Yuri Gagarin primo uomo nello spazio, pioniere dell’umanità

Il 12 aprile del 1961, esattamente 60 anni fa, il colonnello Yuri Gagarin fu il primo uomo a fare un volo suborbitale nell'ambito della missione spaziale Vostok 1.

Domenico Di Sarno
Domenico Di Sarno
Informatico e politologo laureato con Lode. amante dei libri di ogni genere perché fortemente convinto che la cultura sia come il cibo, ne serve ogni giorno per nutrire la mente. Appassionato di storia e diritto costituzionale.
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Il 12 aprile del 1961, esattamente 60 anni fa, il colonnello Yuri Gagarin fu il primo uomo a fare un volo suborbitale nell’ambito della missione spaziale Vostok 1.

In quella occasione l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti, nel pieno della Guerra fredda, si contendevano il primato per le armi atomiche, il predominio sul mondo e la corsa allo spazio.

Yuri Gagarin primo uomo nello spazio: l’arruolamento in aeronautica e la selezione per la missione spaziale

Il colonnello Yuri Gagarin nacque a Klusino il 9 marzo nel 1934. Entrò in aeronautica Nel 1955 addestrandosi perlopiù su aerei monomotore. L’anno successivo consegui il brevetto di pilota di aerei militari mig-15. Curioso l’aneddoto riportato da Colin Burgess è Rex Hall secondo i quali Gagarin per due volte ebbe difficoltà a far atterrare il MIG 15 e rischiò addirittura di essere scartato dall’aeronautica. Data la sua statura aveva difficoltà nel manovrare l’apparecchio e solo per bontà del suo superiore ottenne di fare un altro tentativo.

L’addestramento per il volo suborbitale iniziò nel marzo del 1960 all’aeroporto di khodynka. Secondo lo storico bengalese Asif Azzam Siddiqi, Yuri Gagarin fu scelto dai suoi compagni di corso quasi all’unanimità come candidato ideale per il primo volo. I test fisici a cui i candidati venivano sottoposti erano al limite della resistenza umana a richiedevano ottima forma fisica ma anche la capacità di mantenere il controllo in condizioni di estrema pressione psicologica.

Yuri Gagarin primo uomo nello spazio, i test prima del volo

Il 28 luglio del 1960 una prova di lancio falli con una capsula allestita con strumenti e sistemi di bordo. I due Cosmonauti erano, data la necessità di non rischiare vite umane, due cagnolini. Purtroppo la capsula esplose circa 20 secondi dopo il lancio.

Il 19 agosto dello stesso anno altri due cagnolini furono portati in orbita e la capsula riuscì ad atterrare senza problemi il giorno seguente.

Il 24 ottobre 1960 un missile intercontinentale esplose sulla rampa di lancio causando la morte di circa 200 tecnici e scienziati che collaboravano al progetto. Nello stesso incidente morì anche il generale Nedelin, responsabile delle truppe e dei missili strategici. Una tragedia del genere può essere accomunata al disastroso incidente dell’Apollo 1 che provocò la morte di 3 astronauti negli Stati Uniti.

Un ultimo lancio di collaudo avvenne il 22 dicembre 1960. In questo caso il rientro riuscì ma fu caratterizzato dall’impossibilità di recuperare immediatamente la capsula tant’è che i due occupanti, ancora una volta due piccoli cagnolini, morirono, secondo i sensori biometrici, di freddo dopo l’atterraggio.

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Yuri Gagarin primo uomo nello spazio, la missione

yuri gagarin primo uomo nello spazio

Il 12 aprile del 1961 alle ore 9:07 dal cosmodromo di Bajkonour, nell’attuale Kazakistan, fu lanciato un IRBM, un missile intercontinentale modificato di tipo R7 a tre stadi che aveva la capacità di portare la capsula del peso di circa 4,7 tonnellate in orbita ad una altezza compresa tra 169 e 315 km.

Il maggiore Yuri Gagarin, pur essendo un pilota preparatissimo, non poteva pilotare la capsula dal momento che tutto era guidato da terra. Durante la fase di progettazione era stata calcolata anche l’ipotesi che i razzi frenanti avrebbero potuto non funzionare, in questo caso, a causa dell’inclinazione di 65 °, la capsula sarebbe rientrata a terra dopo circa 10 giorni e per questo, secondo quanto diffuso dall’Unione Sovietica, le scorte di cibo e ossigeno erano sufficienti per tale periodo.

