Fornelli a induzione, cosa sono e come sceglierli

Belli da vedere, comodi da pulire, efficaci nella cottura: riusciranno i fornelli a induzione a soppiantare il vecchio e caro ugello del gas delle cucine economiche di una volta?

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Stai ristrutturando la cucina e vorresti mettere i fornelli a induzione? Oppure vuoi semplicemente sostituire i fornelli a gas con dei fornelli elettrici?

Quali sono i vantaggi delle cucine a induzione rispetto a quelle a gas o a quelle elettriche?

Ecco cosa bisogna sapere prima di acquistare una cucina a induzione in merito alla potenza, al calore raggiunto e alle esigenze di cottura.

Cosa sono i fornelli a induzione?

Bisognerebbe parlare più propriamente di piastra o piano cottura a induzione, poiché il fornello vero è proprio è quello con l’ugello, tipico delle cucine a gas.

La piastra a induzione funziona grazie all’alimentazione elettrica, non necessita cioè della combustione del gas.

Come funzionano le piastre a induzione?

Dal punto di vista fisico la piastra a induzione si presenta come una lastra, spesso di vetroceramica scura, su cui possono essere indicati gli alloggiamenti delle pentole secondo varie forme. Al di sotto del piano, una serie di “fuochi” o bobine elettromagnetiche in rame sostituiscono i vecchi fornelli.

Collegando le bobine all’elettricità, viene generato un campo magnetico che si converte in calore e scalda, per induzione, il fondo delle pentole posizionate al di sopra di esse. Questo procedimento funziona solo in presenza di un recipiente metallico, altrimenti la superficie di vetroresina, non essendo conduttrice, non di scalda.

 La tecnologia a induzione si basa infatti sull’elettromagnetismo, ovvero la capacità elettrica di generare campi magnetici tra due conduttori per effetto Joule.

Quanti fornelli ha una piastra a induzione?

A seconda dei modelli, una piastra a induzione può avere due, tre, quattro o cinque “fuochi”, delimitati solitamente da cerchi o elementi geometrici bianchi, stampati sulla superficie del piano. A ogni fornello corrisponde un piccolo display digitale, che indica l’attività e la potenza a cui è impostato in quel momento.

Come per i fornelli tradizionali, le grandezze dei disegni indicano quale tipologia di pentola sia più adatta da utilizzare al di sopra: casseruole, padelle a fondo largo, pentole con diametri diversi, macchinette del caffè.

Accensione e cottura

Ogni fornello a induzione offre diversi livelli di potenza, che possono variare da 1 a 15, in modo da garantire l’esatta temperatura e intensità di cottura che si desidera. In alcuni modelli è possibile impostare anche la variazione richiesta all’inizio, durante e a fine cottura.

Quello che nei fornelli a gas solitamente viene “fatto a mano”, regolando l’apertura dell’ugello per ottenere un fuoco vivo, medio o piccolo.

Servono delle padelle speciali per i fornelli a induzione?

L’importante è che i recipienti da posizionare sopra ai fornelli siano compatibili con la cottura a induzione.

Per capire prosaicamente se le pentole a disposizione sono appropriate, basta munirsi di una calamita e avvicinarla al fondo del contenitore. Se la calamita viene attratta dal fondo, la pentola andrà benissimo per il vostro piano a induzione, altrimenti non vi sarà possibile cucinare!

Un altro fattore da considerare è lo spessore del fondo: maggiore sarà e più sarà in grado di captare la corrente elettromagnetica per cuocere correttamente.

Anche le dimensioni contano

Il diametro delle pentole va tenuto d’occhio. Le piastre a induzione hanno infatti un rilevatore che non è in grado di captare pentolini di piccole dimensioni su fornelli dal grande diametro.

Bisognerà quindi munirsi di recipienti adatti al piano a induzione che si acquista.

Simbolo induzione: la serpentina

I prodotti destinati all’uso induttivo sono accompagnati solitamente da un’etichetta che riporta un simbolo simile a una serpentina. 

La certificazione dello scopo d’uso è fondamentale per esempio se si tratta di padelle a fondo multistrato, dove acciaio e alluminio sono mescolati insieme.

