Sì alla sperimentazione del primo vaccino al mondo contro il cancro: “Inizio di una nuova era”

In Inghilterra verrà offerta la sperimentazione del primo vaccino al mondo contro il cancro. Migliaia di pazienti del sistema sanitario nazionale potrebbero avere accesso ai test, che utilizzano la tecnologia mRNA, adattando alle mutazioni tumorali dell’individuo.

Flavia De Michetti
Flavia De Michetti
Giornalista versatile, formazione umanistica, amante dei libri e appassionata di comunicazione per riportare accuratamente ciò che ci circonda.
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Una nuova rivoluzione si sta innescando nel mondo dell’oncologia, si tratta della prima sperimentazione al mondo per il vaccino contro il cancro. Nelle ultime ore, in Inghilterra, un uomo di 55 anni di Walsall (West Midlands, UK), docente universitario e padre di quattro figli, ha ricevuto la prima delle nuove vaccinazioni che eliminerebbe le cellule tumorali residue dopo l’intervento chirurgico o le sedute di chemioterapia, senza però prevenire o curare i tumori, presso l’University Hospitals Birmingham NHS Foundation Trust.

Ha dichiarato il paziente che si è sottoposto al trattamento sperimentale, dopo aver affrontato diverse sedute di chemioterapia a causa di un tumore all’intestino, individuato nel maggio dello scorso anno durante un controllo di routine del National Health Service:

È stato meraviglioso poter partecipare a qualcosa che potrebbe portare a un nuovo modo di trattare il cancro Sono emozionato.

Ho fatto delle ricerche sulla sperimentazione del trattamento.

Se avrà successo, sarà una svolta medica. Potrebbe aiutare migliaia, se non milioni di persone, in modo che possano avere speranza e che non debbano vivere quello che ho passato io.


Un vaccino contro il cancro in base alle mutazioni genetiche del paziente

Nel caso nel 55enne, è stato inviato un campione del suo tumore ai laboratori di BioNTech (Germania), dove sono state identificate fino a venti mutazioni specifiche del suo cancro. Sulla base di queste informazioni, è stato creato un vaccino utilizzando l’mRNA, che contiene le istruzioni per le cellule del paziente di produrre proteine mutate e anomale, uniche per le sue cellule tumorali. In questo modo, il farmaco rivelerebbe le cellule tumorali abili a nascondersi nell’organismo per poi riemergere in seguito.

L’obiettivo è che il vaccino stimoli il suo sistema immunitario nel cercare di distruggere qualsiasi traccia residua di cancro, facendo sì che le possibilità di recidive vengano ridotte.

Il farmaco sperimentale è stato prodotto dalle aziende biofarmaceutiche BioNTech– specializzata in biotecnologia e biofarmaceutica attiva nell’ambito della ricerca, sviluppo e commercializzazione di farmaci – e Genentech – società specializzata in attività biotecnologiche.

Leggi anche: Cancro al seno, come funziona il nuovo farmaco orale che uccide solo le cellule tumorali

Migliaia di pazienti si sottoporanno al primo vaccino contro il cancro in fase di sperimentazione

Utilizzando la stessa tecnologia mRNA del vaccino Covid di Pfizer-BioNTech, dunque migliaia di altri pazienti oncologici del sistema sanitario nazionale in Inghilterra saranno reclutati per prendere parte alle sperimentazioni sui vaccini per varie forme di cancro nei prossimi anni entro il 2030.

La speranza è che il vaccino produca meno effetti collaterali della chemioterapia convenzionale. L’amministratore delegato dell’NHS England, Amanda Pritchard, ha dichiarato: “Questi studi sui vaccini potrebbero un giorno offrirci un modo per salvare più vite”.

Lo studio fa parte dell’iniziativa Cancer Vaccine Launch Pad del NHS England
Il Cvlp dell’NHS è una piattaforma che non solo avrà il compito di agevolare l’accesso agli studi clinici personalizzati sui vaccini antitumorali a base di acido ribonucleico messaggero (mRNA) per i pazienti oncologici, ma renderà più veloce anche lo sviluppo di queste cure – che saranno personalizzate per adattarsi al DNA (prelevato dal paziente) di tumori unici – come forma di trattamento del cancro.


I vaccini antitumorali [chiamati così poiché insegnano al sistema immunitario a combattere il tumore, nello stesso modo in cui insegnano a proteggersi da virus e batteri NdR] personalizzati a base di mRNA sono una forma di trattamento immunoterapico, al momento in fase di sperimentazione clinica. Sono personalizzati per il tumore di ogni persona e funzionano addestrando il sistema immunitario a riconoscere, distruggere e prevenire la diffusione delle cellule tumorali”, come si legge sul sito istituzionale del National Health Service.


Fino a questo momento, sono trenta gli ospedali che hanno aderito al Cancer Vaccine Launch Pad per offrire sperimentazioni su vari tipi di cancro, tra cui quello al pancreas e al polmone, e – nonostante le grandi aspettative riposte in questi studi – i vaccini rimangono in fase sperimentale, disponibili solo nell’ambito di studi clinici.


La dottoressa Victoria Kunene, consulente medico oncologo con sede presso l’ospedale Queen Elizabeth di Birmingham e ricercatrice principale dello studio ha sottolineato: “Penso che questa sia una nuova era”.

Leggi anche: Tumore al seno metastatico: qual è la nuova cura che diminuisce il rischio di morte?

Flavia De Michetti

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