Parigi, aggredito in casa lo scrittore Marek Halter: “Episodio antisemita?”

Intellettuale di origine ebreo-polacca, Halter si è sempre battuto per i diritti umani e contro l’antisemitismo. È stato aggredito in casa sua, ma i due presunti ladri non hanno rubato nulla. Cosa è successo?

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Nella notte tra venerdì e sabato due uomini, con il volto coperto dal passamontagna, si sono introdotti in casa dello scrittore Marek Halter, 85 anni, e lo hanno aggredito, procurandogli diverse ecchimosi e una costola incrinata.

Il motivo? Racconta Halter:

L’unica cosa certa è che volevano farmi paura.

Perché? Non lo so.

Mi sfuggono le ragioni: ce ne sarebbero tante, ma non ne hanno fatta trapelare nessuna. Ed è questa la cosa che più mi preoccupa.

Aggredito in casa lo scrittore Marek Halter: “Non volevano derubarmi, ma intimidirmi”

È ancora sotto shock lo scrittore Marek Halter, dopo che nella notte tra venerdì e sabato, due uomini vestiti di nero, e con il volto coperto, si sono introdotti in casa sua.

“Saranno state le quattro di notte. Improvvisamente mi sono svegliato perché ho avvertito una presenza estranea in casa. Ho aperto gli occhi e ho visto un uomo che incombeva su di me, come in un film dell’orrore – testimonia lo scrittore – ‘Se gridi sei morto’ mi hanno detto. Ho pensato che fossero dei professionisti, dei ladri a caccia di bottino”.

Eppure, i ladri non hanno preso nulla dall’appartamento, neanche le carte di credito ben in vista sul tavolo da lavoro. “Non era quello che gli interessava” dice Halter.

Chi è Marek Halter, lo scrittore aggredito in casa da due uomini misteriosi

marek halter

Marek Halter, classe 36, è un intellettuale e scrittore di origine ebreo-polacche, trasferitosi in Francia già negli anni Cinquanta.

Scampato all’Olocausto, Halter si è sempre battuto per i diritti umani, contro il razzismo, l’antisemitismo e la pace tra i popoli.

Autore di numerose opere di successo internazionale, i suoi testi sono stati letti e tradotti in oltre trenta Paesi.

È attesa per il 4 marzo l’uscita del suo ultimo lavoro, Un mondo senza profeti.

Leggi anche: Benigni sostiene la legge contro la propaganda nazifascista: “Promuoverò l’iniziativa”

Un’aggressione antisemita?

In molti hanno ipotizzato che l’irruzione in casa di Halter sia stata una dimostrazione, un’aggressione antisemita, ma lo scrittore non è convinto della ragionevolezza di questa ipotesi.

Halter, racconta, è stato vittima di offese antisemite in diverse altre occasioni e, per sua esperienza, l’aggressione della scorsa notte è ben lontana dal somigliare ad un episodio del genere. Ha detto:

Non credo. Non hanno espresso la minima rivendicazione, non mi hanno insultato, non mi hanno detto ‘sporco ebreo’ come purtroppo mi è successo svariate volte in passato.

Volevano spaventarmi. La prova: quando se ne sono andati si sono portati via la chiave, come per dirmi che sarebbero tornati.

Solidarietà in Francia per lo scrittore Marek Halter

Resta un mistero allora il motivo dell’aggressione ai danni dello scrittore Halter. Qualcuno pensa all’antisemitismo, altri a motivi legati ai contenuti del nuovo libro, ma anche questa ultima ipotesi sembra improbabile.

Intanto, l’appartamento dello scrittore è stato messo in sicurezza. Una volante sorveglia costantemente il portone dell’abitazione.

“Il ministro dell’Interno è venuto a salutarmi – racconta lo scrittore – Il presidente della Repubblica Emmanuel Macron e il sindaco di Parigi Anne Hidalgo mi hanno telefonato in segno di solidarietà. Ho ricevuto, pensi un po’, 282mila messaggi di simpatia!”.

Un mondo senza profeti, il nuovo libro di Marek Halter

Il nuovo libro di Halter uscirà nelle librerie il prossimo 4 marzo. Racconta l’autore:

Il filo conduttore è la constatazione che gli uomini politici di oggi non hanno personaggi di spessore che li critichino obbligandoli a migliorare, dunque non resteranno nella storia.

Re Davide ebbe il profeta Natan, Alessandro Magno ebbe Aristotele, per Luigi XIV ci fu Saint-Simon, per Napoleone ci fu Chateaubriand. Oggi niente, ci sono solo falsi profeti.

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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