Covid-19: i vaccini Moderna e Pfizer sono efficaci contro le varianti del virus

Alcuni studi hanno dimostrato che i vaccini Pfizer e Moderna, a Rna messaggero, sono efficaci anche contro le contagiose varianti del virus. Ecco quali.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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I vaccini Pfizer e Moderna sarebbero in grado di neutralizzare le varianti del Coronavirus. Stando ai risultati preliminari, una dose ulteriore di richiamo del vaccino contro il Covid a Rna messaggero (mRna) prodotto dalla casa farmaceutica Moderna è stata efficace anche contro alcune varianti del Sars-Cov-2, in particolare quella sudafricana e brasiliana. Nello specifico, il booster, ovvero il richiamo del vaccino (praticamente una terza dose), avrebbe generato una risposta immunitaria promettente contro le varianti.

In una nota, la casa farmaceutica Moderna ha citato i primi risultati di uno studio clinico ancora in corso: i ricercatori stanno testando un’ulteriore dose di richiamo da 50 microgrammi in individui già vaccinati contro il Covid-19. E i risultati sembrano più che incoraggianti.

Anche l’altro vaccino a mRna disponibile, ovvero quello prodotto da Pfizer-BioNTech, ha mostrato risultati favorevoli contro alcune varianti. La conferma arriva da due studi, che hanno evidenziato l’efficacia del vaccino contro le varianti inglese e sudafricana: la protezione diventa massima contro le forme più gravi del virus ad esse associate.

Vaccini efficaci contro varianti: la terza dose di Moderna contro brasiliana e sudafricana

Vaccini efficaci contro varianti: la terza dose di Moderna contro brasiliana e sudafricana

Stando ai risultati emersi dallo studio, l’ulteriore dose di richiamo di Moderna ha aumentato le risposte anticorpali neutralizzanti contro il virus originale e le varianti brasiliana (P.1) e sudafricana (B.1.351). I booster, fanno sapere gli scienziati, sono stati “generalmente ben tollerati”. Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna, ha commentato con entusiasmo quanto emerso dalle ricerche e ha detto:

Siamo incoraggiati da questi nuovi dati, che rafforzano la nostra fiducia nel fatto che la nostra strategia di richiamo possa essere protettiva contro queste nuove varianti individuate.

La forte e rapida spinta dei titoli a livelli superiori alla vaccinazione primaria dimostra anche chiaramente la capacità di mRNA-1273 di indurre la memoria immunitaria.

La piattaforma mRNA di vaccini come Moderna permetterebbe, continua Bancel, “una rapida progettazione di candidati vaccini che incorporano mutazioni chiave del virus, permettendo potenzialmente un più rapido sviluppo di futuri vaccini alternativi abbinati alle varianti, qualora fossero necessari. Continueremo ad apportare tutti gli aggiornamenti necessari al nostro vaccino Covid-19 per controllare la pandemia

Leggi anche: Covid-19: scoperto un nuovo “super” anticorpo che protegge dal virus e dalle sue varianti

Vaccini efficaci contro varianti, parla il vicepresidente di Moderna Andrea Carfi

Il motivo del richiamo e della sua efficacia è stato spiegato al quotidiano La Stampa da Andrea Carfi, responsabile della ricerca sulle malattie infettive e vicepresidente di Moderna. Egli ha spiegato:

Nei test di laboratorio abbiamo visto che nel sangue delle persone vaccinate gli anticorpi neutralizzanti diminuiscono di sei, anche sette volte nel caso della variante sudafricana, di circa tre volte se vengono misurate sulla variante brasiliana, mentre non ci sono perdite rilevanti rispetto alla mutazione di origine britannica.

Perciò, il booster non risulterebbe efficace contro la variante inglese, la più diffusa in Italia. Ciò che fa ben sperare è che i tempi per far adattare il vaccino ad una nuova variante sono stati piuttosto brevi. Carfi ha aggiunto in merito:

In questo caso ci sono voluti 35 giorni per generare il vaccino e due settimane di studi clinici per avere dati sulle risposte anticorpali. Può sembrare poco ma in realtà dobbiamo solo cambiare la sequenza dell’Rna messaggero. È la produzione poi a richiedere tempo.

Vaccini efficaci contro varianti, i due studi sul vaccino Pfizer: efficace contro inglese e sudafricana

Vaccini efficaci contro varianti, i due studi sul vaccino Pfizer: efficace contro inglese e sudafricana

Anche l’altro vaccino a mRna messaggero, prodotto da Pfizer-BioNTech, ha riportato risultati incoraggianti nella lotta alle contagiose varianti. A dimostrarlo sono due studi. Il primo, svolto in Qatar, ha dimostrato l’efficacia del vaccino contro le varianti inglese e sudafricana. Nel Paese della penisola araba, infatti, dopo la terribile seconda ondata di Covid-19 partita nel gennaio 2021 e dominata dalle due varianti, ci si è messi al lavoro per trovare una soluzione al problema.

Da quanto scrivono su Nejm i ricercatori dello studio, tra cui anche Laith J. Abu-Raddad della Weill Cornell Medicine, l’efficacia del vaccino contro qualsiasi infezione associata alla variante sudafricana sarebbe del 75%, mentre la protezione contro le forme più gravi vicina al 100%.

Il secondo studio, pubblicato sulla rivista scientifica inglese The Lancet, è stato coordinato dal Ministero della Salute israeliano. Analizzando più di 230.000 infezioni da gennaio a aprile 2021, periodo in cui la variante inglese è stata prevalente, è stato dimostrato che il vaccino è stato efficace nel 95% dei casi nel proteggere persone con più di 16 anni dai sintomi, dunque anche dalla variante inglese.

Leggi anche: La variante indiana arriva in Italia, Crisanti: “Molto infettiva, se è in Veneto è diffusa anche altrove”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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