Ufficiale della Marina arrestato per spionaggio: vendeva documenti segreti NATO ai militari russi

Ieri i Carabinieri hanno fermato un ufficiale della Marina Militare, sorpreso a cedere documenti segreti ad un militare russo in cambio di 5.000€. Ora rischia 25 anni di carcere.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Ufficiale della Marina arrestato per spionaggio a Roma: non siamo di fronte alla trama di una spy story ambientata nella Guerra fredda, anche se ciò che è accaduto ha tutti i requisiti per poterlo sembrare.

Stando a quanto riportato dall’Ansa, nella serata di ieri i Carabinieri del Ros, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Roma, hanno fermato un ufficiale della Marina Militare e un ufficiale delle Forze Armate russe di stanza in Italia con le accuse di spionaggio e rivelazione di segreto.

L’ufficiale della Marina è stato infatti colto in flagrante nell’atto di consegnare documenti segreti all’ufficiale delle forze armate russe, in cambio di denaro.

La Farnesina ha immediatamente convocato l’ambasciatore russo Razov, mentre il Ministro degli affari esteri Luigi Di Maio ha comunicato l’espulsione immediata di due funzionari russi coinvolti nella vicenda.

Ufficiale della Marina arrestato per spionaggio: documenti segreti in cambio di 5.000 euro

Ufficiale della Marina arrestato per spionaggio: documenti segreti in cambio di 5.000 euro

Secondo fonti inquirenti, l’ufficiale della Marina arrestato per spionaggio sarebbe Walter Biot, capitano di fregata in servizio all’ufficio della Politica Militare dello Stato maggiore della Difesa.

L’operazione che ha portato all’arresto dell’ufficiale della Marina è avvenuta nell’ambito di una prolungata attività informativa condotta dall’Agenzia Informazioni Sicurezza Interna, con il supporto dello Stato Maggiore della Difesa.

Gli uomini dell’Aisi, il servizio di controspionaggio interno, fanno sapere che il capitano italiano e l’ufficiale russo erano tenuti sotto controllo dall’intelligence italiana da qualche mese. Ma ieri sera è stato assolutamente necessario agire.

L’intervento dei Ros è avvenuto in occasione di un incontro clandestino tra l’ufficiale della Marina Biot e quello russo. I due sono stati colti in flagrante, immediatamente dopo la cessione di documentazione classificata da parte dell’ufficiale italiano in cambio di una somma di denaro pari a 5.000 euro in contanti.

Si è anche scoperto che Biot in questa occasione era riuscito a far alzare la cifra della corruzione da 4.000 euro (la somma che aveva ricevuto in passato per altri dossier) a 5.000 euro, trovati dagli agenti ieri sera.

Il modus operandi di Biot è quello delle classiche spy stories: l’ufficiale fotografava i documenti classificati, caricava le immagini su una pennetta USB, che poi veniva consegnata al suo contatto russo.

L’accusa precisa che ha portato all’arresto dell’ufficiale della marina Biot è quella di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, spionaggio politico e militare, diffusione di notizie di cui è vietata la divulgazione.

La posizione dell’ufficiale russo è invece tuttora al vaglio in relazione al suo status diplomatico.

Ufficiale della Marina arrestato per spionaggio: ora rischia 25 anni di carcere

Ufficiale della Marina arrestato per spionaggio: ora rischia 25 anni di carcere

Fonti qualificate riportano che i documenti “classificati” ceduti dall’ufficiale Biot riguarderebbero sistemi di telecomunicazione militare. L’uomo avrebbe avuto accesso a dossier riservati, tra cui pure documenti NATO, poichè si trovava in servizio allo Stato maggiore della Difesa, presso l’ufficio Relazioni esterne. Biot aveva un ruolo particolarmente delicato: quello di decretare la sicurezza dei documenti dello Stato Maggiore della Difesa.

Il comandante di fregata Biot, accusato di tradimento, rischia adesso fino a 25 anni di carcere. Infatti, l’articolo 84 del Codice Penale Militare di Pace stabilisce:

Il militare che tiene intelligenze con lo straniero, dirette a favorire, per il caso di guerra con lo Stato italiano, le operazioni militari di uno Stato estero, è punito con la reclusione non inferiore a quindici anni.

