Scudetto Inter: 30mila tifosi in piazza. I virologi: “Risalita dei casi tra 15 giorni, assembramenti pericolosi”

Scudetto Inter, la vittoria di ieri ha fatto riversare in Piazza Duomo 30mila persone, creando assembramenti: è bufera sul sindaco Sala. I virologi temono risalita dei casi a causa della "variante nerazzurra".

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Scudetto Inter: ieri i nerazzurri hanno vinto il campionato e, improvvisamente, il Covid-19 non è mai esistito. Mentre i ristoranti chiudono alle 22, mentre nei locali, al cinema, nei musei e più o meno ovunque si devono osservare rigide norme anti-Covid, ieri pomeriggio si sono riversate in Piazza Duomo 30 mila persone. Tutti tifosi: accalcati, vicinissimi, come non eravamo più abituati a vedere.

Le conseguenze a cui porterà questa plateale e vergognosa irresponsabilità non sono mai state un problema: la cosa più importante era festeggiare e il virus non avrebbe potuto certo frenare l’entusiasmo per la vittoria di uno scudetto. Tutto ciò ha rappresentato un vero smacco per ristoratori, negozianti, commercianti che, dopo mesi di chiusure, rischiano nuovamente di dover abbassare le saracinesche.

Uno smacco anche per chi segue le regole, per chi, se ha violato coprifuoco o norme restrittive, è stato multato. Perché la colpevole irresponsabilità dei tifosi non verrà neanche pagata: stando alle parole dell’assessora regionale della Lombardia Rizzoli “i controlli c’erano, ma era impossibile sanzionare 30 mila persone”.

Il pericolo della diffusione della cosiddetta “variante nerazzura” è realistico: la preoccupazione è quella di un aumento dei contagi da coronavirus dopo la festa in piazza (ma anche nel resto della città). A lanciare l’allarme sono gli esperti.

Scudetto Inter, 30mila tifosi in piazza Duomo: bufera sul sindaco Sala

Scudetto Inter, 30mila tifosi in piazza Duomo: bufera sul sindaco Sala

La folla di tifosi si è riversata prima in Piazza Duomo, poi in Largo Cairoli: migliaia di persone senza mascherina hanno intonato cori, acceso fumogeni, proprio come se si trovassero allo stadio. Un centinaio è salito sul monumento di Vittorio Emanuele II, stendendo una bandiera tricolore su uno dei due leoni alla base della statua. La curva nord si è trovata di fronte al Castello Sforzesco per festeggiare con fuochi d’artificio. A guardare le immagini il Covid-19 sembrerebbe solo un lontano ricordo. Purtroppo, però, non è così.

In ogni caso, la situazione era prevedibile. La vittoria dello scudetto è un evento importantissimo per i tifosi, molto partecipato, per tanti rappresenta una gioia comparabile a poche altre. Il sindaco di Milano Beppe Sala avrebbe dovuto prevederlo e su di lui si è scatenata la bufera. Soprattutto sui social. La Questura ha comunicato che le forze dell’ordine sono intervenute solo per “preservare il sagrato e la Galleria, i cui accessi sono stati chiusi” o per disperdere la folla in qualche occasione. Tutto qui.

I commenti di polemica contro Sala non si sono fatti attendere. Un utente, ad esempio, chiede al Sindaco: “perché i tifosi dell’Inter possono fare questo casino e noi comuni mortali dobbiamo rispettare le regole anche per andare a mangiare una pizza?”. Mentre Carmela Rozza, consigliera regionale del PD, ha definito “inaccettabile” quanto accaduto ieri in Piazza Duomo.

Scudetto Inter, 30mila tifosi in piazza: le polemiche del mondo politico

La gestione non brillante dei festeggiamenti dei tifosi dell’Inter da parte del Sindaco Sala ha scatenato anche le polemiche del mondo politico, oltre che la preoccupazione di virologi ed esperti. Il governatore lombardo Fontana (Lega) ha denunciato quanto fosse “probabile che eventi del genere si potessero verificare. L’importante è che non si verifichino più”, probabilmente no, verrebbe da dire, dato non c’è più nessuno scudetto da vincere. E il presidente di Regione ha aggiunto “mi auguro e spero che non aumentino i contagi, ma questo lo potremo dire tra due settimane”.

Dure anche le critiche di Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato. Secondo la forzista l’assembramento di decine di migliaia di tifosi è stato “un evento annunciato e prevedibile da giorni, eppure l’unico ad essere colto di sorpresa è il sindaco Sala che non ha previsto misure per contrastare gli assembramenti”.

Leggi anche: Come sarà la nuova vita degli italiani post Covid?

Scudetto Inter, 30mila tifosi in piazza: la preoccupazione dei virologi

Scudetto Inter, 30mila tifosi in piazza: la preoccupazione dei virologi

Cresce la preoccupazione per quella che è stata definita la “variante nerazzurra”, ovvero il diffondersi di contagi nel milanese derivante dagli assembramenti dei tifosi interisti di ieri. “Ci aspettiamo tra 15 giorni un aumento dei contagi: un assembramento così importante e massivo è davvero preoccupante, tanto più in un periodo così delicato”, ha detto Melania Rizzoli, l’assessora regionale della Lombardia. A cui fanno eco le parole di allarme degli esperti.

Il coordinatore del Cts Franco Locatelli, intervistato da SkyTg24, ha affermato:

Festeggiamenti come quelli di ieri sono da evitare. Gli indici epidemiologici sono migliorati, ma abbiamo una circolazione virale che non può essere sottovalutata: non è una situazione che deve indurci a un rilassamento nella responsabilità dei nostri comportamenti.

Sulla stessa linea il virologo Fabrizio Pregliasco che, intervenendo ad Agorà, ha detto che gli effetti dell’assembrramento dei tifosi di ieri “si vedranno tra 14 giorni, da metà maggio in poi: temo che ci sarà un incremento dei casi, non una nuova ondata ma un’onda di risalita. La speranza è che la vaccinazione dei più fragili possa riequilibrare la situazione, così come confidiamo in condizioni meteo più favorevoli”.

Della stessa idea anche Massimo Galli, direttore della clinica di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, che si è espresso sull’assembramento degli interisti di ieri denunciando una generale e ingiustificata perdita di controllo delle misure di sicurezza. Ha detto:

È chiaro che questo tipo di manifestazioni sono pericolose. Ma non ci sono state solo manifestazioni di tifoseria, c’è stata la perdita del controllo delle minime misure: ieri gli assembramenti erano ovunque.

La pandemia non è risolta. Il vaccino potrà contribuire in modo sostanziale a ridimensionare il problema ma la tranquillità è ancora lontana.

Le immagini di ieri denunciano un dato di fatto non trascurabile: non solo non usciremo migliori dalla pandemia, ma neanche più responsabili. E tutto ciò, dopo quasi 120.000 morti, è inaccettabile.

Leggi anche: Tutti i virologi contro le riaperture di Draghi: “Siamo governati da incompetenti”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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