La villa di Arcore diventerà un museo: ecco il piano della famiglia Berlusconi

La Villa di Arcore - o, almeno, parte di essa - diventerà un luogo della memoria, un vero e proprio museo per tenere vivo il ricordo di Silvio Berlusconi.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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La Villa di Arcore – o, almeno, parte di essa – diventerà un luogo della memoria, un vero e proprio museo per tenere vivo il ricordo di Silvio Berlusconi, scomparso il 12 giugno scorso. La residenza storica del Cavaliere, villa San Martino, potrebbe infatti ospitare cimeli unici e oggetti dall’importante valore simbolico.

Tra questi, secondo Il Corriere della Sera, ci sarebbero una delle due copie del Contratto con gli italiani firmate nello studio di Porta a Porta, le cinque Coppe dei campioni vinte da Berlusconi quando era presidente del Milan e i numerosi cimeli ricevuti dai Capi di Stato internazionali quando era Presidente del Consiglio.

Villa di Arcore come un museo “per tenere vivo il ricordo delle tantissime cose fatte da Berlusconi”

A chiarire le intenzioni della famiglia Berlusconi sulla Villa di Arcore, è stato uno dei pochi parlamentari di Forza Italia autorizzato a tornare a più riprese nella residenza del Cav dopo la sua scomparsa. L’onorevole ha spiegato che “si sta iniziando a immaginare un percorso che porti a tenere vivo il ricordo delle tantissime cose che Berlusconi ha fatto in vita”.

Con una dovuta precisazione: Arcore non si trasformerà in un centro di attrazione per turisti “come Graceland”, dimora di Elvis Presley e residenza più visitata degli Usa dopo la Casa Bianca. Anche perché in una parte di Villa San Martino continuerà comunque a risiedere Marta Fascina.

Un museo per Berlusconi nella villa di Arcore: come funzionerà

Nei progetti dei familiari e degli amici di Berlusconi a venire trasformata in un vero e proprio “luogo della memoria” sarà soltanto una porzione della Villa di Arcore, quella dedicata agli uffici dei collaboratori e alla pinacoteca.

Villa San Martino è forse – più di ogni altra – la residenza-simbolo dell’ex Premier, quella a cui era più legato e quindi anche quella più adeguata a storicizzarne la figura. Nei piani, le visite dovrebbero avvenire prima per appuntamento, poi con accessi contigentati, come fosse un normale museo.

Sempre secondo le anticipazioni de Il Messaggero, verrà riunito un comitato scientifico formato da storici (il primo nome possibile sarebbe quello di Giordano Bruno Guerri) e un comitato d’onore con alcuni componenti della famiglia e gli amici più cari (da Gianni Letta a Fedele Confalonieri). La nuova Fondazione Silvio Berlusconi potrebbe diventare lo sviluppo, l’ampliamento e il rilancio della Fondazione Luigi Berlusconi che il Cav volle intitolare a suo padre.

Villa di Arcore, cosa verrà esposto nel museo dedicato a Berlusconi: quadri, dipinti, opere celebri, manifesti elettorali

Oltre a quelle già citate, tra le possibili “attrazioni” presenti nel museo interno alla Villa di Arcore potrebbero esserci pure 20mila dipinti della “Quadreria”, la possibilità di ascoltare i discorsi più celebri di Silvio Berlusconi, la ricostruzione del set del discorso della discesa in campo nel 1994 e il lungometraggio di 2 ore intitolato “Il fiume della libertà”.

E ancora: le librerie con i “classici” carissimi a Berlusconi, ovvero le antiche edizioni dell’”Elogio della follia” di Erasmo da Rotterdam, dell’”Utopia” di Tommaso Moro e del “Principe” di Machiavelli.

Fino alla collezione completa degli scritti di Churchill, le biografie di statisti come Margareth Thatcher e Nelson Mandela, le canzoni scritte e/o interpretate da Silvio Berlusconi, i video, gli spot, le foto celebri e la collezione di poster elettorali.

Non solo un luogo per la memoria: nella Villa di Arcore c’è pure il Mausoleo delle ceneri

A testimoniare il particolare attaccamento del Cav alla Villa di Arcore è pure la presenza del Mausoleo delle ceneri, che Berlusconi ha voluto costruire per sé e per la sua famiglia. Lui lo definiva la cappella gentilizia della “gens berlusconiana”, sul livello di quelle delle stirpi patrizie dell’antica Roma, ispirata al modello della tomba egizia di Tutankhamon.

Realizzato dallo scultore Cascella, grande amico di Berlusconi, il Mausoleo della Villa di Arcore non ha un monumento religioso né simboli cattolici. Si tratta invece di una dimora sotterranea a cui si arriva dopo un’imponente scalinata e un portone di ferro. Al centro, c’è una tomba in marmo rosa. Poi, altre quattro tombe allineate alle pareti e un “dormitorium” fatto di 36 loculi in locale separato.

Chiaro che la tomba centrale non fosse destinata al padre Luigi, ma a Silvio Berlusconi stesso. Che poi volle fregi di ganci alle pareti a simboleggiare il legame dell’amicizia, bassorilievi con frutta, cibo e un telefono portatile, rose a cinque petali di travertino rosso sulla tomba principale e un motore Ruggerini a riscaldare e illuminare il sotterraneo.

Leggi anche: Quel misterioso Mausoleo del Cav ad Arcore: “Un cimitero gentilizio per proteggere la gens berlusconiana”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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