Stringere cubetti di ghiaccio prepara le donne al travaglio? La risposta dell’esperto

Sui social stanno circolando dei video dove viene consigliato alle donne in dolce attesa di utilizzare del ghiaccio per prepararsi al dolore del parto. Ma è davvero così?

Melissa Matiddi
Melissa Matiddi
Esperta in comunicazione e digital marketing, studia lo yoga e le discipline orientali. Ama creare, leggere e viaggiare. Silenziosa ma rumorosa, è sempre pronta a varcare nuovi orizzonti.
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Stringere cubetti di ghiaccio tra le mani, per circa un minuto e mezzo, aiuterebbe le donne ad allenarsi contro i dolori del parto, almeno secondo l’ultimo trend social.

Negli ultimi giorni, su TikTok stanno circolando dei video, con moltissime visualizzazioni e like, che ritraggono le future mamme mentre stringono tra le mani dei grossi cubetti di ghiaccio con l’intenzione di allenare corpo e mente al dolore.

Lo scopo è quello di abituare il fisico alla gestione della sofferenza, in questo modo sarà pronto per affrontare la tribolazione del parto. Ma è davvero così?

Stringere cubetti di ghiaccio per prepararsi al dolore del parto: il trend social destinato alle future mamme

Sulle note di “ice-ice baby“, canzone dell’artista statunitense conosciuto con lo pseudonimo di Vanilla Ice, centinaia di donne vengono riprese mentre stringono tra le mani cubetti di ghiaccio per cercare di allenare la mente alla sopportazione del dolore causato dal travaglio.

Proprio in un video postato su TikTok, una mamma spiega che:

Il parto è per il 20% fisico e per l’80% mentale.

Più riusciremo a mantenere calma la nostra mente, più anche il corpo lo sarà.

Secondo questo concetto, stringere cubetti di ghiaccio in una mano aiuterebbe le gestanti ad affrontare il dolore. L’intero procedimento viene spiegato in un altro video:

Per prima cosa tenete il ghiaccio tra le mani per un massimo di 75 secondi, la durata di una contrazione, e fate attenzione a come reagiscono la vostra mente e il vostro corpo quando la sensazione inizia ad essere spiacevole.

A questo punto il vostro corpo risponderà al dolore in base a come la vostra mente starà interpretando la situazione, quando diventiamo ansiosi, lasciamo che la paura prenda il sopravvento e tutto ci fa più male.

Quindi cercando di controllare il dolore, con respiri lunghi e profondi, le future mamme sarebbero in grado di reagire in modo positivo ai dolori del travaglio?

Stringere cubetti di ghiaccio per prepararsi al travaglio: il parere dell’esperto

Tommaso Bignardi, responsabile di Ostetricia e Ginecologia di Humanitas al San Pio X di Milano, intervistato dal Corriere della Sera, ha commentato con queste parole i video che stanno spopolando sui social:

Mi sento di sconsigliare l’uso del ghiaccio in questo modo perché, se a contatto diretto e prolungato con la cute, può anche procurare delle ustioni da freddo.

Se, però, facciamo riferimento ad altre tecniche complementari, tipo le tecniche di respirazione e di meditazione, la doccia, la cromoterapia e l’aromaterapia, che sono a disposizione anche nel nostro punto nascita, credo che possano avere un valore in sala parto nella misura in cui aiutano la gravida, che è in un momento di stress, a distogliere l’attenzione dal dolore, favorendo una sensazione di benessere e di controllo della situazione.

Inoltre, Bignardi ha precisato che: “L’efficacia di questi metodi non è dimostrata scientificamente. E l’unica tecnica con un’efficacia dimostrata nel ridurre il dolore delle contrazioni rimane l’analgesia peridurale.”

La stessa tesi è stata confermata e sostenuta anche da Giacomo Simeone, anestesista e terapista del dolore di Humanitas San Pio X: “L’epidurale, o peridurale, è riservata ai parti naturali, che rappresentano circa i due terzi dei parti. Del totale dei parti naturali, purtroppo, attualmente siamo a percentuali molto basse di mamme che fanno l’epidurale sul territorio nazionale. Circa il 20% tra Nord e Sud, con uno squilibrio a favore del Nord. Il target stabilito dalla Regione Lombardia è del 65% dei parti naturali, in Humanitas San Pio X lo abbiamo raggiunto già da diversi anni. In Francia sono al 98%.”

Dunque, secondo gli specialisti per prepararsi ai dolori del travaglio non serve stringere cubetti di ghiaccio, ma servono attività a cui le mamme possono partecipare come ad esempio un buon corso preparto, utile per aumentare la consapevolezza nei confronti del dolore.

Leggi anche: Cos’è il cesareo dolce, come funziona e perché prevede il partner accanto

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