SpaceX riporta gli americani nello spazio. Elon Musk: “Missione epocale”

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Parte oggi da Cape Canaveral, in Florida, Stati Uniti, il primo volo spaziale da suolo americano dopo nove anni. Un ‘missione epocale’ secondo Elon Musk, perché rappresenta la riconquista dello spazio da parte degli Stati Uniti, finora dipendenti in orbita dall’alleata Russia. E per la prima volta la NASA collabora con un’azienda privata, la SpaceX di Elon Musk appunto, fondatore della Tesla, per tornare nello spazio. La capsula SpaceX porterà gli astronauti Bob Behnken e Doug Hurley sulla Stazione Spaziale Internazionale. Il lancio è previsto alle 16:33 di questo pomeriggio, 22:33 ora italiana. A causa dell’emergenza coronavirus sarà un lancio a porte chiuse, ma l’agenzia spaziale invita tutti a seguire l’evento in diretta streaming.

La missione Demo-2

Gli astronauti veterani della NASA, Bob Behnken e Doug Hurley, decolleranno oggi dalla storica piattaforma dell’Apollo 39A a Cape Canaveral. Era dal 2011 che non avveniva un lancio da suolo americano. La missione, nota come Demo-2, porterà gli astronauti alla Stazione Spaziale Internazionale. Ha spiegato Elon Musk:

Demo-2 sarà il secondo lancio orbitale di una Crew Dragon, il terzo lancio su un razzo Falcon 9 e, soprattutto, il primo lancio di astronauti americani da una piattaforma statunitense dall’8 luglio 2011, data del lancio dello shuttle Atlantis.

Gli astronauti arriveranno a destinazione il 28 maggio e potrebbero rimanere nello spazio da uno a quattro mesi. Le navi traghetto per astronauti consentiranno alla NASA di avere ben sette membri nell’equipaggio della stazione spaziale, tra cui quattro dipendenti NASA a tempo pieno e altri astronauti delle agenzie partner, massimizzando la quantità di ricerche che possono essere condotte nel laboratorio. Leggi anche: Valentina Sumini, eccellenza italiana: “Costruiremo case sulla Luna”

L’America riconquista lo spazio

stazione spaziale internazionale
La Stazione spaziale internazionale tra Luna e Sole.
L’America, pur mantenendo una presenza costante nello spazio, si è finora avvalsa della navicella russa Soyuz per decolli e rientri. Una collaborazione costata alla NASA circa 4 miliardi di dollari, per l’acquisto di 70 posti sui voli Soyuz, a favore dell’agenzia spaziale russa Roscosmos. Da oggi, però, la dipendenza americana dalla Russia verrà limitata. Il lancio di Cassidy, nel mese di aprile, era infatti l’ultimo sotto contratto con la NASA. Da allora, i gestori delle agenzie hanno negoziato un altro posto a bordo della capsula russa per un lancio a ottobre. Il posto aggiuntivo su Soyuz assicurerà la presenza della NASA per tutta la prossima primavera, anche se il programma dell’equipaggio commerciale dovesse subire ritardi. Ma rimane fondamentale per la NASA riuscire con il lancio della Crew Dragon. Ha dichiarato l’amministratore della NASA Jim Bridenstine:

Questa è una nuova generazione, una nuova era nel volo spaziale umano.

E l’astronauta Doug Hurley:

Abbiamo lavorato davvero tanto a questa collaborazione, siamo eccitati di poter restituire ai cittadini americani la possibilità di assistere al decollo di una missione con equipaggio. È un momento entusiasmante per essere nel settore spaziale.

Lancio a porte chiuse

Un tale evento, per il suo significato storico, meriterebbe enormi folle ad assistere, come sempre è successo. Tuttavia, Demo-2 non sta decollando in circostanze standard. La pandemia di coronavirus ha imposto restrizioni negli spostamenti, un rigoroso distanziamento sociale e la chiusura di fabbriche e uffici, che ha portato la maggior parte dei dipendenti NASA a lavorare da casa. A causa di tutto ciò, Bridenstine, amministratore NASA, ha esortato le persone a rimanere a casa per il lancio e a guardarlo in streaming sul sito dell’agenzia. Ha detto in una recente videoconferenza:

Vogliamo mantenere tutti al sicuro, questa è la priorità numero uno della NASA. Chiediamo alle persone di unirsi a noi in questo lancio, ma di farlo da casa. Abbiamo bisogno che tutta l’America e tutto il mondo possano vedere questo momento spettacolare per ispirare, non solo quelli di noi che aspettano questo momento da anni , ma anche le future generazioni. Ma dobbiamo farlo in modo responsabile. Chiediamo alle persone di non recarsi al Kennedy Space Center.

E in effetti, il Kennedy sarà chiuso al pubblico fino a al 28 maggio, il giorno successivo al lancio previsto.

Le prossime missioni

Se la missione Demo-2 di Crew Dragon avrà successo, SpaceX procederà con sei missioni operative verso la Stazione Spaziale Internazionale a partire dalla fine del 2020. Nella prima, missione Crew-1, ancora tre astronauti americani e uno giapponese arriveranno sulla Stazione spaziale internazionale. Mentre, i progetti a lungo termine di Musk avranno come obiettivo Marte e il turismo spaziale verso il Pianeta rosso. Leggi anche: Luca Parmitano prende il comando della Stazione Spaziale, è il primo italiano di Elza Coculo

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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