Yuri Gagarin primo uomo nello spazio, contesto e conseguenze

Al rientro Gagarin fu accolto come un eroe nazionale dallo stesso Nikita Krusciov e fu promosso con il grado di colonnello, i 108 minuti in cui è stato staccato dal suolo hanno cambiato per sempre la storia dell’umanità dimostrando che l’essere umano poteva sopravvivere a un lancio suborbitale rientrando sano e salvo, seppur con alcuni accorgimenti, a terra.

Il 15 aprile Yuri Gagarin fu intervistato a Mosca in una conferenza stampa alla quale parteciparono circa 1000 giornalisti e circa tre mesi dopo visitò il Regno Unito, il Brasile i paesi dell’Europa orientale e l’Islanda. Avrebbe dovuto visitare anche gli Stati Uniti ma secondo il giornalista Richard Orange il presidente Kennedy impersona vietò al cosmonauta di recarsi in visita in America.

Non bisogna dimenticare che era l’anno della costruzione del muro di Berlino, della bomba all’idrogeno Zar e del vertice di Vienna tra Kennedy e Kruscev. Un contesto storico abbasta complesso.

Yuri Gagarin primo uomo nello spazio, “eroe nazionale” e la tragica morte

Yuri Gagarin divenne un eroe riconosciuto a livello internazionale come primo uomo nello spazio. Nel 1968 la sua fama era diventata smisurata ed era acclamato come eroe dell’Unione Sovietica, era anche entrato in politica nella sesta e settima legislatura come deputato del Soviet Supremo. Il 27 marzo del 1968 si trovava a bordo di un aereo insieme a un istruttore di volo. L’aereo si schiantò al suolo presso la città di Kirzac. Gagarin è l’istruttore di volo morirono nello schianto.

Furono aperte diverse indagini da parte dell’Aeronautica Militare Sovietica, del governo e del servizio segreto, il kgb. Secondo il libro “Starman” di Jamie Doran è Pierce Bizony, il kgb avrebbe avuto un ruolo fondamentale nell’omicidio del colonnello Gagarin. Sono state formulate moltissime ipotesi e tuttora non è stata fatta piena luce su quanto accaduto.

Oggi, 60 anni dopo, le ceneri di Gagarin il cui corpo fu cremato, riposano nelle mura del Cremlino di Mosca e il suo ricordo è stato consegnato per sempre alla storia ed è ricordato come il primo uomo ad aver completato con successo un volo suborbitale.

Yuri Gagarin primo uomo nello spazio: “La Terra è azzurra”

Dal punto di vista politico ci sono moltissime conseguenze in quanto gli Stati Uniti, spronati anche dalla caparbietà del presidente Kennedy, accelerarono il loro progetto spaziale anziché desistere e puntarono non più a un volo suborbitale ma a permettere a un americano di arrivare sulla Luna entro la fine del decennio, traguardo poi raggiunto nel 1969.

Aldilà di queste considerazioni si può dire che Yuri Gagarin e gli altri cosmonauti sovietici insieme agli astronauti americani siano stati i pionieri della conoscenza e hanno contribuito a superare materialmente quel limite, quelle colonne d’Ercole, che per millenni era stata rappresentata dalla troposfera terrestre. Nelle parole di Gagarin intervistato prima dell’inizio della missione c’era un riferimento al comunismo e a tutte le nazioni, nelle parole di Armstrong dalla Luna ci sarà un riferimento poi, a tutta l’umanità. Aldilà di questo la più bella frase di questa missione potrebbe essere quella pronunciata da Gagarin:

Il cielo è molto nero, la terra è azzurra.

Tutto può essere visto molto chiaramente.

Questa è sicuramente la migliore affermazione per dire che l’umanità, in definitiva è tutta una e sola, concentrata in una piccola luce nell’oscurità di uno spazio che appare deserto.

Leggi anche: Le donne conquistano lo spazio: prima passeggiata in orbita per due astronaute NASA

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