Differenza tra fornello elettrico e fornello a induzione

Queste due tipologie di apparecchi vengono spesso confuse tra loro data la loro somiglianza. In effetti la differenza sostanziale è solo nel tipo di resistenza utilizzata. Si può tuttavia considerare il piano cottura elettrico come il precursore di quello a induzione.

Per intenderci, i fornelli elettrici, alogeni o radianti, appaiono come piani lisci in vetroceramica esattamente come quelli a induzione. Ma una volta acceso il fornello, la bobina sottostante si scalda per via dell’elettricità che la percorre: spesso diventa rossa e si intravede al di sotto del piano.

Questo sistema ha lo svantaggio di essere molto dispendioso a livello economico perché per garantire l’omogeneità della temperatura deve raggiungere temperature altissime. Inoltre il calore viene disperso lungo il piano di cottura, creando il rischio maggiore di scottature.

Come scegliere la piastra a induzione

Ecco alcuni criteri di base per scegliere al meglio i fornelli a induzione:

  • dimensioni della piastra
  • numero di fuochi, o meglio di bobine, a disposizione
  • potenza raggiunta
  • tipi di modello: a incastro, portatili, da appoggio
  • schermo tattile e digitale
  • funzionalità: alcuni fornelli elettrici sono dotati di speciali funzioni, attivabili con un semplice tocco

Si può adattare il piano cottura a gas con i fornelli a induzione?

Se volete cambiare il vostro piano cottura a gas con uno a induzione, bisogna prestare attenzione ad alcune accortezze.

In primo luogo le dimensioni: di solito i fornelli a gas e la loro placca sono incassati sul piano di lavoro della cucina. Questo vuol dire che una volta rimossi, il “buco” di alloggiamento avrà delle dimensioni specifiche, da tenere in considerazione quando si compra il nuovo piano di cottura a induzione.

Secondo poi è bene sincerarsi prima della sostituzione di avere una presa elettrica sufficientemente vicina ma lontano da acqua e infiltrazioni a cui connettere il piano cottura. Sempre meglio farsi guidare da un elettricista o da un esperto nell’installazione del piano.

La potenza, questa sconosciuta

Il problema fondamentale dell’installazione dei fornelli a induzione è legato alla potenza. Questo aspetto, sottovalutato in fase di acquisto, può causare diversi problemi all’atto di accendere le piastre.

La potenza di una piastra a induzione è direttamente proporzionale alla temperatura che può raggiungere. In genere i modelli più venduti sul mercato si aggirano intorno ai 2000/3000 watts, se portati alla massima potenza.

Ugualmente, la potenza condiziona il consumo energetico. Il vantaggio dell’induzione è la velocità con cui riesce, ad esempio, a scaldare una grande quantità d’acqua in un brevissimo lasso di tempo.

Come scegliere tra un modello più potente e uno meno?

Fornelli più potenti impiegheranno di meno a scaldare e cuocere i cibi, a fronte di un dispendio di energia elettrica intenso ma breve.

Bisognerà quindi tenere sempre in considerazione gli usi e le abitudini culinarie di chi utilizza i fornelli, prima di decidere se optare per il massimo della potenza o accontentarsi di un livello minore.

Tenete d’occhio l’amperaggio dell’impianto elettrico!

Un buon suggerimento è anche confrontare il carico di watt che sostiene la vostra rete elettrica, in modo che l’accensione delle piastre non comporti un calo di potenza o un corto circuito dell’impianto.

Gli esperti consigliano sempre di avere almeno 32 ampere e 6200 watt a disposizione e di fare un collegamento dedicato alle piastre alla rete elettrica,

Pregi e difetti dei piani a induzione

Ed ecco i pro e i contro della scelta di un piano di cottura con fornelli a induzione:

Pro:

  • Pulizia: sono estremamente facili da pulire, basta un po’ d’acqua e una spugna non abrasiva.
  • Velocità di cottura: cuociono uniformemente e rapidamente i cibi.
  • Efficienza energetica: minimizzano la dispersione energetica grazie alla concentrazione del campo elettromagnetico in un determinato punto.
  • Ecosostenibilità: non necessitano l’uso di combustibili fossili.
  • Manutenzione: non avendo ugelli, non rischiano di intasarsi o di essere controllati periodicamente dal tecnico del gas.
  • Scottature: non raggiungono temperature troppo elevate, diminuendo la possibilità di scottarsi durante il loro uso.
  • Sicurezza: anche se le piastre dovessero essere accese, se non viene posizionata una pentola al di sopra di esse il piano di cottura non si scalda.

