“Space for Children”, il nuovo gioco interattivo per bambini: per affrontare la pandemia giocando

Un gioco che, oltre a sostenere i bambini nella quotidianità pandemica, è per gli scienziati uno strumento di analisi e ricerca.

Asia Solfanelli
Asia Solfanelli
Intraprendente e instancabile penna, poliglotta, appassionata lettrice e avida viaggiatrice. Sviscerata amante del cinema. E ultimo, ma non per importanza, eterna studiosa, perché non si finisce mai d’imparare.
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“Space for Children” è il nuovo gioco interattivo che aiuta i bambini ad affrontare la pandemia.

Attraverso le avventure di Spacy, il protagonista nonché eroe anti-Covid, simbolo di speranza, positività e leggerezza, i bambini affronteranno innumerevoli avventure che li aiuteranno a vivere meglio il momento storico complesso e insidioso che da ormai un anno stiamo sopportando.

“Space for children” e la sua missione educativa e scientifica

"Space for children" e la sua missione educativa e scientifica.

Disponibile a partire dal 4 aprile e scaricabile su smartphone e tablet, sia Apple che Android, gratuitamente fino al prossimo settembre, la nuova app non ha solo una funzione didattica, ma anche uno scopo scientifico.

I bambini si confronteranno con diverse storie, previste dalla sceneggiatura, sperimentando in tal modo quelli che sono in questa situazione di emergenza comportamenti corretti o consigliabili così come quelli che non lo sono.

Dal punto di vista scientifico, invece, i ricercatori del Gaslini, partendo da quelle che sono le problematiche psicologiche più comuni causate dal lockdown sui minori, come irritabilità, difficoltà di addormentamento, risvegli notturni, inquietudine o ansia da separazione, elaboreranno le modalità di interazione e le scelte dei bambini attraverso il gioco in modo da potere rendere pubblica una ricerca aggiornata sugli effetti e sulle conseguenze psicologiche che questa pandemia sta provocando sui bambini.

Il progetto, risultato della collaborazione dell’Istituto scientifico pediatrico IRCCS Giannina Gaslini con la Hypex, startup specializzata nella Realtà Interattiva, è stato finanziato dall’ESA, Agenzia Spaziale Europea, con il supporto dell’Agenzia spaziale Italiana (Asi), in accordo con il Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione e con la Presidenza del Consiglio.

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“Space for children”, la trama

In una mini sit-com fanta-comedy, con Space for children i bambini affronteranno quiz e giochi da risolvere. Ma c’è di più: grazie a Hypex e alla realtà virtuale, immersiva e coinvolgente, i giovani si ritroveranno proprio all’interno della storia confrontandosi con luoghi, personaggi e situazioni reali.

Nel dettaglio: complessivamente nell’app confluiscono quattro cortometraggi, ciascuno con un protagonista diverso. Si tratta di due femmine e due maschi di fasce di età differenti.

Attraverso gesti o movimenti della dita sul touch-screen, i giocatori determineranno gli sviluppi della trama decidendo le azioni e le risposte del protagonista: ogni attore, a seconda dei comandi inviati dal bambino, si comporterà in un certo modo determinando lo sviluppo narrativo della vicenda.

“Space for children”, una forma di di Scientific Edutainment

"Space for children", una forma di di Scientific Edutainment.

La sceneggiatura è l’esito di uno studio approfondito, frutto della collaborazione tra i pediatri e gli psicologi infantili del Gaslini, che attraverso il gioco cercano poi di trarre informazioni utili a definire un quadro psicologico generale delle nostre piccole generazioni.

Si tratta di una forma di Scientific Edutainment (Educational Entertainment): uno strumento che, senza trascurare il loro diritto al divertimento, si rivolge direttamente ai giovanissimi trasmettendo nozioni di valore educativo e raccogliendo nel contempo informazioni sui fruitori, dal livello di apprendimento agli stati d’animo.

La dottoressa Silvia Scelsi, responsabile del D.I.P.S dell’Ospedale Gaslini, racconta:

In Space for Children abbiamo messo tutta la nostra esperienza.

Sarà estremamente importante per noi valutare se ci siano stati, e in che direzione, cambiamenti negli stati d’animo e nelle percezioni del virus da parte dei più piccoli. E anche testare nuovi strumenti di interazione e di ingaggio digitali, a scopo educativo e terapeutico.

Riccardo Boccuzzi, founder e amministratore delegato di Hypex, nonché anima del progetto, chiarisce:

Il carattere ludico-formativo del progetto non è una novità.

Il gaming è ormai connotato quasi obbligatorio per parlare al target dei giovanissimi. Interagire con attori in carne e ossa è invece sicuramente una novità e la fortissima empatia che si crea con Spacy nasce come reale necessità per esorcizzare una sorta di tabù sul Coronavirus, o meglio sugli aspetti più critici che il virus ha messo in scena con il suo arrivo nella vita dei bambini. Se vogliamo ad esempio parlare del tanto temuto tampone senza spaventare i più piccoli, lo facciamo con i due occhioni dolcissimi di Spacy in una piattaforma spaziale o addolcire il racconto con una musica disneyana durante il gioco della campana.

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