Speranza: “Abolito il superticket, nessuno lo pagherà più in tutta Italia”

Dal primo settembre 2020 nessuno nella Penisola dovrà più pagare il superticket sanitario, il costo aggiuntivo previsto per le visite mediche specialistiche, finora obbligatorio in molte Regioni.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Niente più “tassa sulla salute”. Così si è espresso il ministro alla Salute Roberto Speranza annunciando l’abolizione del superticket, vale a dire il costo aggiuntivo di 10 euro sul ticket, previsto per le visite mediche specialistiche. La norma è entrata in vigore dal primo settembre 2020 ed è valida per tutti i redditi e in tutte le regioni d’Italia. Ha detto il Ministro:

Ogni volta che una persona non si cura come dovrebbe per motivi economici siamo dinanzi a una sconfitta per tutti noi e a una violazione della Costituzione. Per questo a dicembre abbiamo approvato la norma entrata in vigore dal primo settembre. Il Superticket è abolito e nessuno lo pagherà più.

Cos’è il superticket sanitario

Il superticket consisteva in un costo aggiuntivo da pagare rispetto al ticket sanitario. Ancora obbligatorio in molte regioni italiane, si pagava su ogni ricetta per prestazioni diagnostiche e specialistiche. Fu introdotto nel 2011, con la possibilità per ogni Regione di decidere in autonomia se e come applicarlo. Alcune regioni, come Basilicata, Sardegna e Valle d’Aosta non lo hanno mai applicato. Nel 2018 l’Emilia-Romagna lo ha parzialmente abolito, esonerando dal pagamento del superticket i pazienti con reddito inferiore ai 100 mila euro lordi. Ci sono poi altre regioni, come Toscana, Veneto e Umbria, in cui è stato rimodulato in base al reddito degli utenti. E in altre ancora, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Piemonte, si pagava sulla base del valore della ricetta. Comunque sia, dal primo settembre 2020 queste differenze non esistono più.

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I costi nella legge di Bilancio

Annunciata già nel 2019, l’abolizione del superticket è stata confermata attraverso la scorsa legge di Bilancio, con lo stanziamento dei fondi necessari a coprire le mancate entrate del costo aggiuntivo che si paga sulle ricette. Il Governo ha stanziato per il 2020 circa 185 milioni di euro a copertura dei mesi che vanno da settembre a dicembre. Per gli anni successivi, invece, è previsto lo stanziamento di 554 milioni di euro, poiché sarà necessario coprire i costi dell’abolizione del superticket per l’intero anno e non solo per alcuni mesi, come nel 2020. Lo scopo è quello di conseguire una maggiore equità e agevolare l’accesso alle prestazioni sanitarie. Ma anche per riportare al centro il Sistema sanitario nazionale, negli ultimi anni in sofferenza anche a causa della fuga dei cittadini nel settore privato, dove tante prestazioni costavano meno, e con minori attese, proprio per effetto del superticket.

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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