Il Vaso Arianna arriva a Roma: controllerà la qualità dell’aria che respiriamo in città

Un semplice vaso da mettere sul balcone può aiutarci nella lotta all’inquinamento urbano. Vediamo come.

Silvia Aldi
Silvia Aldi
Classe 1990, laureata in Scienze Politiche con una specializzazione in Comunicazione pubblica Internazionale. Amante della storia sin da piccola e appassionata di grandi classici della letteratura italiana. Si auto definisce una sognatrice che tende a considerare sempre il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni più critiche. Altri segni particolari? Appassionata di calcio e tifosissima!
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Il progetto del vaso Arianna, sviluppato dalla startup Wiseair, e supportato da Toyota, nasce nell’ambito dell’iniziativa Roma Aria Pulita.

Venti cittadini che lo riceveranno potranno conoscere il livello di inquinamento nel proprio quartiere. Come? Vediamo.

Vaso Arianna, il progetto è nato da 5 giovani ingegneri

vaso arianna creato da team di cinque ingegneri

Il primo vaso che unisce i cittadini nella lotta all’inquinamento.

Così è presentato il progetto del vaso Arianna, che nasce dall’idea di cinque giovani ingegneri e designer del Politecnico di Milano.

I cinque sono partiti da un assunto: le centraline che misurano il particolato PM2.5, uno degli inquinanti più pericolosi per la salute dell’uomo, sono poche sul territorio.

Da qui l’idea di creare qualcosa per affrontare il problema dell’inquinamento nelle città con pochi dati.

Ed ecco che è nato il vaso Arianna, che consente ai cittadini di aver sempre a disposizione informazioni chiare e trasparenti, così da sentirsi parte attiva per la lotta all’inquinamento atmosferico.

Leggi anche: Smog, rapporto Mal’Aria 2020: ecco le città italiane più inquinate. Torino in testa

Dopo Milano e Torino, il Vaso Arianna arriva anche a Roma

Vaso Arianna

Il vaso Arianna, dalla parola aria, arriva anche a Roma e sono aperte le candidature per riceverlo senza costi.

A Milano, dove il progetto è nato, già oltre 100 ambassadors hanno adottato Arianna, dando vita a una community attiva di 2mila cittadini.

Torino, risultata dall’ultimo report Legambiente la peggiore città d’Italia per la qualità dell’aria, è stata la seconda città ad adottare il vaso Arianna dove il progetto è sostenuto da realtà locali come Comitato Torino Respira.

Il prossimo obiettivo di Arianna è la città di Roma e dei suoi vari quartieri, aiutando anche i cittadini romani ad avere informazioni ben precise e chiare sulla qualità d’aria che respirano.

Il vaso Arianna monitora la qualità dell’aria che respiri: ecco come funziona

Vaso Arianna come funziona.

Il vaso Arianna, oltre ad abbellire il balcone, è in grado di misurare la concentrazione di particolato atmosferico e di condividere il dato in tempo reale con tutti i cittadini.

Non ha bisogno di corrente. Il vaso ha un pannello solare che permette di avere sempre l’energia necessaria per effettuare le misurazioni.

Si connette, inoltre, al Wi-Fi di casa per inviare ogni misurazione all’app ‘Wiseair’, in modo da condividere i dati in tempo reale con gli altri cittadini.

Leggi anche: Inquinamento atmosferico, OMS lancia l’allarme: oltre 7milioni di decessi l’anno

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