Brexit, grave scontro sulla pesca tra Francia e Regno Unito: cosa sta succedendo e perché

Scontro sulla pesca nella Manica tra Francia e UK. Pescatori francesi tentano blocco di protesta, Londra invia 2 navi da guerra: ecco cosa succede e perché.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Scontro sulla pesca tra Francia e UK. Tornano a farsi tesi i rapporti tra Francia e Regno Unito in merito alle condizioni imposte dal post-Brexit alla pesca francese. Stando agli ultimi aggiornamenti, in mattinata circa 50 pescherecci francesi hanno occupato in segno di protesta le acque birtanniche di fronte all’isola di Jersey, situata nella Manica, a 20 km dalla Normandia, nonché dipendenza della Corona inglese nel Canale.

Non si è fatta attendere la risposta inglese: due motovedette da guerra della Royal Navy, la Severn e la Tamar, sono state inviate dal premier Boris Johnson per pattugliare le acque di quella zona, così da scoraggiare il tentativo di blocco dei pescherecci francesi.

Scontro sulla pesca tra Francia e Regno Unito: i motivi delle tensioni

Scontro sulla pesca tra Francia e Regno Unito: i motivi delle tensioni

L’isola di Jersey, teatro delle tensioni anglo-francesi, è un piccolo lembo di terra situato nel canale della Manica, a pochi chilometri dalla Francia ma formalmente dipendente dal Regno Unito. Qui i pescatori francesi hanno fatto esplodere una protesta: il malcontento nasce dal nuovo sistema di rilascio di licenze da parte di Jersey che, di fatto, limita il diritto di accesso alle acque della Manica per i pescherecci francesi.

In particolare, venerdì scorso le autorità di Jersey hanno rilasciato le licenze di accesso soltanto a 41 imbarcazioni francesi, mentre altre 17 non hanno ricevuto l’autorizzazione. Parigi ha fatto sapere pure che ai pescherecci che hanno ricevuto la licenza sono arrivate ulteriori richieste mai discusse, che limitano, ad esempio, il numero di giorni che i pescatori possono trascorrere in mare, o che indicano quali macchinari usare e quali no, quali zone sono off-limits e a quali è concesso accedere.

Gli accordi europei sulla Brexit, raggiunti dopo lunghi e complessi negoziati, prevedono invece che i pescatori europei possano accedere alle acque britanniche fino al 2026 e che le barche, per per poterlo fare, debbano solo dimostrare di aver operato in passato in quelle zone. Perciò, quando le autorità dell’isola di Jersey hanno iniziato a negare l’accesso a decine di imbarcazioni francesi, è scoppiata la protesta: il motivo della decisione non è chiaro, ma è probabilmente da ricercare nell’impossibilità di verificare in tempo reale i documenti necessari.

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Scontro sulla pesca tra Francia e Regno Unito: cosa è successo

Nello specifico, l’intento dei pescatori francesi era quello di navigare verso Jersey per bloccarne il porto, in segno di protesta. L’iniziativa era stata appoggiata anche dal Governo di Macron, che aveva pure rincarato la dose, minacciando di tagliare l’energia elettrica che Parigi fornisce all’isoletta.

Un’escalation di tensioni che è culminata con la decisione del premier britannico Boris Johnson di inviare due navi da guerra di fronte all’isola di Jersey, per scongiurare i tentativi di blocco marittimo da parte dei pescherecci francesi. In particolare, Londra ha fatto mobilitare le navi armate HMS Severn e HMS Tamar come “misura precauzionale”. In contrapposizione alle due navi da guerra inglesi, la Francia ha schierato due motovedette per “garantire la sicurezza in mare delle vite umane coinvolte”. Tensioni di questa gravità non si vedevano da tempo.

Lo scontro si è spostato anche sul piano verbale, con la ministra per gli Affari marittimi francese Annick Girardin che martedì si è detta “disgustata” dalle limitazioni imposte ai pescatori francesi dalle autorità inglesi. Immediata la risposta di un portavoce di Johnson, che ha definito la reazione francese “inaccettabile e sproporzionata”, assicurando l’appoggio di Londra al primo ministro del Baliato di Jersey, John Le Fondré. Quest’ultimo, da parte sua, aveva sottolineato il “bisogno urgente di un ridimensionamento delle tensioni e di dialogo” tra Jersey, Francia e Regno Unito.

Scontro sulla pesca tra Francia e Regno Unito: la posizione dell’Ue. Le imbarcazioni lasciano l’isola

Scontro sulla pesca tra Francia e Regno Unito: la posizione dell'Ue. Le imbarcazioni lasciano l'isola

Anche Bruxelles si è espressa sulle tensioni tra Francia e Regno Unito in merito alla pesca. La Commissione europea ha invitato “alla calma e alla moderazione”, ma ha pure sottolineato che le condizioni poste dal Regno Unito per la pesca dell’Ue in acque britanniche “non rispettano le disposizioni dell’accordo stabilito”. I vertici Ue hanno pure sottolineato che, fino a quando Londra non chiarirà la questione, quelle condizioni “non devono essere applicate”.

Da quello che si apprende dagli ultimi aggiornamenti sulle tensioni anglo-francesi nella Manica, le imbarcazioni coinvolte stanno lasciando le acque a seguito dell’incontro tra autorità dell’isola e Parigi. Si attendono ulteriori sviluppi.

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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