Trieste, Polizia sgombera 2mila manifestanti No Pass con idranti e lacrimogeni: “Ci hanno attaccato”

Le forze dell'ordine hanno liberato il varco 4 in un'ora e mezza: durante l'operazione, gli agenti hanno utilizzato cariche di alleggerimento, idranti e lacrimogeni per disperdere la folla. Puzzer: "Ci hanno attaccato, non ho parole". Lo sciopero prosegue fino al 21 ottobre.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Sgombero manifestanti a Trieste. Il presidio contro l’obbligo di Green Pass cominciato lo scorso venerdì al Molo VII del Porto di Trieste sembra essere giunto al capolinea. “Proseguiremo ad oltranza, le mobilitazioni e i presidi nascono da varie categorie lavorative e genitori. Tutti questi, con il Coordinamento del No Green Pass, si assumono le responsabilità di questa battaglia per la libertà di tutti contro questo ulteriore ricatto” aveva fatto sapere ieri il portavoce dei No Pass del porto. Ma questa mattina, al Varco 4, è iniziato lo sgombero dei manifestanti.

Le forze di Polizia sono intervenute con gli idranti per smantellare i presidi. “Libertà, libertà! Non siamo violenti, toglietevi gli scudi”, “Arretrate!”, questa la risposta dei No Pass. A cui si è aggiunta la voce rotta dal pianto del gruista Stefano Puzzer, ex portavoce del Coordinamento Lavoratori Portuali Trieste (Clpt), anche lui tra gli occupanti: “Sono triste, ragazzi noi rispondiamo in modo pacifico con la canzone ‘La gente come noi non molla mai’”. Di fatto, però, qualcosa è andato storto. A partire da sabato sera, quando Puzzer aveva annunciato che da domenica tutti sarebbero tornati a lavoro, salvo poi fare marcia indietro.

Sgombero manifestanti a Trieste: cariche, idranti e lacrimogeni. Malori tra No Pass, ferito un agente

Sgombero manifestanti a Trieste. Le forze dell’ordine hanno liberato il varco 4 in un’ora e mezza: durante l’operazione, gli agenti hanno utilizzato piccole cariche di alleggerimento e idranti. “Siamo disarmati, abbiamo bambini a casa, vergogna”, ha detto qualcuno. I lavoratori del porto, tutti in tuta gialla, hanno così formato un cordone umano tra la Polizia e i No Pass per evitare contatti violenti tra gli agenti e i manifestanti, che in mattinata hanno ricevuto il supporto di diverse persone, alcune delle quali sono state fermate. Poi, una volta liberato il varco, le forze dell’Ordine sono intervenute con i lacrimogeni.

Inizialmente dispersi a causa dei gas lacrimogeni e dell’acqua degli idranti, i manifestanti si sono ricompattati subito dopo: un migliaio si trova adesso lungo i Campi Elisi, un altro gruppo si è riunito in piazza Unità d’Italia.“Vediamo se hanno il coraggio di cacciarci anche in piazza Unità d’Italia. La gente come noi non molla mai” ha ribadito Puzzer, sempre alla testa del corteo.

La protesta ha avvolto la città. Poco fa la folla ha attraversato via Romolo Gessi e via Locchi tra slogan e tamburi sonanti, mentre alcuni residenti al passaggio dei No Pass si sono affacciati per insultarli. Gli scontri hanno fatto registratrare un ferito tra gli agenti e diversi malori tra i manifestanti (uno è stato soccorso da un’ambulanza). La Polizia sta vagliando la posizione di 5/6 persone che hanno partecipato alla protesta.

