Titanic: 109 anni fa il più celebre naufragio della storia

Nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912 durante il suo viaggio inaugurale sulla rotta Southampton-New York affondava il più lussuoso e grande transatlantico del mondo dopo 5 giorni di traversata.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Esattamente 109 anni fa avveniva uno dei più tragici avvenimenti nella storia navale dell’umanità.

Qualcosa che avrebbe cambiato la concezione stessa di concepire i viaggi marittimi e che avrebbe avuto un impatto nei ventenni successivi sulla cultura di massa ispirando racconti, storie, e film: il naufragio dell’RMS Titanic.

Il Titanic: la più grande nave di inizio ‘900 detta “l’inaffondabile”

Il Titanic: la più grande nave di inizio '900 detta "l'inaffondabile"

Certo a oggi leggere l’inaffondabile probabilmente provocherebbe sulla maggior parte di noi un ghigno ironico sul viso, ma ai tempi era un soprannome più che azzeccato e che ispirò fiducia in coloro che scelsero di attraversare l’atlantico su tale prodigio dell’ingegneria navale.

Lo scafo, costruito totalmente in acciaio aveva una lunghezza di 268,83 metri, una larghezza di 28,4 metri e un’altezza di 53,3 metri con un pescaggio (l’altezza della parte della nave che indica la quantità immersa) di 18 metri. Per un costo di circa 7,3 milioni di dollari equivalente a circa 174 milioni di dollari, stando al 2010.

il Titanic, assieme ai suoi due gemelli RMS Olympic e HMHS Britannic di proprietà della compagnia britannica White Star Line, era stato progettato per offrire un collegamento settimanale di linea con gli Stati Uniti, in un tempo di traversata stimato in 7 giorni, qualcosa di totalmente rivoluzionario per quegli anni.

Fu Costruito presso i cantieri di Harland and Wolff di Belfast (Irlanda del Nord). Il Titanic rappresentava la massima espressione della tecnologia marittima del tempo ed era il più grande e lussuoso transatlantico del mondo.

La nave aveva una capacità utile di 3547 passeggeri. Per il viaggio ne salirono a bordo circa 2224, compreso l’equipaggio, durante il naufragio ne morirono oltre 1500.

L’allestimento di bordo comprendeva inoltre una piscina coperta, una palestra, un bagno turco e un campo di squash. 

Le cabine di prima classe erano rifinite per essere il massimo dello sfarzo. Le suite erano 34, ognuna delle quali dotata di soggiorno, sala di lettura e sala da fumo.

Ognuna di queste era arredata con uno stile diverso. Erano disponibili tre ascensori per la prima classe e, come novità, un ascensore anche per la seconda classe. 

Le classi di viaggio del Titanic

Le classi di viaggio del Titanic

Il celebre film “Titanic” di James Cameroon del 1997 racconta il naufragio attraverso il riadattamento della storia d’amore tra la bella e facoltosa Rose e il poverissimo, seppur affascinante Jack.

Il film mette tantissimo in risalto la differenza tra le classi di viaggio sulla nave, quasi una stratificazione della società europea in quel periodo. Si va dalla prima, lussuosa ed elegante, passando per la seconda luogo d’accoglienza della classe media, fino alla terza un vero e proprio ghetto proletario.

Prima classe

In prima classe viaggiavano alcuni degli uomini più in vista dell’epoca: alta società, imprenditori, aristocratici, medici e uomini d’affari, molti dei quali accompagnati da un vero e proprio staff privato (all’epoca si usava ancora definirla servitù) che comprendeva: cuochi, autisti, domestiche, valletti, bambinaie e cameriere personali.

I prezzi variavano dalle 30 sterline dell’epoca (che equivalgono a 3.000 euro), costo di una normale cabina di prima classe, alle 870 sterline (87.000 euro), costo di una suite di prima classe con tanto di salotto e ponte di passeggiata privato.

I passeggeri di prima classe avevano a disposizione numerose attrezzature, come la piscina, il bagno turco, la palestra, il campo da squash, due ponti di passeggiata (uno aperto e uno chiuso) una propria biblioteca, un ristorante, una sala da pranzo, una sala fumatori e un bar.

Seconda classe

I passeggeri di seconda classe erano per la maggior parte turisti, studiosi, sacerdoti, membri della borghesia, insegnanti e i componenti dell’orchestra della nave.

La seconda classe del Titanic comunque era considerata da molti al pari della prima classe di molte altre navi dell’epoca. Il costo medio di una cabina di seconda classe era di 13,10 sterline dell’epoca, equivalenti a 1.310 euro.

Anche la seconda classe aveva a disposizione una propria biblioteca e una propria sala fumatori, esattamente come nella prima.

