Sgarbi su proroga stato di emergenza: “La sola risposta dovrà essere un’insurrezione”

Così si esprime il deputato del gruppo Misto Vittorio Sgarbi riguardo l’annuncio di Conte sul probabile prolungamento dello stato di emergenza fino al 31 ottobre 2020.

Luca Tartaglia
Luca Tartaglia
Classe 88. Yamatologo laureato in Lingue Orientali, specializzato in Editoria e Scrittura, con un Master conseguito in Diritto e Cooperazione Internazionale. Ama dedicarsi a Musica e Cultura, viaggiare, “nerdeggiare” e tutto ciò che riguarda J. J. R. Tolkien
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Una vera e propria “chiamata alle armi” quella di Vittorio Sgarbi dopo l’annuncio del Presidente del Consiglio di una possibile proroga dello stato di emergenza. Un annuncio che ha sollevato un certo polverone da parte di alcuni esponenti politici in vista. Le motivazioni sono similari, da chi urla alla dittatura a chi paventa un tornaconto economico e politico personale.  Il deputato, fuoriuscito da Forza Italia lo scorso anno, parla di un’emergenza oramai conclusa e quindi:

La sola emergenza è quella antidemocratica. La sola risposta dovrà essere una insurrezione.

Non si limita però alle oramai abituali uscite teatrali. Continua i suoi attacchi, diretti principalmente al Presidente del Consiglio: “Signore che non è stato votato da nessuno”, e minaccia un esposto alla magistratura perché a suo dire non sussistono i presupposti per una decisione “così drastica”. Continua parlando di un’evidenza che si concretizza nella ricerca di un interesse personale. Conclude il suo intervento:

Controllare (e manipolare) attraverso paura e la restrizione delle libertà personali la popolazione, e gestire, in deroga a ogni regola di trasparenza, appalti milionari per una epidemia che non esiste più.

Leggi anche: Sgarbi espulso dalla Camera: portato via di peso dai commessi

Non solo Sgarbi

Dubbi sono stati sollevati anche da altri esponenti politici. Per iniziare la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha dichiarato:

Mi auguro che sia l’inizio di una democrazia compiuta, perché in Parlamento e al Senato siamo ormai gli invisibili della Costituzione.

Il leader della Lega Matteo Salvini dice che non c’è la necessità di rinnovare lo stato di emergenza, invece c’è bisogno:

di Lavoro, di libertà, di salute e di sicurezza, anche perché gli unici liberi di fare e sfidare in Italia, in questo momento, sono i clandestini che continuano a sbarcare.

Anche l’onorevole Giorgia Meloni, a capo di Fratelli d’Italia, mette in dubbio la reale esigenza di questa proroga fino alla fine dell’anno.

Presidente Conte Stato Emergenza
Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.

Lo Stato di Emergenza

Lo stato di emergenza è iniziato lo scorso 31 gennaio per gestire più rapidamente una possibile emergenza data dal coronavirus, cosa che abbiamo visto essere accaduta. Uno strumento politico usato da molti Stati per fronteggiare più rapidamente eventuali situazioni critiche. Lo stato di emergenza in Italia si presenta con la legge 225 del 1992, che ha inoltre istituito il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. Nell’articolo 5 vengono definite le caratteristiche della misura:

calamità naturali o connesse con l’attività dell’uomo, che in ragione della loro intensità ed estensione debbono, con immediatezza d’intervento, essere fronteggiate con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo.

Ultima parola al parlamento

Per avere dei veloci esempi basti pensare ai diversi DPCM che hanno caratterizzato la nostra vita quotidiana negli ultimi mesi, al blocco dei voli o al controllo contingentato degli ingressi nel nostro Paese. Quindi lo stato di emergenza permette al governo di agire in maniera più rapida e decisa nell’affrontare una crisi e anche di poter reagire all’evolversi della stessa. Dopo le diverse critiche multilaterali, il Presidente Conte ha aggiunto che la proroga dello stato di emergenza dovrà passare per il Parlamento. Questo anche se non formalmente necessario in quanto basta una decisione del Consiglio dei ministri per attivare la proroga. Una decisione quindi, tutta ancora da prendere.

Leggi anche: Sgarbi: “I morti non sono 25mila, si vuole terrore e dittatura”

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Classe 88. Yamatologo laureato in Lingue Orientali, specializzato in Editoria e Scrittura, con un Master conseguito in Diritto e Cooperazione Internazionale. Ama dedicarsi a Musica e Cultura, viaggiare, “nerdeggiare” e tutto ciò che riguarda J. J. R. Tolkien
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