Il ministro Spadafora: “Riapertura stadi a gennaio? Lo escludo. Sci da febbraio”

Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha escluso il ritorno dei tifosi allo stadio a gennaio. Apre invece agli sci da febbraio e alle palestre e piscine da fine gennaio.

Silvia Aldi
Silvia Aldi
Classe 1990, laureata in Scienze Politiche con una specializzazione in Comunicazione pubblica Internazionale. Amante della storia sin da piccola e appassionata di grandi classici della letteratura italiana. Si auto definisce una sognatrice che tende a considerare sempre il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni più critiche. Altri segni particolari? Appassionata di calcio e tifosissima!
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Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, si è pronunciato in tv sul tema della riapertura stadi e ha escluso il ritorno dei tifosi allo stadio a gennaio. Invece, è sì agli sci da febbraio.

Oltre al tema della riapertura stadi il ministro ha dichiarato:

Alla fine del prossimo mese riapriremo palestre e piscine. Spero che gli sportivi possano essere testimonial delle vaccinazioni anti-Covid.

Riapertura stadi, Spadafora: “No a gennaio”

No riapertura stadi a gennaio
Il ministro dello Sport Spadafora dice no alla riapertura stadi a gennaio.

Intervenuto ad Agorà su Rai 3, il ministro dello sport Vincenzo Spadafora ha parlato della riapertura stadi a gennaio.

Tema caro a tanti tifosi che causa pandemia da coronavirus non seguono più la loro squadra del cuore dal vivo dallo scorso febbraio. Ma il ministro Spadafora esclude la riapertura stadi a gennaio per una questione di priorità:

Io escludo che a gennaio ci possa essere questa possibilità per gli stadi. Per un motivo semplice: ognuno spera di riprendere, noi come governo dobbiamo avere una scala di priorità. Ed è su quelle priorità che dobbiamo concentrarci.

Non è un problema di ventimila spettatori su sessantamila posti all’Olimpico, perché questi numeri significano controlli, trasporti, gestire una macchina che non è prioritaria rispetto alla scuola o il sistema industriale.

Il mio desiderio è di rivedere i tifosi allo stadio, ma non credo che accadrà a gennaio.

Leggi anche: Da Federica Pellegrini a CR7, così il Covid-19 colpisce lo sport

Spadafora, sì allo sci da febbraio

Spadafora scì da febbraio.
Spadafora dice sì allo sci da febbraio.

Diverso, invece, il discorso per quanto riguarda gli impianti sciistici. Il ministro Spadafora dice sì agli sci da febbraio e si augura di riaprire gli impianti con l’inizio dei Mondiali di Cortina:

Mi auguro che prima del 7 febbraio, quando ci guarderà tutto il mondo con l’inizio dei Mondiali di sci di Cortina, possano riaprire gli impianti e questo potrà essere un segnale importante.

Il ministro Spadafora chiarisce che il Governo non sta abbandonando nessuno. L’obiettivo è quello di riaprire a fine gennaio palestre, piscine e centri danza:

Ancora qualche mese di attesa per uscire dal tunnel. Entro fine gennaio contiamo di riprendere l’attività sportiva e quella sciistica, con le regole del Cts, con cui lavoriamo costantemente.

L’obiettivo è fine gennaio per palestre, piscine, centri danza”.

Italia alle Olimpiadi senza inno e bandiera? Spadafora: “Riparto dal decreto”

Spadafora.
Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e Giovanni Malagò, presidente del CONI.

Nell’intervento in tv il ministro Spadafora si è espresso anche sull’allarme di Malagò per il rischio di andare a Tokyo senza inno e bandiera.

Il CONI allo stato attuale delle cose, cioè dopo la riforma dello sport, ha di fatto violato la Carta Olimpica. La perdita di autonomia e competenze del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, infatti, rappresenta una violazione dell’articolo 27 della Carta. Se il Governo italiano non garantirà l’autonomia del CONI, allora la sanzione sarebbe inevitabile.

Il CIO ha già punito la Bielorussia e la Russia. Quest’ultima, infatti, non potrà gareggiare negli eventi internazionali con proprio inno e bandiera. Una decisione per l’Italia verrà presa dall’esecutivo del CIO il prossimo 27 gennaio.

Spadafora vuole ripartire dal decreto:

Lui dice che il Coni non ha in questo momento l’autonomia funzionale e l’indipendenza chiesta dal Cio.

In parte è vero, ma la soluzione l’avevamo già trovata con il decreto sulla governance, con misure che davano piena autonomia al Coni. Le forze politiche hanno deciso che non si doveva approvare.

Oggi io voglio ripartire da quel decreto e vedremo se questa volta si troverà una convergenza in Consiglio dei ministri.

Spadafora sul vaccino: “Lo farò”

Spadafora.
Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora agli Internazionali BNL d’Italia di Roma (Photo by Riccardo Antimiani – Pool/Getty Images).

Vincenzo Spadafora apre a una possibile campagna formulata dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, e da quello della Federmedici sportivi, Maurizio Casasco, affinché gli sportivi possano essere testimonial del vaccino e dichiara:

Lo farò, assolutamente e inviterò a farlo tutti gli italiani. Spero che gli sportivi possano essere testimonial.

Tutto questo mondo deve essere di esempio e può assolutamente avere un ruolo anche per preparare questi grandi appuntamenti sportivi.

Leggi anche: Addio allo sci sulle care Alpi, il 92% dei ghiacciai sarà sciolto entro la fine del secolo

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Classe 1990, laureata in Scienze Politiche con una specializzazione in Comunicazione pubblica Internazionale. Amante della storia sin da piccola e appassionata di grandi classici della letteratura italiana. Si auto definisce una sognatrice che tende a considerare sempre il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni più critiche. Altri segni particolari? Appassionata di calcio e tifosissima!
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