Addio Enrico Vaime, tra i padri del varietà italiano: “Non c’è più e siamo tutti tanto più poveri”

Un altro dei grandissimi se ne è andato, un maestro dall'intelligente ironia e dall'umorismo fine e cortese: addio a Enrico Vaime, padre dell’intrattenimento per radio, tv e teatro.

Asia Solfanelli
Asia Solfanelli
Intraprendente e instancabile penna, poliglotta, appassionata lettrice e avida viaggiatrice. Sviscerata amante del cinema. E ultimo, ma non per importanza, eterna studiosa, perché non si finisce mai d’imparare.
spot_img

Enrico Vaime: si spegne domenica 28 marzo 2021, all’età di 85 anni, uno dei più brillanti padri dell’intrattenimento e del varietà italiano.

Considerato uno dei più grandi autori radiofonici e televisivi, padre di alcuni dei programmi più noti degli anni Sessanta e Settanta, Enrico Vaime è conosciuto anche per il suo impegno nel teatro e nell’editoria.

Chi è Enrico Vaime?

Chi è Enrico Vaime?

Nato a Perugia il 19 gennaio 1936, Erico Vaime inizia a far parlare di sé nel 1960, quando, dopo aver studiato Giurisprudenza e aver vinto un concorso pubblico, entra in RAI.

Spesso associato a Italo Terzoli, con la ditta artistica Terzoli & Vaime ha firmato commedie, riviste e varietà radiofonici e televisivi di grande successo. 

CanzonissimaFantastico Quelli della domenica, in televisione, e Gran varietà o il decennale Black Out, in radio, sono solo alcuni degli oltre 200 programmi sottoscritti a suo nome.

A questi,iad esempio, vanno aggiunti Fantastico ’88, Memorie dal bianco e nero, così come le fiction Un figlio a metà, Italian Restaurant, Mio figlio ha 70 anni. Ma anche la sua ultima esperienza in tv, quella in onda dal 2012 al 2016 con Maurizio Costanzo: S’è fatta notte.

Tra le avventure televisive rientrano anche le trasmissioni su Telemontecarlo, come La più bella sei tu, che nel 1992 lo vide al fianco di Luciano Rispoli, o il programma Anni Luce, una lente di ingrandimento sull’evolversi della società del secondo dopoguerra, in onda negli anni 2000 su La 7. Enrico Vaime fu anche protagonista di Omnibus, ma anche del programma Coffee Break, a quei tempi condotto da Tiziana Panella.

Ma non è tutto: non si possono non menzionare i suoi spettacoli teatrali, soprattutto quelli per la coppia Garinei e Giovannini, o le sue commedie musicali, come Felicibumta, Anche i bancari hanno un’anima, La vita comincia ogni mattina e tante altre.

O i suoi libri: Amare significa, Tutti possono arricchire tranne i poveri, Le braghe del padrone, Perdere la testa, Non contate su di me, Black Out, Quando la rucola non c’era, I cretini non sono quelli di una volta e Anche a costo di mentire o Gente per bene.

Leggi anche: Oltre 40 anni di carriera per Vauro Senesi, uno dei più noti vignettisti satirici italiani

Addio maestro: “La persona più bella, colta e intelligente del mondo”

Addio maestro Enrico VaimeA: "La persona più bella, colta e intelligente del mondo".

Sceneggiatore, scrittore e presentatore, Enrico Vaime è stato penna, voce e volto per decenni di televisione e radio.

Raccontava Vaime.

Sono entrato in Rai tanti anni fa, con un concorso pubblico.

Entrarono con me Liliana Cavani, Giuliana Berlinguer, Francesca Sanvitale, Carlo Fuscagni, Giovanni M

ariotti, Leardo Castellani. A quel punto hanno capito che era rischioso e non ne hanno fatti più.

E lo stesso che ammetteva:

Ho avuto dei maestri straordinari, che non avevano nessuna intenzione di fare i maestri, ma lo sono stati, da Marchesi a Flaiano, da Zavattini a Bianciardi: uomini coi quali ho lavorato e a cui ho dato la mia stima e la mia attenzione fino alla fine.

Ho raccontato mille volte di loro: girano più o meno sempre gli stessi aneddoti. Certo oggi è tutto un po’ infiacchito, si è tutto un po’ sbrindellato, questo sì.

Rimpiango i grandi polemisti, i grandi satirici, gli scrittori, cioè gente che sapeva guardare le cose cogliendone il lato grottesco e rivoltando un po’ tutta la zuppa per arrivare ad una conclusione tutto considerato positiva.

E così ieri, al Policlinico Gemelli, un altro dei grandissimi se ne è andato, un maestro dall’intelligente ironia e dall’umorismo fine e cortese.

Uno di quegli autori che hanno fatto almeno due decenni di storia della scatola nera italiana e a cui non si può congedare se non con forte amarezza.

Enrico Vaime era la persona più bella, colta e intelligente del mondo.

Non c’è più e siamo tutti tanto più poveri.

Lo ricorda così il collega Fabio Di Iorio e l’intera nazione.

Leggi anche: Auguri Mina: “L’essere marziano più umano che si conosca”

spot_img

Correlati

La Canzone della Terra, di cosa tratta il film e perché è evento dell’anno

È uscito nelle sale italiane il film “La Canzone della Terra”, Songs of Earth,...

Chi era Salvatore Liguori, direttore dell’Accademia Totò di Napoli scomparso a 37 anni

Salvatore Liguori, direttore dell'Accademia delle Arti Teatrali del Teatro Totò, nel cuore di Napoli,...

Tatami – Una donna in lotta per la libertà, di cosa tratta il film e perché è così attuale

Oggi recensiamo Tatami – Una donna in lotta per la libertà, il film diretto...
Asia Solfanelli
Asia Solfanelli
Intraprendente e instancabile penna, poliglotta, appassionata lettrice e avida viaggiatrice. Sviscerata amante del cinema. E ultimo, ma non per importanza, eterna studiosa, perché non si finisce mai d’imparare.
spot_img