Perché lo spot dell’Esselunga sta facendo così discutere?

La storia raccontata è quella di una bambina figlia di genitori divorziati, che mentre fa la spesa con la mamma fugge da lei per prendere una pesca.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Da ieri non si parla d’altro che dello spot dell’Esselunga. La nota catena di supermercati, infatti, ha realizzato una clip promozionale dall’alto contenuto emotivo. La storia raccontata è quella di una bambina figlia di genitori divorziati, che mentre fa la spesa con la mamma fugge da lei per prendere una pesca.

Una volta tornate a casa, suona al citofono il papà della piccola. La mamma lo vede dalla finestra, gli fa un breve cenno di saluto e dice alla bambina di scendere. Una volta in macchina col papà, la bambina tira fuori la pesca e gli dice “questa te la manda la mamma”. A questo punto, l’uomo le risponde, “allora dopo chiamo la mamma per ringraziarla, ok?”. Poi, il finale: “Non c’è una spesa che non sia importante”.

Perché lo spot dell’Esselunga non piace?

Appena si è diffuso sui social, lo spot dell’Esselunga ha sollevato un polverone di polemiche. C’è chi non lo ha apprezzato in quanto critica implicita alle separazioni. Secondo alcuni, il pietismo della narrazione della clip altro non sarebbe che un invito ai genitori a rimanere uniti nonostante tutto, per non provocare sofferenza nei propri figli.

Insomma: chi critica lo spot per un presunto messaggio profondamente tradizionalista sottolinea come spesso il divorzio sia lo soluzione migliore per tutti, soprattutto per i figli. Anzi: accade fin troppo spesso che coppie sposate rimangano insieme “per i figli”, condannando questi ultimi a un clima costantemente teso e infelice in casa. Ma c’è anche chi ha accusato lo spot di fare leva su tematiche dolorose pur di vendere.

Spot dell’Esselunga nel mirino: non esiste una sola categoria di figli di coppie divorziate

Perché lo spot dell'Esselunga sta facendo così discutere?

Ci sono pure coloro che condannano lo spot dell’Esselunga per il messaggio approssimativo che veicola. Secondo questi ultimi, non è vero che tutti i bambini desiderano che i genitori tornino insieme come la protagonista dello spot, che sembra volerli far riappacificare. Questo perché non esiste un’unica categoria di figli di coppie divorziate e, proprio per questo motivo, non è detto che tutti i bambini soffrano la separazione.

Anzi: esistono molti figli che si rallegrano della fine della storia dei genitori, che magari non facevano altro che litigare. Oppure, semplicemente, basti pensare ai bambini vivono con serenità il divorzio, senza particolari turbe psicologiche.

Spot dell’Esselunga: i commenti di chi lo ha apprezzato

D’altra parte, però, c’è pure chi lo spot dell’Esselunga lo ha apprezzato. Un utente, commentando il video su Youtube della clip promozionale (che ha già raggiunto oltre 226.000 visualizzazioni), ha scritto: “Solo chi vive la separazione capisce quanto sia profondo il messaggio. Centrato in pieno, bravi”.

Molti, sotto il video, si sono sentiti capiti e liberi di poter raccontare la loro esperienza: “Sono separato da tre anni – scrive un altro utente – ho una figlia di sei anni, mi sembra di vivere il mio momento nel weekened quando vado a prenderla…commovente, emozionante a dir poco! Messaggio stupendo! Finalmente un po’ di vita reale in una pubblicità e non le solite cazz*te che si vedono!”.

Non prendiamo lo spot dell’Esselunga come un messaggio universale

Insomma: tra detrattori ed estimatori, quel che è certo è che lo spot dell’Esselunga abbia fatto centro, rivelandosi un’ottima strategia di marketing. Da ieri non si parla d’altro e questo, probabilmente, non potrà che fare bene alla già nota catena di supermercati. Quel che sembra piuttosto evidente, però, è che tutta questa emotività viene scatenata dalla sofferenza di una bambina.

Ed è impensabile credere che i figli di coppie separate siano per forza condannati all’infelicità, a una tristezza cosmica. Il tutto, insomma, sembra un po’ forzato oltre che un tantino eccessivo. In ultimo, quindi, l’invito è a ridimensionare il messaggio dello spot, che non può essere certo universale. Magari qualche bambino soffrirà per il divorzio dei genitori, ma non è assolutamente detto che tutti lo facciano.

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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