e sua moglie Livia affrontavano insieme. I due erano riusciti a superare già molti problemi, anche molto drammatici, riuscendo sempre ad avere la meglio. E il virus non è stato un’eccezione. “Con quello che hanno vissuto, ci si potrebbe costruire un reportage: la mamma è una dei pochi sopravvissuti che può testimoniare la battaglia e l’eccidio di Valibona”, ricordava il figlio parlando dei genitori.
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