In Italia, il Covid è più letale dell’influenza. Ecco perché

Il covid è dieci volte più letale dell'influenza. Gli anziani le vittime maggiori. Perché in Italia ha ucciso di più che in altri paesi? Uno studio milanese ce lo spiega.

Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli, giornalista e imprenditrice, si occupa di personaggi, interviste, attualità e lifestyle. Segni particolari? Mamma di Matilde
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Il virus Sars Cov2 in Italia è ancora in circolo, ma meno letale rispetto ai mesi scorsi. Il distanziamento fisico, l’uso delle mascherine e il rispetto della propria igiene aiutano ad evitare i contagi. In questi mesi le vittime sono state tante, molte di più in Italia rispetto ad altri paesi. Ma la domanda che in molti si stanno ponendo è: perché in Italia il coronavirus è stato così letale?

Lo studio milanese

All’Università Vita – Salute del San Raffaele di Milano, alcuni scienziati hanno studiato il motivo per cui in Italia è alto il tasso di mortalità per Covid 19 rispetto ad altri ambiti metropolitani occidentali con caratteristiche simili per demografia, attività commerciali e spostamenti di persone. Dalla ricerca è emerso che la percentuale di anziani in Lombardia, doppia rispetto alla media delle regioni europee più colpite dalla pandemia di Covid-19, sarebbe la ragione dell’alta mortalità italiana.

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Altri fattori in ballo

L’età media della popolazione italiana non basta a spiegare il tasso di mortalità da Covid. Vanno presi in considerazione anche altri fattori come che cosa è stato fatto, gli errori, l’impreparazione almeno iniziale di fronte al nuovo coronavirus, lo stress del sistema sanitario, la circolazione del virus che per un mese era sottotraccia, l’assenza di terapie, se non specifiche, almeno sperimentate.

Le comparazione tra regioni in ambito europeo

studio covid letale italia
Il covid è dieci volte più letale dell’influenza. Gli anziani le vittime maggiori.

I dati emersi dallo studio pubblicato dalla rivista scientifica Acta Biomedica, nell’ambito del Progetto Europeo H 2020, sono frutto di una comparazione tra diverse regioni: Lombardia, l’Île-de-France, la Greater London, la regione di Bruxelles-Capital, la Comunidad autonoma di Madrid, la Catalogna, la regione di Stoccolma, la regione di Copenhagen e lo Stato di New York. I tassi cumulativi standardizzati di mortalità più alti a 70 giorni dall’inizio della pandemia sono stati registrati nello Stato di New York (296,1 persone su 100.000), seguito dalla regione di Bruxelles-Capital (177,8), Catalogna (174,0), Comunità autonoma di Madrid (166,6), Lombardia (141), la regione di Stoccolma (137,1) e la Greater London (123,25); tassi più bassi invece sono stati rilevati nelle regioni di Parigi (82,1) e di Copenhagen (44,2). Per quanto riguarda la Lombardia, gli over 70 sono il 17% contro il 6,9% in Catalogna, il 7,9% della Greater Londra e il 9,5% della regione di Bruxelles-Capital.

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Quanto è letale il coronavirus

Lo studio milanese ha analizzato anche quanto questo virus sia letale. Quante delle persone risultate colpite da virus, sono morte? Il coronavirus è certamente molto più letale della tradizionale influenza. Un’analisi dell’Ispi conferma che la letalità del virus in Europa occidentale si aggira intorno all’1% delle persone infette: non il 2 o 3 per cento ipotizzato all’inizio, ma nemmeno il valore dell’influenza stagionale, che è 0,1%. I calcoli sono stati fatti da Matteo Villa, ricercatore dell’Ispi, a partire dai test sierologici su vasta scala condotti in Spagna e in Inghilterra.

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Il covid è dieci volte più letale dell’influenza

Secondo l’indagine dell’Ispi, il virus SARS-CoV-2 è dieci volte più letale dell’influenza stagionale, ma dieci volte meno letale della SARS. Se fosse più letale si diffonderebbe meno perché le persone morirebbero prima di contagiare; meno, sarebbe “solo un’influenza”, che, comunque, resta uno dei più grandi acceleratori di morte presenti al mondo.

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