Referendum Svizzera: passa il sì a matrimoni e adozioni gay

Un Referendum votato da tutti e 26 i cantoni svizzeri, la modifica al codice civile svizzero permetterà dunque alle coppie gay di sposarsi e adottare, passa il sì con il 64% dei voti.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
spot_img

La Svizzera e i suoi abitanti sostengono apertamente il matrimonio gay. La maggioranza degli aventi diritto al voto (18 anni l’età minima) sostiene la riforma in tutti i 26 cantoni d’oltralpe. L’Italia insieme a Ungheria e Polonia resta uno dei pochi paesi in Europa dove il matrimonio gay non è consentito.

La Svizzera approva la modifica al codice civile: un traguardo per la tutela dei diritti Lgbt+

La Svizzera approva la modifica al codice civile: un traguardo per la tutela dei diritti Lgbt+

La Svizzera modificherà il suo codice civile per sancire e tutelare i diritti di matrimonio e adozione per le coppie gay dopo che gli elettori hanno fatto valere la loro idea favorevole alla modifica in un referendum nazionale domenica.

In una conferenza stampa nel tardo pomeriggio di ieri, voci del governo federale di Berna hanno pubblicamente dichiarato il 64% delle schede votate è a favore della parità di diritti per le coppie dello stesso sesso, con una stragrande affluenza alle urne da parte delle fasce d’età più giovani (under 30).

Esemplare la dichiarazione rilasciata a mezzo stampa da Karin Keller-Sutter Ministro della giustizia federale e membro del partito liberale svizzero:

I cittadini hanno votato chiaramente e il testo è stato approvato da tutti i cantoni. Il matrimonio sarà aperto a tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale. Chi si ama e vuole sposarsi deve poterlo fare.

Nonostante una campagna lunga e talvolta divisiva, spesso contaminata dai pubblici insulti degli oppositori della proposta, i risultati indicano che una maggioranza ha sostenuto la riforma in tutti i 26 cantoni svizzeri, compresi i più tradizionalmente socialmente conservatori come Svitto, Appenzello Interno e Ticino. La Svizzera fa dunque un grosso salto in avanti nella tutela dei diritti Lgbt+.

Anche se, nonostante la Svizzera sia un paese esemplare per quando riguarda la tutela dei diritti umani e del libero arbitrio, vedi eutanasia e aborto, questa è rimasta per anni in ritardo rispetto ai vicini europei nell’estendere la parità di diritti alle coppie dello stesso sesso.

Da riportare che i sostenitori del voto di domenica hanno votato con la più alta percentuale in Europa. In nessun altro paese dell’unione l’elettorato ha votato pubblicamente a favore del matrimonio e dell’adozione gay con così tanta affluenza.

Il sì è stato quindi votato dal popolo e approvato dal governo federale svizzero. Il parlamento svizzero aveva ufficialmente già votato per concedere uguali diritti matrimoniali alle coppie gay nel dicembre 2020. Ma gli oppositori hanno usato il sistema costituzionale del paese per costringere la questione a essere decisa in un referendum pubblico.

Le adozioni

Inizialmente c’era riluttanza all’interno delle camere di governo a includere i diritti di adozione nella proposta referendaria, temendo che ciò potesse compromettere le sue possibilità di successo. Ma gli attivisti per i diritti dei gay hanno insistito diversamente, affermando che un matrimonio senza possibilità di adozione sarebbe stato qualcosa di incompleto nella conquista del diritto.

Dal 1 luglio 20220 in Svizzera entrerà in vigore la modifica al codice civile approvata dal referendum popolare. Tutte le coppie verranno quindi trattate allo stesso modo dal punto di vista giuridico e avranno gli stessi diritti. Questo fa si che le coppie omosessuali abbiano quindi accesso alle adozioni. Restano al momento non concesse le donazioni di sperma anonime e quelle di ovuli, oltre che le cosiddette “madri surrogate”.

La Svizzera sarà il 15simo paese dell’Unione Europea a permettere le adozioni gay.

La prima nazione in ordine cronologico, 20 anni fa, a a concedere le adozioni gay è stata l’Olanda che fin dal 2001 consente alle coppie delle stesso sesso di adottare bambini. Poi è stato il turno della Svezia (2003), Spagna (2005).

Il Regno Unito ha dato il via all’adozione uno step alla volta: Inghilterra e Galles (2005), Scozia (2009), l’Irlanda del Nord (2013).

Gli altri stati sono: Belgio (2006), Danimarca (2010), Francia (2013), Malta (2014), Lussemburgo (2015), Austria (2016), Irlanda (2016), Portogallo (2016), Finlandia (2017) e Germania (dal 2017).

L’omosessualità è stata ufficialmente depenalizzata in Svizzera nel 1938, ma le leggi discriminatorie per la “seduzione” sono state utilizzate per perseguire gli omosessuali fino agli anni ’70.

Nel 2005 il 58% degli elettori aveva approvato le unioni civili per le coppie gay, dando loro gli stessi benefici ereditari e fiscali delle coppie eterosessuali sposate.

Leggi anche: Il Gay Center di Testaccio: da 16 anni tutela i diritti e la salute delle persone Lgbt+

spot_img

Correlati

Mostrate due mummie aliene al Parlamento del Messico. Ma cosa c’è di vero?

Mummie aliene in Messico? Una rivelazione sorprendente che avrebbe dovuto sconvolgere il mondo. La...

Russia, gruppo Wagner scatena la guerra civile: “Mosca si prepara all’assedio”

La guerra tra Russia e Ucraina potrebbe essere vicina ad una svolta. Ieri il...

Trovati vivi 4 bambini nella giungla dopo 40 giorni: come hanno fatto a sopravvivere?

Quattro bambini dell'etnia huitoto, o meglio quattro fratelli, sono stati incredibilmente messi in salvo...
Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
spot_img