Viterbo, l’Antico Ospedale Grande degli Infermi diventerà presto Borgo della Cultura

Dall’Antico Ospedale degli Infermi nascerà presto il Borgo della Cultura, un vero e proprio hub culturale che segnerà la rinascita non solo della città, ma dell’intero Paese.

Asia Solfanelli
Asia Solfanelli
Intraprendente e instancabile penna, poliglotta, appassionata lettrice e avida viaggiatrice. Sviscerata amante del cinema. E ultimo, ma non per importanza, eterna studiosa, perché non si finisce mai d’imparare.
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Viterbo, dagli 8000 metri quadrati del complesso dell’Antico Ospedale Grande degli Infermi nascerà presto il Borgo della Cultura, un’area che comprenderà la Soprintendenza, un archivio, spazi di co-working e la “Casa del Pellegrino”.

Perché non c’è migliore mezzo della cultura per ripartire dopo l’emergenza sanitaria.

Borgo della Cultura: “La fine della tragedia del Covid coinciderà con la rinascita produttiva, culturale ed economica”

Borgo della Cultura: "La fine della tragedia del Covid coinciderà con la rinascita produttiva, culturale ed economica".

L’Antico Ospedale Grande degli Infermi di Viterbo è ormai da anni in disuso e in stato di degrado, soppiantato ormai dalla fine degli anni Settanta dall’Ospedale Belcolle. Un’area che ormai da tempo ha perso la sua anima, ma che secondo molto avrebbe un potenziale immenso.

Nasce così l’idea di riqualificare la zona, ridarle vita facendone uno spazio culturale, o meglio il Borgo della Cultura. L’obiettivo è di costruire proprio un hub culturale in cui confluiscono a Soprintendenza, un archivio, spazi di co-working e la “Casa del Pellegrino”, ovvero un luogo di riposo e ristoro per coloro che attraversano la Via Francigena.

Lo scorso gennaio l’ex ministero per i Beni, le Attività culturali e per il Turismo, oggi Ministero della Cultura, la Regione Lazio e l’Asl di Viterbo hanno firmato il progetto, che, presentato dall’ingegnere Carlotta Piacentini, verrà presto realizzato grazie a finanziamenti fino a 50 milioni di euro.

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, dichiara:

Faremo coincidere la fine della tragedia del Covid con la rinascita produttiva, culturale ed economica di Viterbo che si arricchirà di un intervento moderno che lancia nel futuro questa città meravigliosa e torna a collocare nel cuore di Viterbo funzioni pregiate per vivere meglio e valorizzare il territorio.

E aggiunge:

Questo intervento cambierà il volto della città e la rilancerà in un protagonismo che avviene dentro una strategia del territorio che certo vede Roma, ma anche le bellezze intorno a Roma.

E ribadisce:

Oggi è una giornata storica, in cui possiamo dire che le cose cambiano e cambiano in meglio.

L’Italia, non solo Viterbo e il Lazio, aspetta questa giornata da trent’anni. Oggi e’ proprio la collaborazione istituzionale e la partecipazione di tutta la comunità’ che ci permette di dire ce l’abbiamo fatto.

Qui abbiamo un pezzo della rinascita italiana, dell’ambizione e la fiducia che dobbiamo avere che l’Italia che avremo dopo il Covid dovra’ essere migliore di prima.

Questa e’ la grande sfida del piano nazionale di resilienza.

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Borgo della Cultura: “Il progetto è molto bello

Borgo della Cultura: "Il progetto è molto bello".

Restauro, rifunzionalizzazione e valorizzazione del complesso ospedaliero, che ha origine antichissime e risale al XIII secolo, sono attività che rispondono ad un solo imperativo: rinascere. E si riparte dalla cultura, trasformando l’abbandono e il degrado in terreno fertile per la crescita e lo sviluppo non solo di una città, ma dell’intero Paese.

Così su un totale di 8000 metri quadrati distribuiti su tre edifici tra loro adiacenti, l’ex ospedale, Palazzo Marzano e Palazzo Farnese, si edificheranno l’archivio storico di Viterbo e la nuova Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Viterbo e dell’Etruria meridionale.

E ancora: oltre alla Casa del Pellegrino, troveranno spazio anche un Centro di restauro e recupero artistico, una grande area di co-working e spazi per mostre, convegni e eventi privati, gestiti da ordini professionali o da altre realtà del territorio.

Il sindaco di Viterbo, Giovanni Arena, precisa:

Per quanto riguarda l’amministrazione comunale faremo tutto quanto in nostro potere per accelerare l’iter burocratico e arrivare alla realizzazione del progetto nel minor tempo possibile.

Mentre Dario Franceschini incalza:

Il progetto è molto bello e prevede anche di ospitare la sede dell’Archivio di Stato e della Soprintendenza: questo tema richiede risorse significative e l’impegno che posso prendere oggi è che stiamo lavorando concretamente per avere risorse nel capitolo Grandi Progetti Beni Culturali che potrebbero consentire di finanziare l’opera e concluderla in fretta perché il progetto lo merita.

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Asia Solfanelli
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