Oltre 40 anni di carriera per Vauro Senesi, uno dei più noti vignettisti satirici italiani

Un personaggio, un umorista, un satirico temerario e sfrontato, senza troppi peli sulla lingua, o gomma sulla matita: ecco chi è Vauro Senesi, vignettista italiano.

Asia Solfanelli
Asia Solfanelli
Intraprendente e instancabile penna, poliglotta, appassionata lettrice e avida viaggiatrice. Sviscerata amante del cinema. E ultimo, ma non per importanza, eterna studiosa, perché non si finisce mai d’imparare.
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Vauro Senesi, meglio conosciuto come Vauro, è vignettista, editore, scrittore, opinionista e attore italiano.

Qualcuno lo ricorderà come il disegnatore del ‘Manifesto’ che nel dicembre del 1997 venne condannato a tre mesi per aver ironizzato con una vignetta sull’intervento di Zucchero in televisione. Il cantante invitava a masturbarsi, ma il sarcasmo di Vauro, accusato di vilipendio dalla religione cattolica, è valso una condanna a tre mesi.

Ma questo non fu che uno dei primi casi in cui le raffigurazioni di una delle più note matite di satira politica italiane hanno destato riso, scherno, scempio, dibattiti, critiche e persino pene.

Vauro Senesi, oltre 40anni di carriera

Vauro Senesi, oltre 40anni di carriera.

Nato a Pistoia, classe 1955, Vauro è stato allievo di Pino Zac nonché, insieme allo stesso, fondatore della rivista Il male, rivista cult quando si parla di satira italiana.

Allo stesso anno di fondazione del giornale, il 1997, si attribuisce l’inizio di una carriera ultra quarantennale che vede la matita di Vauro segnare numerose e importanti testate: da Satyricon a Cuore, da Smemoranda a Boxer, dal Manifesto al Corriere della Ser, fino alle attuali Il Fatto quotidiano e Left.

Scrive libri, tiene mostre, recita in alcuni film e interviene in diverse trasmissioni, da Annozero a Servizio pubblico, entrambe condotte da Michele Santoro, fino a L’aria che tira condotto da Myrta Melino su La 7.

Vauro è audace, impavido, per alcuni troppi schietto, senza troppi peli sulla lingua, o, si direbbe, gomma sulla matita. Attivista, sarcastico, temerario e dissacrante, più volte attaccato, bannato e condannato, ma non si ferma.

Vauro e la vignetta ‘galeotta’ che costò una condanna a tre mesi

Vauro e la vignetta 'galeotta' che costò una condanna a tre mesi.

Se nel 1994, querelato dalla Senatrice Maria Elisabetta Alberta Casellati, scampa la condanna per una vignetta pubblicata sul settimanale Il venerdì di Repubblica, la stessa buona sorte non spetta a Vauro l’anno successivo.

Dicembre 1995, Zucchero è un invitato nella trasmissione di Mara Venier, Domenica In. Sono circa le 14 e la presentatrice di Rai 1 è in collegamento del Tg1 che lancia la show, prossimo a iniziare.

All’introduzione della conduttrice, “Abbiamo con noi Zucchero, reduce da un tour in tutto il mondo. Una parte del ricavato andrà alla lotta contro l’Aids”, il cantante replica: “Ragazzi, abbiate cura di voi stessi: usate il preservativo. E se proprio non ce la fate, masturbatevi”.

E Vauro non resiste. Disegna Gesù in croce che dice: “Io nemmeno volendo…”.

L’uscita di Vauro, a seguito della denuncia di un cittadino, per il Tribunale penale di Roma vale tre mesi di reclusione per vilipendio alla religione cattolica. Malgrado il pm aveva chiesto addirittura sei mesi, la pena è poi stata sospesa con condizionale.

Il vignettista, uno dei più noti in Italia quando si tratta di satira politica, ma non solo, chiosa: “Ora che gli ex comunisti sono diventati buonisti, i preti sono diventati cattivisti”.

Leggi anche: Quei fautori del politicamente scorretto che non fa ridere nessuno

Vauro Senesi bandito dalla RAI: “In contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico”

Vauro Senesi bandito dalla RAI: "In contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico".

Siamo nel 2009 questa volta.

“Gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico”, così viene giudicata la vignetta satirica con la frase “Aumento delle cubature. Dei cimiteri”, mostrata durante la trasmissione di Raidue AnnoZero.

La rappresentazione richiamava due eventi, il terremoto dell’Aquila dello stesso anno e l’emanazione di un decreto previsto dal Governo Berlusconi riguardante l’aumento di spazio abitativo per il rilancio del settore edilizia.

Nel programma veniva presa di mira e criticata la Protezione Civile per la mancata opera di prevenzione del sisma, dopo mesi di allarmi fatti tutta una serie di scosse sismiche.

Governo e maggioranza indignati si scagliano contro lo show televisivo e il suo conduttore e Vauro viene sospeso, anche se soltanto per una puntata.

Leggi anche: Salvini diserta il processo per vilipendio, il giudice: “Assenza ingiustificata”

Vauro Senesi vs. Matteo Salvini, uno scontro recente

Non mi fa ridere, sarà che sono limitato… Il signore che avete in studio non fa ridere, mi fa pena, mi mette un’enorme tristezza. Le mando un abbraccio”,

Chiosa Matteo Salvini alla vignetta che Vauro, ospite fisso in trasmissione, mostra a L’aria che tira dopo la lunga chiacchierata tra il leader della Lega e la presentatrice della trasmissione.

Che il disegnatore di Pistoia sia pungente verso il centro-destra non è una novità, che Salvini si offenda poco sorprendente. Eppure quell’incipit prima di mostrare l’illustrazione aveva dato il presagio di qualcosa di ‘buono’: “Da me vi aspettate chissà cosa, io sono un buonista e mi sono ricreduto. Voglio andare incontro a Salvini”, aveva detto il vignettista prima di mostrare il disegno.

Salvini-Orco, un pupazzetto che “se lo giri fa anche il ruttino”, aveva poi punzecchiato Vauro.

Insomma, qualcuno ride con lui, qualcuno di lui, amato e odiato, osannato e bannato, ma Vauro Senesi non arresta né la lingua né la matita, ma non è forse questo il vero essere satirico?

Vauro Senesi aderisce a ReWriters e lancia una call-to-action a tutti i fumettisti italiani

Vauro Senesi aderisce a ReWriters e lancia una call-to-action a tutti i fumettisti italiani.

Vauro Senesi non solo aderisce a ReWriters, il movimento culturale indipendente nonché testata giornalistica digitale fondata dalla scrittrice e giornalista Eugenia Romanelli, ma attraverso la vignetta dedicata all’evento chiama in azione tutti i fumettisti italiani a contribuire all’opera di riscrittura dell’immaginario contemporaneo.

Ogni giorno, tra quelle inviate direttamente alla redazione, verrà scelta una vignetta e, sotto la guida del maestro Fabio Magnasciutti, i disegnatori animeranno attraverso la loro arte la nuova sezione interamente destinata alle illustrazioni.

Inoltre, i partecipanti avranno anche la possibilità di essere selezionati per l’esposizione presso il Rufa, Rome University of Fine Arts, partner di ReWriters.

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