Sgombero manifestanti a Trieste: l’intervento della Polizia. Puzzer: “Ci hanno attaccato, non ho parole”

Sgombero manifestanti a Trieste: l'intervento della Polizia. Puzzer: "Ci hanno attaccato, non ho parole"

Sgombero manifestanti a Trieste. L’intervento dei poliziotti è cominciato all’alba: tutti erano in tenuta antisommossa, ma non sono state subito utilizzate le maniere forti. Inizialmente un funzionario ha invitato i lavoratori a disperdersi “in nome della legge”, solo dopo, quando nessuno dei No Pass ha raccolto la richiesta, sono stati azionati gli idranti. “Dobbiamo rendere fluida l’attività del porto, vogliamo evitare che vi facciate male” ha spiegato un poliziotto ad alcuni occupanti. “Teoricamente dopo il terzo avviso dovreste andare via, secondo il Testo unico di sicurezza” ha spiegato Pier Umberto Starace, avvocato che fa parte del Coordinamento No Pass.

Lo sciopero è stato prolungato fino al 21 ottobre, con l’obiettivo di “garantire accesso libero al porto, come abbiamo sempre fatto”. Il corteo adesso non sembra avere una meta precisa: la folla si sta dirigendo nuovamente lungo le Rive. In testa è stato notato un piccolo gruppo di persone con sciarpe e cappucci neri e con in mano i caschi: si teme che si tratti di infliltrati pericolosi. Molti, nel frattempo, sono tornati in piazza Unità d’Italia: ci sarebbero almeno 2mila persone sedute a terra, in silenzio, tra cui Stefano Puzzer. Che ha detto rivolgendosi alla folla:

Noi siamo pacifici e dobbiamo rimanere pacifici fino alla fine: abbiamo diritti da far rispettare, ma non con la forza come ci hanno mostrato stamattina. C’erano famiglie, bambini. Ci hanno attaccato e non ho parole, non me lo sarei mai aspettato. Lacrimogeni sono finiti anche dentro una scuola. Aspettiamo gli altri nostri fratelli, e restiamo seduti. Stiamo tranquilli. Noi non molliamo.

Nonostante lo sgombero del Varco 4, l’attività portuale non è stata ancora ripristinata: molti dei manifestanti allontanati si sono ritrovati nelle strade vicine e stanno cercando di impedire il transito.

Sgombero manifestanti a Trieste, Salvini e Meloni: “Idranti contro pacifici lavoratori”. Marcucci: “Agenti fanno rispettare la legge”

Sgombero manifestanti a Trieste: non si è fatta attendere la reazione della politica a quanto accaduto. L’operazione di stamane dagli agenti accoglie di fatto la richiesta dei sindacati. Cgil, Cisl e Uil, unendosi sotto un’unica richiesta, avevano detto ieri: “Liberate il porto, le legittime manifestazioni di dissenso devono essere garantite, ma non possono impedire a un porto e ad una città di continuare a generare reddito e prospettive per il futuro. Non si esasperi questa situazione perché, nel rispetto di tutte le idee, chiediamo che la maggioranza non sia ostaggio di una minoranza”.

In merito all’intervento delle forze dell’ordine di stamattina al porto di Trieste, il leader del Carroccio Matteo Salvini, facendo riferimento agli scontri di Roma dello scorso sabato, ha scritto su Twitter: “Settimana scorsa si permette a un manipolo di neofascisti di mettere a soqquadro Roma, oggi si usano gli idranti contro i pacifici lavoratori e cittadini. Ma al Viminale come ragionano?”.

E gli ha fatto eco su Facebook anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “Lo stesso Governo che nulla ha fatto per fermare un rave illegale di migliaia di sbandati, impedire l’assalto alla sede della Cgil, fermare l’immigrazione illegale e combattere le zone franche di spaccio e criminalità… tira fuori dai depositi gli idranti per usarli contro dei lavoratori che scioperano pacificamente per non essere discriminati sul posto di lavoro”.

Diversa la posizione del Pd, col senatore dem Andrea Marcucci che ha sottolineato come le forze dell’ordine vadano “ringraziate sempre, anche per come stanno facendo rispettare la legge, ora a Trieste. Stupiscono i distinguo di Meloni e di Salvini, che pure è un ex ministro dell’Interno”.

Leggi anche: Porto di Trieste, radunati 8mila No Pass. Ecco tutte le proteste nel resto d’Italia

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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