Cos’è il solare passivo e a cosa serve

Ecco come sfruttare la radiazione solare per riscaldare gli ambienti e illuminare gli ambienti, risparmiando in bolletta.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Risparmiare quasi un terzo sulla bolletta del riscaldamento non è più un’utopia grazie alle nuove architetture che sfruttano il solare passivo.

Ma di che si tratta e come si può ottenere il massimo da questa tipologia di design?

Lo sfruttamento dell’energia solare

La progettazione solare passiva è concepita per ridurre al minimo i consumi di energia, approfittando delle caratteristiche del sito, del clima e dei materiali in cui è costruito un edificio.

Nel momento in cui un’abitazione viene irradiata, infatti, i materiali di cui è costituita possono a seconda riflettere, trasmettere o assorbire tale radiazione. Non solo: l’agitazione termica dell’aria all’interno degli spazi può essere controllata e monitorata, in modo da garantirne la corretta circolazione indoor.

Quando si parla di solare passivo, quindi, ci si riferisce a tutti quegli espedienti di progettazione che utilizzano l’energia del sole per scaldare/tenere freschi gli ambienti interni della casa, secondo una studiata esposizione ai raggi solari.

In parole povere, una casa progettata a solare passivo assorbe calore durante le ore più luminose del giorno attraverso le finestre esposte a sud, conservandolo nelle cosiddette masse termiche, costituite da materiali refrattari al flusso di calore e quindi alla sua dispersione.

Il vantaggio della progettazione secondo i principi del solare passivo è che non prevede l’installazione di strutture e impianti di generazione elettrica, sebbene l’abbinamento dei due sistemi sia estremamente vantaggioso per i risparmi energetici totali.

La ridefinizione del design

Sebbene sia concettualmente semplice, il solare passivo richiede un certo numero di accorgimenti da tenere in considerazione per far in modo che l’abitazione risulti energeticamente efficiente e senza dispersioni.

Progettare in questo senso, non solo è energeticamente ed economicamente vantaggioso, ma anche esteticamente gradevole: le smart cities del futuro saranno caratterizzate da queste costruzioni, che riducono l’impatto visivo, oltre a quello carbonico sull’ambiente, all’insegna di un design accattivante.

Solare passivo, i 5 cardini per sfruttarlo al meglio

Solare passivo - diagramma

Una volta che si è deciso di ristrutturare o progettare dall’inizio un edificio a solare passivo, bisogna tenere presente che esso si fonda su 5 principi di base:

  • Finestre o collettori: le aperture verso sud o direzionate dove la fonte luminosa è in assoluto più stabile e duratura durante la giornata. L’importanza di queste finestre è tale da compromettere l’intero sistema di riscaldamento / raffrescamento passivo degli ambienti qualora venissero ombreggiate o coperte dall’ombra di altri edifici e alberi nei dintorni.
  • Assorbitori: tutte le superfici dure, in genere di colore scuro, che hanno la funzione di assorbire l’energia termica dei raggi solari. Possono essere pavimenti, pareti o pannelli appositamente predisposti.
  • Masse termiche: poste in corrispondenza delle superfici assorbenti, le masse termiche sono il cuore del solare passivo. A esse infatti è destinato il compito di trattenere il calore accumulato dagli assorbitori al di sotto della loro superficie.
  • Distribuzione: una volta incamerata l’energia termica, questa va distribuita in giro per la casa sfruttando i principi naturali di conduzione, convezione e radiazione. Il solare passivo previene infatti l’utilizzo di ventilatori o turbine, in modo da ridurre il più possibile il consumo energetico.
  • Controllo dell’esposizione: nei mesi estivi sarà necessario prevedere un’opportuna copertura delle aperture per evitare surriscaldamenti all’interno degli spazi e permettere di mantenere la temperatura più bassa possibile senza accendere impianti di raffrescamento.

Leggi anche: Edifici nZEB, cosa sono e quali caratteristiche devono avere

Solare passivo, una scelta possibile in caso di ristrutturazione

Solare passivo - design (1)

Prima di ristrutturare casa bisogna sempre tenere a mente che l’efficientamento energetico è la strategia più vantaggiosa nel ridurre i costi del riscaldamento/raffreddamento e le spese in bolletta.

È per questo che occorre rivolgersi sempre a ditte specializzate che siano in grado di ottimizzare tutte le risorse dell’abitazione con una progettazione che tenga in considerazione di volta in volta le caratteristiche peculiari del sito.

Solo così sarà possibile sfruttare appieno tutti i vantaggi non solo dell’energia fotovoltaica, ma anche del solare passivo.

Leggi anche: Bonus ristrutturazione 2022, ecco le novità

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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