Cucinare con il sole: “Il connubio perfetto tra fotovoltaico e induzione”

Per ottimizzare le spese e i risparmi, senza rinunciare al comfort e al design, la soluzione migliore è quella di abbinare un impianto fotovoltaico con piani a induzione o piastre elettriche.

Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.
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I piani cottura elettrici sono destinati a sostituire integralmente le cucine a gas, essendo molto più efficienti e meno inquinanti: per massimizzare il risparmio la soluzione migliore è abbinare fotovoltaico e induzione, cucinando quasi letteralmente con il sole.

Se si dispone di un impianto fotovoltaico connesso alla rete di casa sarà infatti possibile preparare manicaretti di ogni genere riducendo nettamente le spese, i consumi e gli sprechi.

Una scelta (quasi) obbligata

La necessità di abbandonare il gas è una questione di prim’ordine al giorno d’oggi, in vista della decarbonizzazione.

Gli amatissimi fornelli a gas, presenti nella stragrande maggioranza delle case nostrane, stanno pian piano cedendo il passo a piani di cottura alimentati con l’elettricità, siano essi a induzione, radianti, alogeni o in vetroceramica.

Nelle case di nuova costruzione, ad esempio, i piani a induzione sono obbligatori, rispondendo alle norme di efficientamento energetico imposte dall’Unione Europea.

Il motivo è presto detto: le cucine a gas sono responsabili dell’1.3% delle emissioni di metano, gas serra 21 volte più pericoloso dell’anidride carbonica in termini di surriscaldamento dell’atmosfera terrestre.

E non solo: i fornelli dissipano una grande quantità di energia durante la cottura dei cibi a causa della combustione del gas: solo il 40% del gas è trasformato in energia termica.

I piani a induzione, invece, trasformano oltre il 90% dell’energia elettrica con cui vengono alimentati in calore per cucinare, che non viene disperso ma anzi concentrato sul metallo delle pentole usate, migliorando nettamente i tempi di cottura e di utilizzo.

Leggi anche: Fornelli a induzione, cosa sono e come sceglierli

Fotovoltaico e induzione, una coppia vincente

fotovoltaico e induzione

Rimane tuttavia un concetto fondamentale da analizzare: sia i sistemi di cottura a gas che quelli elettrici sono altamente energivori, e il loro utilizzo fa lievitare le bollette inevitabilmente.

Ma abbinando fotovoltaico e induzione questo problema viene nettamente ridotto, potendo sfruttare nelle ore di luce direttamente l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici, sganciandosi anche dalla rete dei servizi.

Esistono addirittura delle piastre a induzione con pannello solare integrato per poter cucinare all’aperto, ma qui vogliamo fare il punto sulla tipica situazione casalinga.

Un piano a induzione arriva a consumare tra i 2 e i 3kWh, poiché la cucina richiede tempo e spesso più “fuochi” accesi contemporaneamente.

Quindi, prima di sostituire i fornelli a gas con quelli elettrici è bene fare i conti con la potenza installata o installabile sul proprio tetto: il sistema deve infatti essere in grado di reggere sia l’uso delle piastre che di operare contemporaneamente tutti gli altri elettrodomestici indispensabili, come il frigorifero o il freezer.

Leggi anche: Gas naturale, cos’è e perché bisogna abbandonarlo

Tutti i vantaggi a disposizione

I benefici dell’abbinamento tra fotovoltaico e induzione sono molteplici, a partire da quello più immediatamente intuibile, ossia la diminuzione della dipendenza da fonti non rinnovabili come il gas.

D’altronde, l’induzione produce anche meno emissioni: a parità di utilizzo, un fornello di questo tipo emette 245kg di anidride carbonica in meno rispetto a uno a gas.

Concentrando poi l’utilizzo del piano cottura a induzione nelle ore di maggiore insolazione è possibile cucinare quasi o del tutto gratuitamente, grazie all’autoconsumo sul posto. Se il nostro impianto fotovoltaico include anche un sistema di accumulo, questo beneficio è sfruttabile in tutto l’arco della giornata, anche dopo il tramonto del sole.

Come abbiamo accennato prima, inoltre, il principio elettromagnetico e termico delle piastre consente di massimizzare i consumi, limitando la dispersione di energia e dimezzando i tempi di cottura.

Insomma, se devi rinnovare la tua cucina o hai intenzione di installare un impianto solare, affidati ai professionisti del settore che sapranno consigliarti il giusto dimensionamento di potenza e di carico per poter cucinare in modo rispettoso dell’ambiente e con la luce del sole.

Leggi anche: 15 consigli per evitare gli sprechi di energia in casa ogni giorno

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Alfredo Polito
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Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.
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