Terza classe

I passeggeri di terza classe erano perlopiù migranti, che avevano lasciato i loro paesi di origine in cerca di fortuna negli Stati Uniti o in Canada. I prezzi variavano dalle 3 sterline (300 euro), costo di una cabina di terza classe fino alle 7,15 sterline (715 euro), costo di una buona cabina di terza classe.

La maggior parte dei passeggeri della terza classe proveniva dall’Inghilterra e dalla Svezia. Tutti gli altri provenivano dal resto del continente: Italia, Bulgaria, Belgio, Francia, Finlandia. Altri addirittura provenivano da zone orientali come Libano, Siria e Hong Kong

Alcuni passeggeri viaggiavano da soli tentando un viaggio di fortuna oltre oceano, altri con la propria famiglia e altri ancora con degli amici o dei compaesani. C’era inoltre un folto gruppo di madri che viaggiavano da sole con i figli per raggiungere il marito già immigrato in America in cerca di un futuro migliore per la famiglia.

La notte tra il 14 e il 15 aprile l’incidente con l’iceberg che portò al naufragio

La nave salpa per il suo viaggio inaugurale il 10 aprile 1912 dal porto di Southampton per il suo viaggio verso New York. Dopo circa cinque giorni di navigazione alle 23:40 del 14 aprile (ora locale della nave) le vedette: Frederick Fleet e Reginald Lee videro una massa scura di fronte alla nave, un iceberg.

L’avvistamento avvenne diciamo a occhio nudo, a causa della mancanza dei binocoli (esatto 174 milioni di dollari e nessuno aveva comprato un binocolo per le vedette) e questo complicò l’avvistamento nonché un ritardo nelle fasi di manovra per evitare la collisione.

Come ormai è ben risaputo l’impatto con l’iceberg non fu evitato.

Il primo uomo in Europa a captare la richiesta di soccorso fu Arthur Moore, un radioamatore.

La nave più vicina ad aver risposto era l’RMS Carpathia, distante 58 miglia. L’adetto radio del Carpathia restò allibito quando ricevette un messaggio di soccorso dal celebre transatlantico e svegliò di corsa il comandante Arthur Rostron per comunicare la notizia. 

Subito fu dato ordine di invertire la rotta e mettere le macchine avanti tutta, ma il Carpathia sarebbe giunto sul posto in non meno di quattro ore.

Due ore dopo l’impatto con l’iceberg, il Titanic aveva imbarcato almeno 25 milioni di litri d’acqua (pari a circa 25000 tonnellate) e la situazione cominciò ad assumere aspetti drammatici.

L’orchestra di bordo continuò a suonare fino all’1:40 circa. L’ultimo brano suonato fu un inno cristiano, probabilmente Nearer My God to Thee (più vicino a te signore). L’inabissamento totale avvenne 2:20 nella notte tra il 14 e il 15 aprile.

Il Titanic fino ai giorni nostri

Il Titanic fino ai giorni nostri

Il film di James Cameron è una (seppur celebre) rivisitazione della storia, o meglio una personale interpretazione sulle storie dei personaggi.

Un film storico che avrebbe proiettato nell’olimpo di Hollywood sia Leonardo Di Caprio che Kate Winslet. Perciò se ve lo state chiedendo la risposta è no, Jack e Rose non sono mai esistiti.

È plausibile sicuramente pensare che su oltre 2000 passeggeri probabilmente qualcuno con quei nomi ci sarà anche stato, ma non la storia d’amore.

C’è però un sopravvissuto al naufragio (contrariamente al film) di nome Jack Thayer, non Dawson, il quale rilasciò la sua testimonianza sulle ultime ore del Titanic:

ll ponte era leggermente girato verso di noi.

Si vedevano mucchi dei quasi 1500 passeggeri rimasti a bordo che si affastellavano come sciami d’api, ma solo per ricadere a gruppi, a coppie, da soli, mentre circa 80 metri di scafo si alzavano formando con la superficie un angolo di circa 70°.

Poi la nave, e con essa il tempo stesso, sembrarono fermarsi. Infine, gradualmente, il ponte si girò, come a voler nascondere l’orrendo spettacolo alla nostra vista.

Per chi oggi volesse vivere l’esperienza del Titanic nelle zone sud dell’Irlanda si trova la cittadina di Cobh, un tempo nota Queenstown. Questo è il porto dal quale si imbarcarono gli ultimi passeggeri del Titanic.

Si chiama Titanic Experience ed è ospitata all’interno edificio della stazione marittima dove si imbarcarono gli ultimi passeggeri. 

Al suo interno sono proposti gli interni delle cabine della nave e un filmato attendibile su come debba essere apparso l’affondamento agli occupanti delle scialuppe. La parte interattiva è ben fatta e compensa la scarsità di molti cimeli originali, anche se il cimelio principale è l’edificio in cui ci si trova.

Leggi anche: Venezia affonda come il Titanic. Il sindaco Brugnaro: “Il Mose deve funzionare”

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