La situazione dell’ufficiale della Marina è però ulteriormente aggravata da quanto disposto dall’articolo 85, che potrebbe alzare a 25 anni l’entità della potenziale pena: stando al Codice, la soppressione, distruzione, falsificazione o sottrazione di atti o documenti concernenti la difesa militare dello Stato sono reati puniti con almeno 10 anni di carcere.

Domani si svolgerà l’udienza di convalida dell’arresto di Biot, in collegamento da remoto dal carcere Regina Coeli.

Leggi anche: Biden attacca Putin: “Sì, è un assassino”. La risposta di Mosca aumenta la tensione fra i due Paesi

Ufficiale della Marina arrestato per spionaggio: le reazioni alla vicenda

Ufficiale della Marina arrestato per spionaggio: la reazioni alla vicenda

Appena la notizia di quanto accaduto a Roma è emersa, il Ministro degli Esteri Di Maio, con un post su facebook, ha annunciato l’espulsione immediata di due diplomatici russi coinvolti nei fatti.

Si è inoltre provveduto a convocare l’ambasciatore russo in Italia Sergey Razov, per far chiarezza sul caso di spionaggio che ha coinvolto l’ufficiale di Mosca.

Da parte sua, l’ambasciata russa ha confermato il fermo del proprio funzionario e la convocazione da parte del Ministero degli Esteri italiano, ma non ha voluto commentare l’accaduto:

Per adesso riteniamo inopportuno commentare i contenuti dell’accaduto.

In ogni caso ci auguriamo che quello che è successo non si rifletta sui rapporti bilaterali tra la Russia e l’Italia.

Il Ministero degli Esteri russo ha poi affidato all’Ansa un comunicato, col quale esternava dispiacere per quanto accaduto a Roma, promettendo di approfondire le circostanze delle decisioni del Governo italiano e garantendo di rendere pubblici i prossimi passi in relazione alle misure prese da Roma, ma non al livello delle relazioni bilaterali.

Parole di appoggio al Governo italiano sono arrivate dal Ministro degli Esteri britannico Dominic Raab, che ha prontamente risposto al tweet di Di Maio sulla vicenda di spionaggio, esprimendo la piena solidarietà del governo di Boris Johnson. Raab ha denunciato nel post “l’attività maligna e destabilizzante della Russia, che mira a minare un alleato della Nato come l’Italia”.

Ufficiale della Marina arrestato per spionaggio, la Duma: “La risposta sarà simmetrica”

Ufficiale della Marina arrestato per spionaggio, la Duma: "La risposta sarà simmetrica"

La vicenda di spionaggio dei due ufficiali ha inasprito i rapporti diplomatici tra Italia e Russia: il nostro paese è stato accusato di “spiomania”, termine che allude ad un accanimento ingiustificato nei confronti di Mosca e che, perciò, non potrà essere privo di conseguenze.

È quasi certo che la risposta russa sarà simmetrica, come ha detto all’agenzia Interfax il vice presidente della Commissione Duma per gli Affari Esteri, Alexiei Cepa:

Naturalmente saremo costretti a rispondere in modo analogo, vi sarà una risposta simmetrica.

E il presidente della Commissione della Duma per gli Affari Esteri Leonid Slutsky rincara la dose, sostenendo che l’accusa del Governo italiano è infondata e avrà un impatto negativo sulle relazioni italo-russe. Egli ha detto:

L’espulsione dei diplomatici è un passo estremo. Sono sicuro che per questo non vi erano ragioni così forti.

Un tale gesto non corrisponde ad un alto livello di relazioni bilaterali e, purtroppo, imporrà la sua impronta negativa sul dialogo russo-italiano.

Gli avvenimenti dei prossimi giorni metteranno in luce quanto profonda sia la crepa che si è aperta nei rapporti tra il nostro Paese e la Russia.

Leggi anche: Chi è Alexey Navalny, la spina nel fianco di Putin

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