Luca Parmitano prende il comando della Stazione Spaziale, è il primo italiano

Martina Mugnaini
Martina Mugnaini
Martina Mugnaini. Classe 1991. Nata e vissuta a Roma, ha un forte legame con le sue origini fiorentine. Laureata in Filologia Moderna alla Sapienza e giornalista, ama scrivere di tutto quello che riguarda l’arte, la letteratura, il teatro e la cultura digitale. Da anni lavora nel campo della comunicazione e del web writing interessandosi di tutto ciò che riguarda l'innovazione. Bibliofila e compratrice compulsiva di libri di qualunque genere, meglio se antichi: d'altronde “I libri sono riserve di grano da ammassare per l’inverno dello spirito” e se lo dice la Yourcenar sarà vero.
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Buongiorno colleghi, da oggi il comandante Luca Parmitano è ancora di più al vostro servizio.

Un giorno storico quello di oggi: Luca Parmitano è il primo astronauta italiano a diventare comandante della Stazione Spaziale Internazionale, la più complessa macchina spaziale mai costruita dall’uomo che da 20 anni si trova a 400 chilometri dalle nostre teste. Grazie a lei possono essere condotti gli esperimenti che migliorano la vita e che dovranno riportare l’uomo sulla Luna per poi arrivare fino a Marte. Parmitano ha dichiarato:

Metterò la mia esperienza al servizio dei colleghi, tutti ottimi professionisti e amici: darò il massimo perché possano farlo anche loro per la migliore riuscita della missione Beyond dell’Agenzia Spaziale Europea. Comandare vuol dire sapere ascoltare, sapere cogliere umori e toni degli altri astronauti, sempre in loro sostegno, assumendosi le responsabilità di tutto quello che avviene, non ho mai inteso i gradi come un esercizio di potere. E poi proprio la Stazione Spaziale Internazionale è l’esempio più affascinante di ciò che può creare l’uomo se dimentica confini e gerarchie.

Il nuovo comandante è nato a Paternò il 27 settembre 1976 ed è stato selezionato come astronauta dell’Esa nel 2009. È il terzo europeo a capo della Stazione dopo il belga Frank De Winne nel 2009 e il tedesco Alexander Gerst nel 2018. Oggi riceverà il testimone dal russo Alexei Ovchinin: con il passaggio di consegne prenderà il via la Expedition 61, mentre la missione Beyond dell’Esa entrerà nella sua seconda parte. Le attività per i prossimi 4 mesi saranno serrate: ogni mattina gli astronauti si alzano sapendo di dover rincorrere l’inflessibile “linea verde”, un’agenda che detta tempi e modi di migliaia di test ed esperimenti. Ogni istante trascorso nello spazio costa innumerevoli fondi ed è per questo che deve essere sfruttato al massimo: sono in programma almeno sei passeggiate spaziali per prolungare la vita dello spettrometro AMS-02, il “cacciatore” di antimateria installato nel 2011. L’astronauta italiano è partito per la missione Beyond il 20 luglio scorso dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakhstan, a bordo della capsula Soyuz Ms-13 spinta dal lanciatore Soyuz Fg. Leggi anche: “I politici che litigano li manderei nello spazio”, Paolo Nespoli invita a concentrarsi su problemi più seri   di Martina Mugnaini

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Martina Mugnaini. Classe 1991. Nata e vissuta a Roma, ha un forte legame con le sue origini fiorentine. Laureata in Filologia Moderna alla Sapienza e giornalista, ama scrivere di tutto quello che riguarda l’arte, la letteratura, il teatro e la cultura digitale. Da anni lavora nel campo della comunicazione e del web writing interessandosi di tutto ciò che riguarda l'innovazione. Bibliofila e compratrice compulsiva di libri di qualunque genere, meglio se antichi: d'altronde “I libri sono riserve di grano da ammassare per l’inverno dello spirito” e se lo dice la Yourcenar sarà vero.
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