- Sergio Mattarella è il Capo dello Stato più popolare dopo Sandro Pertini
- Il fratello Piersanti fu ucciso da Cosa Nostra
- La triste perdita della moglie Marisa Chiazzese
- Sergio Mattarella ha nominato Liliana Segre senatrice a vita e ha abolito il servizio di leva obbligatorio
- A Mattarella non piace la cantante Madonna
1. Sergio Mattarella è il Capo dello Stato più popolare dopo Sandro Pertini
I sondaggi ben prima delle elezioni Presidenziali 2022 parlavano chiaro: Sergio Mattarella è il presidente della Repubblica Italiana più popolare dopo Sandro Pertini.
Mattarella deve la sua popolarità alla sua sobrietà, al suo rigore e alla grande integrità e competenza che ha dimostrato di avere lungo i quasi 60 anni di carriera come giurista e politico. Una carriera culminata con la carica più alta di tutte: Capo dello Stato. E ora per la seconda volta.
È raro che in Italia il Capo dello Stato venga rieletto per un secondo mandato. Infatti era successo solo nel 2013 con la rielezione di Giorgio Napolitano. Le richieste a Mattarella di restare erano cominciate già dall’anno scorso, da parte di molti politici e anche di moltissimi cittadini.
Nonostante abbia fatto capire in tutti i modi di avere altri piani e altri progetti, dopo i 5 giorni di caos e vuoto politico in cui i Grandi Elettori non sono riusciti a trovare un candidato condiviso, ha accettato di restare. “Se serve, ci sono” ha dichiarato.
Dunque da “Romanzo Quirinale” a “Quirimane”, per citare alcune delle trovate giornalistiche che hanno descritto queste elezioni Presidenziali 2022. Elezioni che hanno conferito a Sergio Mattarella il titolo di Presidente più votato. Durante lo spoglio finale, infatti, il Presidente della Camera Roberto Fico ha pronunciato il suo nome ben 759 volte.
2. Il fratello Piersanti fu ucciso da Cosa Nostra
Classe 1941, Sergio Mattarella è siciliano, nato a Palermo. È a Palermo che ha svolto i suoi studi e ha cominciato ad intraprendere la sua carriera sia come giurista, sia come politico sulle orme del padre Bernardo e del fratello maggiore Piersanti, militanti nella Democrazia Cristiana.
Il 6 gennaio del 1980 la famiglia Mattarella fu segnata da un lutto orribile. Piersanti Mattarella allora era Presidente della Regione Siciliana e aveva preso una ferma e chiara posizione contro Cosa Nostra con delle durissime dichiarazioni dopo l’omicidio di Peppino Impastato e contro la corruzione durante la Conferenza Regionale dell’Agricoltura nel 1979.
Uno scontro aperto che quel 6 gennaio costò la vita al fratello del Presidente, colpito da 8 colpi di pistola mentre era in macchina con la moglie, la suocera e la figlia. Uno dei momenti più tragici della vita del nostro Capo dello Stato e della storia del Paese, immortalato in una fotografia in bianco e nero divenuta storica: Sergio Mattarella, sconvolto, fissa il fratello Piersanti mentre lo cinge tra le braccia ferito a morte.
Sebbene l’attentato al tempo sia stato rivendicato da un giovane terrorista nero, per la morte di Piersanti Mattarella sono stati indagati diversi criminali di Cosa Nostra tra cui Giovanni Brusca e Totò Reina. Giovanni Falcone aveva intravisto un intreccio tra Cosa Nostra e terrorismo di destra, ma le indagini sono ancora in corso. Nessun condannato ancora.
3. La triste perdita della moglie Marisa Chiazzese
Sergio Mattarella ha perso sua moglie Marisa Chiazzese a causa di un brutto male nel 2012. Palermitana come lui, la aveva conosciuta negli anni ’60. Marisa era figlia dell’accademico Lauro Chiazzese, ex rettore dell’Università di Palermo, docente di diritto romano e deputato della Consulta Nazionale fino al giugno 1946. Una particolarità: Irma Chiazzese, la sorella di Marisa, era sposata con Piersanti Mattarella, il fratello del Presidente.