Contro:

  • Costo iniziale: la spesa iniziale per l’acquisto dei fornelli a induzione è nettamente superiore a quella di un piano di cottura a gas, anche se viene poi ammortizzata nel tempo.
  • Fragilità: il rivestimento delle piastre a induzione è più fragile rispetto ai piani di cottura a gas. La lastra di vetroceramica infatti si riga facilmente e se qualcosa di pesante vi cade sopra, può comprometterne il funzionamento, oltre a causare crepe e danni estetici.
  • Padelle: per utilizzarli sono necessarie pentole e padelle specifiche e comunque a fondo piatto.
  • Potenza: hanno bisogno di grandi quantità di energia elettrica e quindi un contatore in grado di sostenerli. L’utilizzo combinato di più elettrodomestici con i fornelli a induzione può far saltare facilmente la luce.
  • Campi magnetici: interferiscono con alcuni apparecchi biomedicali e con le onde wifi.

Come cuociono e come cucinano?

Gli amanti dei fornelli a gas in un primo momento non apprezzano la “freddezza” con cui quelli a induzione preparano i cibi. Un po’ per tradizione, un po’ per la fatica di imparare nuove gestualità, i fornelli a induzione suscitano pareri discordanti.

La realtà di fatto è che, dopo un perdiodo necessario di rodaggio, la facilità di cucina delle piastre a induzione è soverchiante.

Rispetto a quelle a gas, mantengono la temperatura senza sbafature, sono precise e soprattutto cuociono i cibi in tempi rapidissimi.

Una scelta ecosostenibile

In ottemperanza alle leggi europee, le cucine a gas andranno via via sparendo dalle nostre case e cucine. Il futuro sarà elettrico, a partire dalla preparazione dei cibi.

Molti paesi europei hanno ormai da tempo abbandonato l’uso del gas in cucina, prima tra tutti la Francia, dove l’attenzione all’ecosostenibilità è al centro dei consumi nazionali.

In Italia, ancora indietro su questo fronte, i forni a legna e a gas stanno scomparendo dai ristoranti, nonostante i nostalgici della cottura a legna.

L’elevata efficienza energetica, unita al non dover utilizzare combustibili fossili, la facilità di pulizia e il risparmio quotidiano, stanno imponendo le piastre elettriche sul mercato della cottura dei cibi.

Dovremo appendere il fornello al chiodo, è un dato di fatto: nelle case del futuro e già in quelle di recente costruzione l’ugello, i piattelli e il bruciatore sono ricordi da nonni.

I migliori fornelli a induzione del 2020

Ecco una breve carrellata di fornelli a induzione, per farsi un’idea su come muoversi nell’acquisto:

Whirlpool PH ACM795BA

Gli acquirenti di questo piano cottura segnalano la grande facilità di utilizzo delle diverse funzioni che la caratterizzano. La rapidità di cottura e le due performance sono molto apprezzate dai consumatori.

Silenziosissima e pratica, è adatta a tutti i tipi di cottura.

Bosch Serie 6 PVS851FB1E

Forse la migliore scelta per rapporto qualità prezzo, questa piastra da 70 cmq consuma fino a 7400 watt ed è preferita per la sua efficienza.

Diverse le funzioni a disposizione come il boost per cuocere ancora più in fretta o il blocco per i bambini.

Klarstein Virtuosa Flex 90

Con un ottimo rapporto qualità/prezzo, questo piano dispone di 6 zone cottura, per garantire agli amanti della cucina la possibilità di sbizzarrirsi su più fronti contemporaneamente.

Indesit VIA 640 0 C

Facile da installare e con un display molto intuitivo, questi fornelli a induzione si adatta a qualsiasi tipo di cucina, senza troppe pretese.

Leggi anche: Stufe bioetanolo, tutto quello che c’è da sapere

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