Cos’è il cesareo dolce, come funziona e perché prevede il partner accanto

Arriva il nuovo percorso di 'cesareo dolce' al Policlinico di Milano: "Ogni nascita è un momento fondamentale per la famiglia, che deve essere vissuto nel modo migliore".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Arriva il ‘cesareo dolce’. Il parto è uno dei momenti più emozionati per la vita di una coppia, ma talvolta può essere molto doloroso. Inoltre, molte donne si sentono sole quando il loro bambino sta per nascere. Per tale motivo il Policlinico di Milano ha da poco introdotto una novità, come riporta “Il Giorno”, il ‘cesareo dolce’.

Ma come funziona? Si tratta di un percorso in cui il partner viene informato di tutte le procedure che vengo effettuate durante il taglio cesareo, qualora programmato precedentemente. Quest’ultimo, quindi, potrà decidere se entrare o meno in sala parto, al momento della nascita, e assistere la partoriente a pochi centimetri di distanza.

Il Policlinico di Milano annuncia così la novità, sulla propria pagina Facebook: “C’è una bella novità. Il partner potrà decidere liberamente se essere presente al parto anche in caso di cesareo programmato. Nel parto ‘tradizionale’, o vaginale, la presenza del futuro papà è sempre più frequente, ma nel cesareo non era ancora possibile”.

Come sottolinea ancora il Policlinico milanese, si tratta di “un grande passo in avanti per un ‘parto dolce’ sempre più inclusivo e accessibile”.

Come funziona il ‘cesareo dolce’?

Al momento della nascita del proprio figlio, il partner e futuro papà che ha deciso di assistere al ‘cesareo dolce’ dovrà indossare il camice, i calzari e la cuffia da sala operatoria, oltre a fornire un indispensabile supporto alla partoriente che sta per diventare mamma.

Matteo Stocco, direttore generale del Policlinico di Milano ha dichiarato che la struttura ospedaliera ha come obiettivo quello di rendere “il percorso dedicato alla gravidanza e alla nascita sempre di più in ottica pienamente inclusiva. E la nostra recente iniziativa dedicata all’inclusione delle mamme sorde o straniere va esattamente nella stessa direzione, quella di portare più scelta e consapevolezza nel percorso, e dare alle nostre pazienti il pieno controllo su ogni fase della loro gravidanza”.

Il Policlinico di Milano è attento alla salute e alle esigenze di ogni partoriente: “Vogliamo che la donna partorisca consapevolmente, in un ambiente in cui le sue richieste vengono ascoltate”.

Cosa afferma la direttrice del reparto Ostetricia al Policlinico di Milano?

La direttrice del reparto Ostetricia al Policlinico di Milano, Irene Cetin, ha svelato perché si tratta di una vera e propria rivoluzione:

Nel parto tradizionale la presenza del papà o del partner è ormai data per scontata, ma nel cesareo non è ancora così dappertutto.

Il taglio cesareo è una procedura chirurgica a tutti gli effetti e per la futura mamma può essere impegnativa sia dal punto di vista fisico, sia psicologico ed emotivo.

Questo percorso di ‘cesareo dolce’ è dedicato a tutti gli interventi di taglio cesareo programmato, e quindi non comprende eventuali situazioni di urgenza o emergenza.

Ogni nascita è un momento fondamentale per la famiglia, che deve essere vissuto nel modo migliore.

Per questo abbiamo voluto rendere questa presenza una costante, in modo da ridurre la medicalizzazione della procedura, ma anche far vivere alla famiglia un momento che per loro sarà sempre fondamentale.

Leggi anche: Bonus mamme lavoratrici: come funziona, quando arriva e quanto si riceve di più in busta paga

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