Sergio Mattarella e Marisa Chiazzese si erano sposati nel 1966 poco prima di trasferirsi a Roma. Dalla loro unione sono nati tre figli: Bernardo Giorgio, Laura e Francesco. È la figlia Laura ad accompagnarlo a tutte le cerimonie di Stato, facendo le veci della mamma. Ogni anno Sergio Mattarella e i suoi figli ricordano Marisa con una messa nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte a Roma.
Particolarmente sensibile al problema a causa della scomparsa della moglie, Sergio Mattarella è un sostenitore attivo della ricerca contro il cancro. Nonostante la sua riservatezza nei confronti della sua vita privata, in occasione di un evento al Quirinale per la Giornata Nazionale per la ricerca contro il cancro, ha colpito gli ospiti dicendo:
“Penso da tempo quando per seguire la persona a me più cara al mondo ho trascorso a più riprese numerose settimane in ospedali oncologici. Per tutte le persone in buona salute sarebbe auspicabile che ogni tanto trascorressero qualche giorno in visita negli ospedali perché il contatto con la sofferenza aiuterebbe chiunque a dare a ogni cosa il giusto posto nella vita”.
4. Sergio Mattarella ha abolito la leva obbligatoria e ha nominato Liliana Segre senatrice a vita
La lunga e fitta carriera di Sergio Mattarella lo ha visto ricoprire diversi ruoli importantissimi come giurista e come politico. Prima di essere eletto per la prima volta Presidente della Repubblica nel 2015, Mattarella, tra gli altri incarichi, è stato Ministro della Difesa dal 1999 al 2001, durante i Governi D’Alema e Amato.
È sotto quel suo ministero che è stato abolito in Italia il servizio di leva obbligatorio e il nostro Paese ha partecipato a diverse missioni di pace per iniziativa delle Nazioni Unite e a operazioni volte al mantenimento della pace in Bosnia-Herzegovina, Kosovo e nella ex Repubblica Jugoslava di Macedonia.
Sergio Mattarella dunque ha dimostrato di essere pacifista, ma anche antifascista. Nel 2018 infatti è stato lui, in qualità di Presidente della Repubblica, a nominare Senatrice a vita Liliana Segre.
Il suo rigore e la sua onestà inoltre le ha dimostrate quando nel 2015 ha messo un tetto agli stipendi e ha vietato il cumulo delle pensioni, tagliandosi per primo l’assegno pensionistico. Un divieto già in vigore con la legge 27 dicembre 2013 n 147 art. 1 comma 489, ma che Mattarella ha esteso agli organi costituzionali, inclusa la presidenza della Repubblica.
A Mattarella non piace Madonna ma è tifoso degli Azzurri
A Sergio Mattarella non piace Madonna. Quando la cantante americana programmò il suo tour in Italia a luglio del 1990, il Presidente concordò con i vescovi che la giudicavano “volgare” e di “scarso contenuto artistico”.
Già nei mesi precedenti ai concerti, gli alti esponenti del Vaticano avevano espresso la loro totale disapprovazione per il modo di Madonna, giudicato volgare e inappropriato, di mescolare sacro e profano.
Ai tempi Mattarella era Ministro dell’Istruzione durante il Governo Andreotti e quando gli fu chiesto cosa pensasse delle imminenti esibizioni in Italia della cantante idolatrata dai giovani di allora, si trovò d’accordo con la Conferenza Episcopale Italiana.
In compenso, il Presidente è grande tifoso della Nazionale italiana di calcio. Era presente alla finale degli Europei in cui gli Azzurri si sono aggiudicati la Coppa contro l’Inghilterra. “I nostri giocatori hanno reso onore allo sport” ha detto complimentandosi. Sono passate alla storia le immagini di Sergio Mattarella che esulta sugli spalti di Wembley e che riceve in dono dal Mister Roberto Mancini e dalla squadra azzurra la maglia della nazionale con il suo nome e il numero 10.
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